Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Tracciato ferroviario a monte: i dati ufficiali di espropri in 14 Comuni. Occupazione di terreni 2 mln 749 mila mq. 230 abitazioni, 56 fabbricati commerciali e industriali e…


LA TABELLA DEGLI ESPROPRI IN 14 COMUNI
vedi…...In sintesi: 2.749.785 di terreni, 238 abitazioni, 293 garage, 56 fabbricati commerciali e industriali, 14 negozi, un edificio comunale di 11.800 mc, 1 luogo di culto, 1 stalla. Le stazioni attuali sono 10 che scenderanno a 6 di cui 4 solo ‘fermate’ ovvero treni locali.

Ai cronisti l’Amministrazione comunale di Albenga aveva scritto: Si comunica che martedì 14 ottobre alle ore 16.00, presso la Sala Stucchi del Comune di Albenga, si terrà un punto stampa al termine della Conferenza dei Servizi dedicata al progetto di raddoppio ferroviario”.

Il sindaco di Albenga Tomatis e il dott. Macello commissario straordinario

E ancora: “All’incontro sarà presente il Commissario Straordinario per il raddoppio ferroviario, dott. Macello, al quale i giornalisti potranno rivolgere alcune domande. Per motivi organizzativi, si prega di confermare la partecipazione entro sabato 11 ottobre, indicando nella stessa mail di risposta le eventuali domande che si intendono porre al Commissario”.

I giornalisti hanno taciuto la circostanza, la richiesta di porre domande per iscritto, entro la giornata di sabato. Con la nostra veneranda età, con oltre 57 anni di mestiere alle spalle e sulle spalle (da pensionati ci dedichiamo al giornalismo da volontari e con un blog che non ospita pubblicità né commerciale, né di partiti politici o candidati alle elezioni) non ci era ancora capitato l’intimazione di un’intervista, ad un rappresentante delle istituzioni, solo attraverso domande scritte e da consegnare con largo anticipo.
Non ci era capitato neppure quando l’irruente presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, in visita a Savona e in Valbormida, aveva comunicato tramite lo staff che avrebbe incontrato anche i giornalisti per una conferenza stampa nella sede della prefettura.
Abbiamo voluto evitare polemiche che spesso non portano a nulla, né alla causa di cui si dibatte. Una iniziativa tuttavia ci siamo consentiti porre domande per iscritto chiedendo risposta scritta. E diamo volentieri atto che la richiesta è stata rispettata in tempi celeri, anche se  con risposte molto sintetiche. Domande che non hanno interessato situazioni specifiche, peraltro trattate in gran parte dai media.
1.    La funzione della ferrovia del Ponente Ligure è dedicata essenzialmente al traffico pendolare verso Savona e Genova ed alla domanda turistica proveniente soprattutto da Milano e Torino. Il traffico internazionale è di molto ridotto con l’imposizione del cambio a Ventimiglia e quello merci è relativamente marginale, anche alla luce del futuro traforo di base del Frejus. Ciò premesso, si è stimata correttamente la perdita di utenza determinata dalla rarefazione delle stazioni ed al loro allontanamento dai centri abitati – in certi casi clamoroso, come ad Albenga – anche alla luce di quanto già accaduto nella provincia di Imperia? 
Lo strumento utilizzato per le previsioni di traffico tiene conto del livello di accessibilità delle diverse zone e degli effetti prodotti dalla delocalizzazione delle località di servizio coinvolte. La predetta delocalizzazione deve necessariamente comportare un adeguamento del sistema di trasporto collettivo su gomma di adduzione alle località di servizio. Tutti questi aspetti sono stati tenuti in debita considerazione.
2.    Il raddoppio a monte e la (relativa) velocizzazione della linea è finalizzata ad un rilancio del traffico passeggeri internazionale, almeno fino a Nizza e Marsiglia, anche in previsione del completamento del Terzo Valico tra Milano e Genova?
Il rilancio del traffico passeggeri internazionale costituisce indubbiamente uno degli obiettivi dell’intervento; lo Studio di Trasporto prodotto a supporto del progetto, ad esempio, ha proprio analizzato gli effetti prodotti dalla implementazione di nuovi servizi di lunga percorrenza Marsiglia – Nizza – Milano e Nizza – Roma, effetti che si sono rivelati efficaci.
3.    È ipotizzabile una (almeno parziale) riconversione del sedime costiero abbandonato per realizzare un servizio locale con materiale leggero (tipo tram/treno), garantendo così l’accessibilità capillare agli importanti centri residenziali e turistici in alternativa al traffico stradale?
Lo Studio di Trasporto non ha contemplato alcuna ipotesi di trasformazione in altro sistema di trasporto.
TRUCIOLI.IT ha chiesto ad un esperto di tematiche ferroviarie, a livello nazionale ed internazionale, di valutare e commentare le risposte dell’ing. Macello. Il nostro interlocutore, collaboratore del blog, tra l’altro, conosce assai bene le realtà ferroviarie e di viabilità della Regione Liguria.
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Come prevedevo, il Commissario ha sostanzialmente eluso il senso delle domande poste. Del resto, lui deve rispondere agli Enti che da tempo invocano lo spostamento a monte dei binari, senza curarsi della ricadute che ne deriveranno ai pendolari, ai turisti ed a chi non voglia sempre dipendere dell’automobile per i propri spostamenti.
Abbozzo, comunque, una replica che potrebbe articolarsi come segue:

