Rose e fiori per il turismo in Liguria ? Il presidente della regione Bucci non pare nutra dei dubbi sulla stato di salute dell’industria turistica, da ponente a levante, dalle Riviere all’entroterra montano. Fiducia scaturita dalla statistica delle presenze ed arrivi, nelle strutture ricettive, di turisti italiani e stranieri. Il fatto che nessun rappresentante delle associazioni più interessate, abbia fatto osservazioni o sollevato qualche dubbio, parrebbe dimostrare che il ‘volano’ svolge appieno il suo ruolo.

Abbiamo solo due osservazioni. A Genova e nella Riviera di Levante negli ultimi decenni non si è assistito alla strage della chiusura e trasformazione in seconde case di oltre 600 strutture, una più, una meno, che ha caratterizzato il ponente della Regione, da Varazze a Ventimiglia ed il suo entroterra. Non conosciamo se si sia fatta qualche analisi sulle ragioni che spingono investitori locali e di fuori provincia o regione, ad acquistare alberghi chiusi e trasformarli in alloggi e neppure investire in nuovi hotel, c’è qualche eccezione nell’imperiese. Non si legge neppure quale sia la ‘spesa giornaliera stimata’ di un turista, italiano o straniero che sia. E quale divario tra le due realtà di levante e ponente. Non si legge quale sia la percentuale dell’occupazione delle camere, quale media regionale e provinciale dei mesi di apertura e chiusura. E buon ultimo c’è una spiegazione logica al fatto che famiglie di albergatori da lunga data non lascino agli eredi l’attività o chiudono finché sono in vita. E quanto offre la storia di centinaia di aziende famigliari, di insegne spente e rimosse, un’attività che offre (offriva) migliaia di posti di lavoro, un tempo anche all’insegna della qualificazione degli assunti. Oppure le strutture alberghiere che, pur non cessando, offrono solo il pernottamento e la prima colazione. Addio mezza pensione o pensione completa. Sorge spontanea la domanda che una categoria economica che pure ha avuto opportunità di accedere a finanziamenti pubblici (a vario titolo), finisca per gettare la spugna. Il lavoro di una vita e gli investimenti.
Resta pure da chiedersi se le riviere, contrariamente agli esercizi alberghieri di città d’arte e non solo, abbiano un peso fiscale (varie voci, a livello locale, provinciale, regionale e statale) che opprime il bilancio. E l’unico sbocco rimasto, certamente redditizio, è il mercato immobiliare della ‘casa al mare’ che negli ultimi anni, grazie anche al Piano Casa della ragione, ha ripreso tutto il suo vigore, di pari passo con l’esplosione di agenzie immobiliari, come le panetterie, pizzerie, con i bar che in maggioranza fanno ormai concorrenza ai ristoranti, Con gli stabilimenti balneari che oltre alle sdraio, ai lettini, offrono spunti, pranzi, cene. Senza dimenticare che nelle stagione estiva anche i turisti affollano centinaia di sagre, che di nostrano non hanno quasi più nulla, dal mare alla montagna. C’è chi invocava una regolamentazione provinciale e meglio ancora regionale. Evidentemente le categorie più ‘danneggiate’, con le rispettive associazioni, hanno voce in capitolo. Sagre benvenuto purchè siano esclusivamente all’insegna della valorizzazione e dell’uso di prodotti e specialità locali.
Vogliamo concludere con una nota ad un dato: l’assessore regionale al Turismo Lombardi ha comunicato: “… si tratta di una delle oltre 100 manifestazioni cofinanziate grazie ai due bandi promossi da Regione Liguria per un totale complessivo di circa 500 mila euro a favore di Comuni e Pro Loco”. Non dice con quale ritorno economico complessivo presunto o meno. (L.Cor.)
2/COMUNICATO STAMPA – FOTONOTIZIA+ TURISMO E FORMAZIONE: REGIONE LIGURIA VALORIZZA BUONE PRATICHE, SVILUPPO TERRITORIALE E OPPORTUNITÀ DI LAVORO NEL SETTORE CON “LIGURIA TOGETHER”
GENOVA. Gli assessori regionali al Turismo Luca Lombardi e alla Formazione, Simona Ferro, sono intervenuti questo pomeriggio nel corso della convention annuale 2025 di Liguria Together “Oltre l’orizzonte, oltre i confini”. L’evento, patrocinato dalla Camera di Commercio di Genova e condotto dal presidente dell’associazione Francesco Andreoli, ha avuto come focus il superamento delle barriere tra settori per creare nuove sinergie.
