La preside Armida Drago: “L’operatore forestale è una figura chiave per il futuro della sostenibilità”

Una grande festa per i 40 anni della Scuola Forestale di Ormea. L’evento è un omaggio a un’istituzione che da quattro decenni forma i custodi del nostro ambiente, preparando professionisti capaci di tutelare il territorio e la sua bellezza. Per l’occasione, l’intera famiglia della Scuola – studenti, docenti, collaboratori ed ex allievi – è invitata a riunirsi e a condividere i ricordi di un percorso che ha segnato tante vite.

La serata si aperta con il benvenuto della Dirigente Armida Drago imperiese e del Sindaco Giorgio Ferraris e i saluti delle autorità presenti. Si proseguirà con la premiazione dei giovani talenti, grazie alle borse di studio offerte dal Rotary Club di Mondovì. L’intrattenimento musicale sarà curato dal Maestro Marco Mascia dell’Istituto Comprensivo Sauro di Imperia, grazie alla collaborazione con la Dirigente Maria Rosa Villa. A seguire un ricco buffet preparato dal CFPcemon.
La dirigente scolastica Armida Drago, imperiese, ha aperto l’evento sottolineando l’importanza e l’attualità del ruolo dell’operatore forestale. “Quella dell’operatore forestale è una figura nuova, una figura che oggi deve possedere competenze molto più innovative. È fondamentale non soltanto in montagna, ma anche in città, perché riguarda la vita di tutti: quando andiamo a camminare nei boschi, quando facciamo un giro in bici, quando si verificano alluvioni o eventi legati ai cambiamenti climatici. È una figura centrale quando si parla di sostenibilità, di riciclo, di tutela dell’ambiente. Tutti ne parliamo, ma poi c’è chi queste cose le mette in pratica ogni giorno: l’operatore forestale. Purtroppo, spesso questa figura è un po’ dimenticata, appannata, mentre invece andrebbe valorizzata e rilanciata, anche alla luce delle nuove progettualità che abbiamo in corso”.
Grande entusiasmo per il progetto di Narzole, che ha ottenuto risultati significativi grazie a un’azione di crowdfunding: gli imprenditori della zona di Alba e i cittadini hanno contribuito, raccogliendo oltre 13.000 euro. “Questi fondi – ha precisato Drago – serviranno a sostenere un periodo di formazione sul campo per i nostri ragazzi, che lavoreranno per una settimana nella pulizia e nel recupero del bosco e della tartufaia, restituendo così questo spazio naturale alla comunità. Si tratta di un progetto condiviso tra enti privati, la nostra scuola, l’amministrazione comunale di Narzole e i cittadini stessi”.
Al termine dei lavori, il bosco sarà riaperto alle famiglie, alla cittadinanza e alle scuole del comprensorio, in un evento che diventerà simbolo di collaborazione tra scuola e territorio. “Un ringraziamento particolare – ha aggiunto la dirigente – va a Davide Costamagna, proprietario dei terreni, e al Comune di Narzole per la preziosa collaborazione. Questo progetto dimostra come scuola, territorio e comunità possano lavorare insieme per la cura del paesaggio e la formazione dei giovani”.
La preside ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita della giornata e dei progetti collegati: i Vivai Montina di Cisano Sul Neva, che hanno fornito gratuitamente tutte le piante per gli allestimenti; il Consorzio CAP Nordovest di Ceva ha donato i sacchi di iuta utilizzati dal gruppo di docenti dell’inclusione per realizzare i runner dei tavoli; il gruppo delle docenti di inclusione, che ha curato i centrotavola e i materiali del progetto “Smile”, dedicato a sviluppare competenze manuali e di riciclo per studenti con disabilità; la San Bernardo, che ha offerto acqua e bevande; l’Istituto Comprensivo Sauro di Imperia per l’accompagnamento musicale diretto dal maestro Marco Mascia; i due DJ Edoardo Dolla (di Imperia) ed Eric, ex studente della Scuola Forestale, che si sono esibiti gratuitamente; la Pro Loco e il Comune di Ormea, per il supporto organizzativo.
“Tutto questo – ha spiegato la preside Drago – è stato possibile grazie alla grande collaborazione con Ugo Benedetto, fratello di Cinzia Benedetto, docente scomparsa alcuni anni fa, e al prezioso sostegno della Fondazione CRC. Un ruolo importante lo ha avuto anche il Rotary Club di Mondovì, che ha messo a disposizione ben cinque borse di studio, un aiuto concreto per i nostri studenti nel sostenere le spese del Convitto”.
Durante la cerimonia sono stati premiati con le borse di studio del Rotary Club di Mondovì gli studenti meritevoli dell’anno scolastico scorso: Gael Cortese, Veronica Giovannini, Carlotta Camperi, Mael Spinello e Siddartha Cardinali. “Sono esempi di impegno e passione – ha concluso la preside – che rappresentano al meglio lo spirito della nostra scuola, da quarant’anni punto di riferimento per la formazione forestale e ambientale del territorio” .
Nata nel 1985, la Scuola Forestale ha formato generazioni di studenti provenienti da tutta Italia – dal Piemonte alla Lombardia, dalla Liguria alla Valle d’Aosta, fino alle Marche – creando un legame indissolubile tra l’Alta Valle Tanaro e centinaia di comunità. In un’epoca di crescente preoccupazione per il clima e la sostenibilità, l’approccio della Scuola si rivela più che mai attuale: riscoprire i valori locali per una gestione consapevole delle risorse.