Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Il libro: “Ugo Foscolo a Genova”. Inviato in missione a Nizza, raggiunse la città a piedi fermandosi per qualche tempo a Pietra Ligure


All’età di 21 anni Ugo Foscolo fu a Genova tra il 1799 e il 1800.

Di carattere irrequieto, passionale, bello e aitante nel fisico, dotato di un ingegno rapido e fervido, amante della libertà sopra ogni cosa, quella ligure fu per lui un’esperienza – seppur breve – molto significativa sotto il profilo della maturazione personale e dell’impegno letterario.

Ufficiale prima nei Cacciatori a cavallo della Repubblica Cispadana a Bologna e poi nella Guardia Nazionale della Repubblica Cisalpina, fu ferito in combattimento sulle alture di Genova e dovette assistere al suo lungo assedio e infine alla capitolazione della città in favore degli austro-russi.

A Genova compose l’ode “A Luigia Pallavicini caduta da cavallo sulla marina di Sestri“, modificò l’ode “A Bonaparte liberatore”, scrisse significative pagine del romanzo epistolare “Le ultime lettere di Jacopo Ortis”, aggiornò il suo “Epistolario” e collaborò ai giornali locali con articoli che sollecitavano Napoleone e i suoi generali a fare sì che l’Italia potesse liberarsi dal giogo straniero.

Inviato in missione a Nizza, raggiunse la città a piedi, per via di terra, fermandosi per qualche tempo a Pietra Ligure per poi tornare a Milano.Di questo e di molto altro tratta il libro di Tiziano Franzi, da poco in vendita nelle librerie e nei canali di e-commerce (Erga editore).
Un contributo con cui l’autore varazzino si inserisce nelle celebrazioni di “Genova nell’Ottocento”, così come aveva fatto con il suo precedente libro “Una donna garibaldina . L’avventurosa storia di Rosalia Montmasson”(Erga editore) in cui è raccontato il patriottismo dell’unica donna che si imbarcò a Quarto per partecipare all’impresa dei Mille di Giuseppe Garibaldi.


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