Trucioli.it il 22 settembre 2018 pubblicava un reportage: Sommariva frantoiani da 5 generazioni. Una famiglia che nel 1915 emigrò da Genova lasciando i terreni espropriati per la conversione industriale della città. La scelta di Albenga per continuare l’attività contadina, in particolare l’olivicoltura.
Chissà se il Padiglione Sommariva che ora ospita la Medicina Nucleare dell’ospedale San Martino di Genova, ha una qualche affinità parentale con i Sommariva cittadini ingauni.
Il 1925 fu un anno di grandi progetti, urgeva costruire un reparto di Terapia Fisica, una Scuola-Convitto che avrebbe poi dato la formazione al personale infermieristico e non da ultimo serviva definire la questione delle cliniche universitarie, il cui progetto era pronto dal 1922. Grazie ad una donazione di 1.200.000 lire fatta da un insigne benefattore, Salvatore Sommariva, venne costruito un padiglione per la Terapia Fisica a lui dedicato.
Ricorrono i 110 anni di ‘Sommariva story’. Patron Agostino non ha più bisogno di promozione pubblicitaria. Nella sua innata semplicità e nell’impegno di cittadino-imprenditore, oerché non meriterebbe la ‘cittadinanza onoraria’ . Un riconoscimento onorifico conferito da un Comune a una persona che si è distinto per meriti particolari. Il ‘marchio Sommariva’ ha fatto il giro del mondo, dall’Italia, all’Europa, all’Asia, all’America. Si tramanda i valori della famiglia, dell’artigianalità e della cultura. L’Olio Sommariva che fa parte delle 100 Eccellenze Italiane di Forbes.
Un’azienda che caratterizzata dagli aspetti umani, se volete dal carisma che pure contano, ma è il ‘modello commerciale’ che dovrebbe far scuola a quanti rappresentano, dentro e fuori i confini della nostra Liguria, il ‘marchio della professionalità e della serietà’. E bisogna sfatare quel detto che sono i più furbi (trarre vantaggio a scapito altrui) a farsi largo.

Agostino invece si è fatto largo meritando il suo ingresso in Wikipedia.
“…… inizia la sua attività velistica gareggiando negli OPTIMIST, nei MOTH EUROPA e nei 420 partecipando ad Europei e Mondiali. Conclusa l’attività giovanile, passa alle classi olimpiche gareggiando negli FD, quindi nei Soling e nelle Star. Per passare successivamente alla vela d’altura. Con i FIREBALL vince il campionato italiano del 1985 e partecipa al campionato del mondo. Con i FD vince il titolo italiano nel 1987 e nel 1991 ed è terzo agli Europei dell’86, secondo alle selezioni olimpiche dell’88, quindi è presente ai Giochi di Seul in qualità di riserva. Quarto ai Mondiali del ’90, quinto alla Preolimpica di Barcellona ’91 e secondo alla selezione olimpica del ’92. Passa alla classe Soling in equipaggio con Favini e successivamente con Celon. Nel ’93 si aggiudica il campionato del Mediterraneo ed è sesto ai campionati d’Europa. È poi secondo nelle selezioni olimpiche del ’96 e vince il titolo italiano nel ’97. Di nuovo secondo nelle selezioni olimpiche del 2000. Passa alla classe Star, in equipaggio con Chieffi, vince il titolo italiano nel 2003. Partecipa ad Europei e Mondiali e finisce secondo nelle selezioni per le Olimpiadi del 2004. Nel frattempo gareggia anche su imbarcazioni di altura e vince il Mondiale del ’95 e ’96 Quarter Ton su “Per Elisa” sui mari tedeschi. Si aggiudica inoltre il Giro d’Italia a vela sia nel 1996 sia nel 1997″.
Le sue onorificenze sportive sono due medaglie d’oro al valore atletico. Ogni gli amici scherzano. ….Cavaliere Agostino…. Commendatore. E’ probabile che lui non ci abbia mai pensato, aristocratico d’animo potrebbe pensare che la meta dei titoli onorifici di madre Patria non sia l’ultimo traguardo. Fiducia e pazienza, se son rose fioriranno. La sua ‘storia eroica’ sta riposando nel ‘caveau’ dei galantuomini, dei gentiluomini, delle persone perbene, amati e rispettati non già per la posizione e nomea sociale, non già per quel sorriso suadente dell’accoglienza. Semmai perché è un autentico Cavaliere del Lavoro. (l.cor.)

