Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Da ‘vivere a Boissano’ attacco frontale: ‘Ho visto i documenti…’ Antenna Iliad


Le problematiche antenne della telefonia mobile ha fatto discutere, polemizzare, manifestare firmare petizioni, migliaia cittadini del Bel Paese. Ieri come oggi. Ha impegnato i Tar, il Consiglio di Stato, ha dato lavoro ad avvocati. Boissano si è distinto per un caso forse raro per una sorte di ‘mutuo soccorso’ nesso in atto nel ‘palazzo della democrazia’, il Comune.

Da mesi e mesi nel mirino sono finiti il sindaco e soprattutto il vice. Non è uno scontro per questioni personali, faide tra famiglie, tra partiti. Il nodo chiama in causa pubblici amministratori nel loro ruolo istituzionale, politico, sociale. Chiamati in causa da  residenti e proprietari delle seconde case.

Fanno parte della politica coloro che detengono cariche pubbliche. Ed è in questo contesto che gli strali, le frecciate sono indirizzati verso la prima cittadina (Devincenzi) e la sua vice (Siri), entrambe avvocato con esperienza professionale e fine a prova contraria senza pendenze giudiziarie.  

Il ‘sistema Boissano’ pone interrogativi perché chi dovrebbe rispondere pare abbia scelto di tacere. Hanno rispettato il loro ruolo, nel rapporto con i cittadini, con trasparenza? Si sono comportate come “la moglie di Cesare”? Idiomatismo che se riferito ad una persona significa che questi deve apparire al di sopra di ogni sospetto. Hanno fatto prevalere il preminente interesse pubblico rispetto a quello personale o di congiunti (vedi Siri)? Hanno frapposto ostacoli, sempre nei doveri istituzionali?

Non è per lo spirito santo che il sindaco indossa  la Fascia Tricolore, che in sua assenza è assegnata al vice. Sono rimasti delusi, mortificati, scoraggiati quanti ritengono (caso antenna) che il Municipio deve essere la ‘casa di vetro’. La fascia tricolore simboleggia la carica di rappresentante della comunità locale e dell’unità nazionale. Rappresenta sia i valori di Stato (Repubblica Italiana) che quelli del Comune di cui si è sindaco,  non è un semplice ornamento. La fascia è simbolo di rappresentanza, storia, sacrificio e responsabilità, e lega il sindaco sia all’amministrazione locale che alla nazione.

Sono oltre due anni che a Boissano, ignoriamo se in maggioranza o in minoranza, ma poco conto il numero, regna un plateale e diffuso malessere, oggi soprattutto affidato ai social che spesso non sono una ‘discarica’. Svolgono una funzione che in altri tempi si chiamava ‘campanello di allarme per i giornalisti‘.

Da una parte cittadini di Boissano che non si nascondono, non ricorrono all’anonimato, firmano quanto sostengono magari al limite di potenziali querele pur portare avanti quella che ritengono sia una ‘giusta causa’.

Dall’altra una giunta e una maggioranza consiliare che hanno fatto quadrato, difeso, sostenuto chi è finito nel mirino quasi rifugiandosi in un ‘bunker’. Non è  un buon segno, come non è un’ammissione di colpe. Semmai è una strategia che semina molti dubbi e interrogativi.

Ovvio chiedersi come andrà a finire. Non abbiamo certezze, non vogliamo indossare panni che non ci appartengono, non daremo il buon esempio di ‘servizio ai lettori‘, di indipendenza o indossando la tuta del pompiere. I cittadini non dovrebbero essere lasciati soli a ‘combattere’. Gli amministratori pubblici, premiati (alle urne si è recato il 53,25% contro il 62,55% delle precedenti amministrative)  da una maggioranza di elettori, non dovrebbero apparire ‘intoccabili’, semmai consapevoli di esercitare un potere in nome della comunità. Lo strapotere o arroganza, in un contesto civile, non sempre pagano. L’impunità non è sempre dietro l’angolo. La scelta di disunire, mettere nell’angolo, è l’esatto contrario di chi, nel ruolo istituzionale, dovrebbe unire e insegnare la virtù del buon esempio. (L.Cor.).