“Il Commissario, dr. Macello, sostiene che l’accessibilità delle stazioni nella tratta savonese interessata al raddoppio ed allo spostamento a monte del tracciato – ovviamente, alle poche stazioni confermate –  è stata adeguatamente valutata. Non dice, però, quale sia la previsione della perdita di traffico, già significativamente registrata in provincia di Imperia, per esempio a Diano e nella stessa Sanremo.

Non c’è motivo di dubitare che le stazioni saranno accessibili (ci mancherebbe altro), ma lo saranno essenzialmente con mezzi propri (auto, moto, bici elettriche), e con tutte le criticità facilmente prevedibili (rischio di furti, vandalismi, eventuale sosta a pagamento). Per quanto riguarda l’accessibilità con bus navetta, tutto è rimesso al buon cuore degli Enti Locali, che, ovviamente, cercheranno di lesinare sulle spese di esercizio. Tutti i treni in arrivo ed in partenza saranno in coincidenza con i relativi bus? Anche in caso di ritardo? È lecito dubitarne. Ed i tempi complessivi di spostamento (per esempio, con la soluzione bus+treno tra Albenga e Genova) di quanto aumenteranno rispetto alla situazione attuale?
La riduzione del numero degli utenti determinerà verosimilmente anche la rarefazione dei taxi presenti in stazione, che probabilmente dovranno essere prenotati dai turisti interessati a fruire del servizio (per i pendolari – giustamente attenti ai costi quotidiani dello spostamento – il ricorso al taxi è quasi sempre escluso). Tutto questo determinerà un calo degli utenti ferroviari, che si trasferiranno evidentemente sulla strada.
Il raddoppio del binario, unito al completamento del Terzo Valico, potrebbe, invece, rendere più competitivo il ricorso al treno, rispetto all’autostrada, su relazioni lunghe, tipo Milano – Nizza o Genova – Marsiglia. A condizione, però, di ipotizzare relazioni dirette con poche fermate intermedie, tipo Milano – Savona (saltando, quindi, Genova) – Sanremo – Mentone – Monaco – Nizza. Oppure Genova – Savona – Alassio – Sanremo – Monaco – Nizza – Cannes – Tolone – Marsiglia. C’è accordo tra le amministrazioni ferroviarie franco- italiane di procedere in questo senso? Non se ne vede alcun segnale, fatta salva la proposizione di alcune corse di Treni Turistici Italiani, effettuate con successo nei mesi scorsi, ma rivolte ad una nicchia ristretta di clientela.
Infine, escludere a priori la possibilità di riutilizzare parte del sedime dismesso per valutare la possibilità di attivare un servizio leggero e capillare di trasporto pubblico, svincolato dalla viabilità stradale, risponde certamente al desiderio di molte amministrazioni rivierasche di liberarsi dal vincolo dei binari, fidando esclusivamente sulla mobilità privata e sottostimando, come sempre, i problemi di inquinamento, ma soprattutto di congestione, che rischiano di rendere la Riviera di Ponente sempre meno attrattiva.”