“Per la Liguria l’obiettivo non è ‘più presenze o arrivi’ in modo indiscriminato, ma un turismo che arrivi nel modo giusto, nei luoghi giusti, con il ritmo giusto – spiega l’assessore regionale al Turismo, Luca Lombardi, al Palazzo della Borsa di Genova -. In questo quadro la nostra strategia è orientata all’undertourism, cioè la logica di apertura e distribuzione dei flussi verso territori meno battuti, puntando sulla qualità dell’esperienza sia per i visitatori che per le comunità ospitanti. Per fare questo la Regione ha messo in campo diverse manovre: la Liguria degli Anelli, la rete Webcam Liguria, le Guide Mare e Alberghi Accessibili, la valorizzazione dei siti Unesco e il sostegno agli eventi autentici delle Pro Loco e dei Comuni. Affinché l’undertourism funzioni davvero è essenziale che i territori si organizzino tramite lo strumento che abbiamo scelto: le DMO ovvero Destination Management Organization. Nel primo anno di amministrazione Bucci abbiamo raggiunto il record di presenze turistiche con 13.066.470, quasi 25mila in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Inoltre, dai dati del Viminale – ha concluso Lombardi – nei primi nove mesi del 2025 abbiamo avuto oltre 18 milioni di presenze in tutte le strutture ricettive della Liguria compresi affitti brevi o Aaut, ben 900mila in più rispetto al 2024 pari al 5,2%”.
“Il convegno annuale di Liguria Together taglia il traguardo dell’undicesima edizione, confermandosi come un prezioso momento di confronto, condivisione di idee e networking. La crescita di questo progetto è sotto gli occhi di tutti, come dimostrano le oltre 250 realtà coinvolte attualmente – commenta l’assessore regionale alla Formazione, Simona Ferro. – Regione Liguria è da tempo in prima linea nel campo della formazione di nuove figure professionali altamente qualificate in ambito turistico: dai corsi ITS al Patto per il Lavoro nel Turismo, sono tante le misure che abbiamo adottato per fornire un sostegno vero e concreto al comparto alberghiero. L’obiettivo dell’amministrazione regionale è quello di continuare sulla strada intrapresa, per continuare a garantire ai giovani liguri una formazione altamente qualificata e inserire nuove figure professionali nel settore del turismo e dei servizi”.
3/LIGURIA, UN MARE DI BOSCHI: AL VIA LA NUOVA CAMPAGNA PROMOZIONALE TRA ENTROTERRA E OUTDOOR
GENOVA. La Liguria è la regione più boscosa d’Italia: il 74,2% della sua superficie è coperta da boschi. Dai pini marittimi alle faggete, dai larici dell’entroterra ai profumi della macchia mediterranea, il verde domina un territorio che si specchia nel mare e che offre 976 percorsi e sentieri lungo i 5456 km di rete escursionistica regionale.
Sono questi alcuni dei dati, estratti in anteprima dal Rapporto sullo stato delle foreste in Liguria (RAFL), che ispirano il concept della nuova campagna di promozione “Liguria, un mare di boschi”, lanciata oggi dalla Regione per valorizzare l’entroterra e le esperienze outdoor.
“Liguria, un mare di boschi” (in continuità con le altre campagne promozionali) racconta una regione nella quale i boschi diventano il nuovo orizzonte del turismo lento. Un invito a scoprire la regione attraverso i suoi colori, i suoi profumi e il ritmo naturale delle stagioni: dai toni dorati dell’autunno ai verdi intensi della primavera, fino all’ombra fresca dei larici e al blu del mare che resta sempre sullo sfondo.
Il video principale della campagna, visibile da oggi sui canali social e YouTube de Lamialiguria, restituisce l’emozione del camminare immersi nella natura, tra sentieri che attraversano abeti e castagni, vallate silenziose e viste mozzafiato sulla costa. A questo si affiancano ADV digitali mirate, dedicate a un pubblico interessato al turismo outdoor, al foliage e alle esperienze nella natura.
“Un mare di boschi” si collega idealmente alla recente campagna “Un mare di silenzio”, dedicata all’Alta Via dei Monti Liguri, e conferma la volontà della Regione di costruire un racconto coerente dell’identità ligure: una destinazione dove l’autenticità dei borghi – costieri e dell’entroterra –, il patrimonio naturale e la sostenibilità si intrecciano in un’unica visione.