Piero Dacquino

POST di Piero Dacquino: “Invito tutti voi a leggere con molta attenzione la parte dell’articolo (di Trucioli.it ndr) relativa a Boissano:

1) MENZOGNE CERTE DEL SINDACO DEVINCENZI: in prima persona ho visto documenti che certificano, senza alcuna ombra di dubbio, come fosse a conoscenza dell’installazione dell’antenna più di un mese prima che questa avvenisse, ha però sempre negato la cosa.
2) CONFLITTO DI INTERESSI
3) DANNO PER I BOISSANESI: alle casse comunali, al paesaggio, al valore degli immobili, preoccupazioni per la salute.
IL TUTTO PER cosa? QUATTRO SOLDI MISERABILI CHE INTASCA LA FAMIGLIA DEL VICESINDACO SIRI?
Al di là di ogni questione legale – e purtroppo sembrano essere troppi gli aspetti torbidi – LA VOLONTÀ E GLI INTERESSI DEI BOISSANESI che avevano scelto, per installare i ripetitori, aree pubbliche a basso impatto SONO STATI CHIARAMENTE TRADITI DA UNA AMMINISTRAZIONE VERGOGNOSA che rifiuta ogni confronto sulla questione “Antennone” e al contempo ci fa vivere il peggior stato di incuria e degrado mai sperimentato nella nostra bella Boissano.
Boissano merita più amore, cura, rispetto!

COMMENTI social- Alessandro Gandolfo: “Il principio di imparzialità, in diritto, è un principio giuridico che orienta l’attività della pubblica amministrazione, volta alla realizzazione dell’interesse pubblico, che deve essere svolta con imparzialità.

La Costituzione italiana accoglie tale principio con il secondo comma dell’articolo 97 dove stabilisce che: «I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione.»
L’imparzialità deve intendersi sia come divieto di una qualsiasi forma di favoritismo nei confronti di alcuni soggetti, sia come ugual diritto di tutti i cittadini ad accedere ai servizi erogati dalla pubblica amministrazione. In particolare, l’art. 97 impone alla P.A. di svolgere la propria attività nel pieno rispetto della giustizia.Tale profilo è stato ulteriormente ribadito dalla già citata inclusione – ad opera della l. 69/2009 – tra i criteri dell’attività amministrativa anche di quello dell’imparzialità.”
Andrea Martoccia: “Gli affaristi….a discapito dei cittadini e delle casse comunali”.
Fabio Mina: “Da domani come docente farò il mio lavoro male per poi fare lezioni private benissimo a 40 euro ora”.
Roberto Rapallo:Ormai le carte sono scoperte e molti sia quelli che li hanno votati e non, hanno capito che fanno un gioco che è solo per interesse o per un potere effimero il tutto a discapito del paese e dei paesani!!! La politica che dovrebbe avere come fine l’amore del bene pubblico! Peccato perché poteva essere l’occasione per fare di Boissano una chicca della riviera (com’era una volta ) !!!”
Sara Aimo:Una sentenza GIUSTA, in ratio decidendi e in obiter dictum. Una denuncia palese e giuridicamente acclarata contro i colpevoli. Manca la condanna penale adesso, arriverà.  What else ?”
Scipione Africano:Se ognuno approfitta della posizione cui viene eletto per fare regali ad amici e parenti e la legge li lascia fare che cosa può sperare un cittadino onesto. Quell’antenna è il simbolo di un sistema: dividiamo la torta su cui abbiamo messo le mani tanto i cittadini non contano nulla . Tuttalpiù protestano, ma che ce ne importa?”

Simonetta Ruffato: “Attiviamoci per ritrovare in Boissano la bellezza e l’armonia dei suoi angoli più caratteristici legati alla sua storia antica ed essenziale, riflessa in noi nella bellezza delle sue pietre, nei suoi ulivi , nello spirito antico di un paesaggio aspro e vero.

Boissano nel cuore”.

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