COMUNICATO STAMPA DEL SINDACO DI ALBENGA-Il commissario straordinario per il raddoppio ferroviario, dott. Vincenzo Macello, è stato oggi sul territorio per incontrare i tecnici e la parte politica dei Comuni interessati dal raddoppio della linea Andora–Finale Ligure.Particolare attenzione è stata riservata al Comune di Albenga, dove lo spostamento a monte comporterà il maggiore impatto sul territorio.

La riunione ha previsto un approfondito confronto su diverse tematiche di interesse: dal progetto complessivo alla cantierizzazione delle opere, fino alla viabilità legata ai cantieri e ai collegamenti con la futura stazione ferroviaria, nonché sulle opere di compensazione previste.

“Desidero ringraziare il commissario straordinario dott. Vincenzo Macello e tutti i tecnici di RFI – dichiara il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis – per la grande disponibilità e l’attenzione dimostrata nei confronti del nostro territorio. Albenga sarà il Comune maggiormente interessato e impattato dal progetto del raddoppio ferroviario ed è quindi fondamentale mantenere un dialogo costante e costruttivo con tutti gli attori coinvolti.

Ci rendiamo conto che, nonostante sia difficile prevedere con precisione l’avvio dei lavori è proprio in questa fase che si ha ancora la possibilità di apportare migliorie e modifiche che potranno rivelarsi determinanti. I nostri uffici stanno svolgendo un grande lavoro in tal senso, dedicandosi con grande professionalità non solo agli aspetti tecnici del progetto in sé, ma anche a tutte le questioni legate alla cantierizzazione e alla viabilità che interesseranno il nostro Comune”.

“Un punto particolarmente importante affrontato oggi – sottolinea ancora il sindaco – riguarda proprio la viabilità. Abbiamo chiesto e ottenuto rassicurazioni affinché molti degli interventi previsti vengano realizzati in via propedeutica, e non successiva, all’avvio delle lavorazioni che interesseranno direttamente il tracciato ferroviario. Questo per evitare di gravare, soprattutto con il passaggio dei mezzi pesanti, sulla viabilità cittadina e delle frazioni durante il periodo dei lavori.”

Spiega il sindaco: “Importantissima inoltre la partita delle opere compensative. Il Codice dei contratti prevede espressamente il riconoscimento del 2% del valore totale dell’opera come compensazione per l’impatto ambientale e sociale. A fronte degli inevitabili disagi che un intervento di questa portata comporterà, il commissario Macello ha confermato che sul territorio di Albenga sarà previsto un importante investimento. Considerando che il 2% dei circa 2 miliardi di euro previsti per il raddoppio ammonta a circa 50 milioni di euro, una parte significativa di queste risorse dovrà essere destinata al nostro territorio.

“La nostra volontà – conclude il sindaco – è quella di chiedere che le compensazioni prevedano interventi su edifici scolastici, impianti sportivi e naturalmente sulle opere legate alla viabilità della città e delle frazioni.”

IMPERIA MARCO SCAJOLA – Successo dell’estate 2025, il treno turistico Marsiglia-Roma sarà riproposto con aumento delle corse in collaborazione con Fs Treni Turistici. «È un collegamento importante– ha aggiunto Scajola – e sarebbe un ulteriore sostengo per i pendolari che usano il treno». Tanti i progetti, ma numerosi anche gli ostacoli di una ferrovia d’epoca, carente e arretrata nonostante la flotta dei treni sia, paradossalmente, tra le più “giovani” d’Italia. «Possiamo portare treni anche molto veloci, ma su infrastrutture adeguate: bisogna accelerare, molti cantieri stanno andando avanti anche grazie ai progetti Pnrr – ha concluso – Abbiamo un dialogo aperto con Rfi e abbiamo iniziato la conferenza dei servizi sul raddoppio tra Finale e Andora: è follia pensare che nel 2025 abbiamo ancora una tratta con un solo binario (da Albenga a Loano sono due da sempre ndr). Stiamo correndo e recuperando il tempo perso: è un grande lavoro, ma i risultati arriveranno già da fine anno». (Al. Ch.)


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