Una traccia iniziata nella seconda metà del 2025 e che proseguirà nel 2026, con investimenti mirati alla valorizzazione dei cammini, dei percorsi e dei servizi turistici diffusi. Perché la Liguria è sì una terra di mare, ma anche – e lo dicono i numeri – un mare di boschi.
Link al video: https://www.transfernow.net/dl/202511063qiHUKjo
“Le foreste liguri rappresentano una risorsa straordinaria, non solo per il valore ambientale e paesaggistico, ma anche per le funzioni economiche e sociali che svolgono – commenta Alessandro Piana, vicepresidente della Regione Liguria con delega all’Agricoltura – Il 74% di territorio boschivo testimonia una vocazione naturale che dobbiamo saper valorizzare con una visione capace di coniugare sviluppo e tutela del paesaggio. Solo nell’ultimo anno abbiamo dedicato 14,5 milioni di euro alla promozione e valorizzazione del territorio: dalla rete escursionistica allo sviluppo delle aree montane, fino ai progetti di cooperazione europea e al rafforzamento del sistema regionale dei parchi, senza dimenticare la promozione dei nostri prodotti agroalimentari di eccellenza. La campagna ‘Liguria, un mare di boschi’ racconta proprio questo: una regione che sa riconoscere nel proprio patrimonio naturale un elemento identitario, una ricchezza da vivere, promuovere e proteggere.”
4/6 NOVEMBRE 2025 LA LIGURIA AL WORLD TRAVEL MARKET 2025 DI LONDRA
LONDRA. La Liguria torna sotto i riflettori del turismo mondiale grazie alla sua partecipazione al World Travel Market di Londra 2025, tra le più importanti fiere internazionali del settore, che si avvia oggi alla conclusione. All’interno del Villaggio Italia coordinato da ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo, la Regione presenta un’offerta turistica completa e integrata con l’obiettivo di consolidare la riconoscibilità del brand Liguria – The Italian Riviera sul mercato del Regno Unito.
In un contesto britannico che nel 2025 mostra un forte orientamento verso esperienze personalizzate, sostenibili e fuori dai circuiti consueti — come confermano le ricerche più recenti, che registrano un +68% di viaggiatori intenzionati ad andare all’estero nei prossimi 12 mesi e un 28% alla ricerca di eco-nature escapes — la Liguria risponde con un’offerta autentica e diversificata, capace di attrarre tutto l’anno: paesaggi straordinari da Ponente a Levante, borghi con storie da raccontare, itinerari outdoor e un patrimonio enogastronomico ricchissimo.
Non solo Portofino e Cinque Terre, quindi, ma anche i villaggi dell’entroterra e il turismo slow tra uliveti e vigneti: la Liguria si propone come una terra che accoglie chi cerca qualcosa di più di una semplice vacanza, grazie a una vasta scelta di esperienze autentiche e sostenibili. E al WTM ha messo in campo alcune tra le sue carte migliori per raccontarlo al mercato UK, storicamente molto ricettivo verso la Riviera Italiana.
Tra i temi centrali anche l’accessibilità, un ambito sul quale la Liguria investe con convinzione, proseguendo nel 2026 il percorso già avviato per rendere la destinazione sempre più inclusiva, con servizi ed experience dedicati. Un impegno riconosciuto anche da ENIT, che nelle sue video-pillole ha scelto proprio Accessibility come parola dalla quale partire per raccontare il turismo ligure del futuro.
“La partecipazione al Wtm di Londra è per la Regione non solo un’occasione di visibilità, ma anche un investimento concreto sul futuro dell’incoming turistico – ha dichiarato l’assessore regionale al Turismo Luca Lombardi – L’obiettivo è dunque rafforzare la riconosciuta identità della destinazione, aprire nuove collaborazioni con i tour operator britannici, valorizzare l’accoglienza e promuovere soggiorni esperienziali anche nelle stagioni intermedie. Il Regno Unito, infatti, è un mercato in grande crescita e i numeri lo confermano: in Liguria le presenze dei turisti britannici sono cresciute dell’1,11% nel 2024 rispetto al 2023 e del 2,93% nei primi sette mesi del 2025 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”.
Con uno stand che raccoglie un ampio spaccato dell’offerta regionale – tra consorzi, strutture e servizi – la Liguria conferma di saper interpretare i trend del momento: dal bleisure travel alle micro-esperienze, dal turismo green alla ricerca di autenticità.
lombardi – si tratta di una delle oltre 100 manifestazioni cofinanziate grazie ai due bandi promossi da Regione Liguria per un totale complessivo di circa 500 mila euro a favore di Comuni e Pro Loco”.
