Gentile redazione di Trucioli.it. Ceriale una città che si spegne per oltre metà dell’anno.

Scrivo con profondo rammarico per condividere una riflessione che, credo, accomuni molti proprietari e amanti di Ceriale. Dal 1° ottobre al 1° giugno, la nostra città si spegne. Si trasforma in un luogo silenzioso, privo di iniziative, di vita, di prospettive. Eppure, l’80% dei suoi cittadini vacanzieri — proprietari di seconde case — continua a versare fior di tasse per immobili che restano inutilizzati per gran parte dell’anno.
È una situazione che si trascina da anni. Si parla da tempo della costruzione di un porto turistico, del famoso “posto barche”, e di una piscina coperta fruibile nei mesi invernali. Ma le giunte passano, le promesse si rinnovano, e nulla cambia. Ceriale resta ferma, ancorata a un’immagine che non le rende giustizia: quella di “città degli orti”, come se il turismo — una delle sue principali fonti di reddito — fosse solo un accessorio stagionale.
Chiedo, con rispetto ma anche con determinazione, che l’amministrazione comunale si impegni concretamente per ravvivare Ceriale anche nei mesi più freddi. Servono eventi, strutture, servizi che rendano la città viva e attrattiva tutto l’anno. Non solo per chi ci abita, ma anche per chi ha scelto di investire qui, credendo nel suo potenziale.
Ceriale merita di più. Merita di essere vissuta, amata, valorizzata in ogni stagione.
Piero Viarengo