Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Riflessioni di un non cattolico / “Ama il prossimo tuo come te stesso”. Accade a Rio Latte di Ventimiglia


“Ama il prossimo tuo come te stesso”. È un principio biblico che si trova sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento, riassunto da Gesù come il secondo dei due comandamenti più importanti, insieme all’amore per Dio.

È in corso la “pulizia” del Rio Latte nella frazione omonima di Ventimiglia.
In realtà si stanno macinando meccanicamente delle canne che tra tre mesi, con le pioggie di oggi, raggiungeranno di nuovo la stessa altezza.
Lavoro inutile se non seguito da quel pascolo di capre che nessuno ha più, altrimenti la ASL ed i Carabinieri Forestali, la Provincia ex Demanio , gli ambientalisti, gli animalisti… ti crocifiggono, ti seppelliscono sotto una mare di carte da procedure codificate che un canneto in confronto è prato inglese.
A parte questo, a parte le lodi tessute e trapuntate al nostro sindaco per questo pulizia fascista senza se e senza ma, ma, piena di forse(ridere)…
Un mio concittadino gioisce e scrive: bene! Così i migranti che tentano di raggiungere la Francia a piedi non avranno più la possibilità di dormire nel canneto”.
Gli rispondo: imbarazzante.
Io non sono cattolico, mi ci sono ritrovato a mia insaputa, mi ci dibatto mio malgrado ma….ma….se restasse un po’ d’umanità, credo, non si dovrebbe gioire per aver tolto a qualcuno, anche ad un animale o una pianta, le condizioni minime di sopravvivenza.
Credo, penso, non so più, che la vita, il bello, il buono, dovrebbero avere un valore che con il soldo non si può prezzare.
Si dovrebbe stare male a pensare al dolore immenso provato dagli ebrei allora è dai palestinesi oggi. Così, tanto per fare un esempio di fatti che di sti tempi mi logorano e mi fanno sentire colpevole della nullità che sono. Granello di sabbia che gli ingranaggi tragugiano a manciate di continuo.
Una volta, proprio a Latte, ho visto un migrante mangiare delle bacche viola di sicuro tossiche ma la fame, il buco, era voragine e qualcosa reclamava all’istante.
Mi fermo, non mi fermo, non mi sono fermato.
Ma chissenefrega!
Ero preso come al solito dalle mie faccende che, più le vedi dall’alto e più le vedi piccole.
Quando ci ripenso si allarga la macchia delle peggiori cose in me.
Mi sento come il Boia di Lione, anzi peggio.
Io avevo la libertà di scelta e l’ho esercitata non secondo coscienza.
Marco Ballestra
Da Wikipedia- La coscienza è la consapevolezza di sé e del proprio ambiente, uno stato di veglia che ci rende coscienti di pensieri, sensazioni ed emozioni.

 


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