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Avvocato savonese: “Oggi Israele è governata da criminali, pirati, assassini e genocidi”


Scrive sui social l’avv. Mauro Cerulli, Savonese: “Non sono mai stato un movimentista e ho sempre pensato che i conflitti vadano risolti nelle sedi opportune e nelle istituzioni, col confronto anche aspro ma dentro un quadro definito e certo, tutti i conflitti, anche quelli internazionali.”

Sono cresciuto e vissuto in un mondo che era fatto così, almeno così mi appariva.  Ma quello che sta accadendo in questo mesi orrendi e ora nello specifico alla Flottilla sulla rotta della Striscia di Gaza è talmente al di fuori di qualsiasi regola che non posso non cambiare idea, e non posso tacere.  (Tacciono invece gli ‘amici di Israele, vedi quanto ha già pubblicato 2 volte da Trucioli.it, con nomi e cognomi, dal presidente della Provincia, ai sindaci di 4 Comuni che hanno ricevuto con tanto di fascia tricolore istituzionale un’alta funzionaria dell’Ambasciata israeliana a Roma ndr).
Non sappiamo, per esempio, quale disposizione internazionale legittimi Israele a intervenire unilateralmente, come sta accadendo, a 150 miglia dalla costa quando il limite delle acque nazionali, e ricordo che quelle di Gaza NON SONO israeliane, è 12 miglia.
Per fare un paragone, se un controllo analogo venisse adottato nei confronti nostri, dalla Tunisia o dalla Libia, l’Italia non avrebbe più un proprio mare a Sud della Sicilia, i pescatori siciliani dovrebbero vendere i loro pescherecci e non si potrebbe nemmeno fare il bagno a Mazara del Vallo, perché avremmo le navi di quei due paesi con la prua sulla spiaggia della Tonnarella.
E in questo delirio, oltre ai massacri perpetrati da Netanyahu, all’orrore compiuto da Hamas e alla presenza inquietante di quel figuro di Trump, emerge nella sua squallida codardia l’atteggiamento del nostro governo, e di una Presidente del Consiglio che dice che la flottiglia rischia di mettere a rischio (sic!) il piano di Pace proposto dallo stesso Trump.
Cioè in uno scenario in cui operano Netanyahu, Trump, Hamas, l’Iran, i paesi arabi, il Qatar, 40 barche metterebbero in crisi la ben nota volontà di pace di questi angioletti che ho elencato sopra, tanto da  fare saltare il banco.
Non so se il riso o la pietà prevale” direbbe il poeta.
Io dico invece che in me prevalgono l’orrore, la paura e il disgusto per un mondo senza più regole, un mondo in cui la forza si fa chiamare diritto, come direbbe un altro, ben noto, poeta.
Soffro per chi è debole, temo per tutta l’Umanità.
Attaccare e sequestrare equipaggi di navi civili in acque internazionali costituisce atto di pirateria.
Suggerisco a coloro che sostengono che oggi Israele sia l’unica democrazia della regione del vicino oriente di ripassare il concetto. Oggi quella nazione è governata da criminali, pirati, assassini e genocidi, e non c’è ragione che tenga. Al confronto Adolph era una mammoletta. 
Mi auguro che quella nazione, che vota per il criminale da molti anni, ritrovi il senno e l’umanità. (Mauro Cerulli)
E IL POST DELL’EX SINDACO DC di TOVO SAN GIACOMO Eligio Lino Accame.
“Non abbiamo trovato nessun aiuto alimentare sulle barche sequestrate”, ha detto a L’Aria che Tira su La7.

NOTA TRUCIOLI.IT- L’ambasciatore a Roma citato nella foto è

Loano, sede del Municipio, immagini da album dei ricordi: l’ambasciatore israeliano, il sindaco di Loano Lettieri, i consiglieri regionali Vaccarezza e Sara Foscolo.

stato ricevuto, con tutti gli onori, dal presidente della Regione Bucci e dal consigliere regionale, Angelo Vaccarezza Segretario dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, e seguace degli ‘Amici di Israele’ della provincia di Savona che il 9 giugno 2025 ha scritto un Post sulla sua pagina Facebook. Eccolo del 9 giugno 2025 -Buongiorno Amici. Ieri sera a Finale Ligure, in occasione dell’inaugurazione della nuova sede dell’Associazione Italia-Israele di Savona, si è svolto un momento di incontro, di approfondimento e di confronto tra soci ed amici sui temi di attualità relativi al Medioriente. Ho avuto l’onore di portare il mio contributo, insieme all’avv. Cristina Franco, Presidente dell’Associazione Italia-Israele di Savona, e a Emanuel Segre Amar, Presidente del Gruppo Sionistico Piemontese. Particolare attenzione è stata posta sulle nuove strategie di comunicazione rispetto al conflitto e sull’impegno a contrastare l’antisemitismo in ogni sua forma e ambito. È stata una serata partecipata, preziosa, dai contenuti profondi. Sono grato di averne fatto parte. Il mio ringraziamento agli amici dell’Associazione, sempre attivi nelle iniziative a sostegno di Israele.

 

Vaccarezza (Forza Italia), il sindaco Lettieri (Lega di Salvini), con la fascia tricolore della città di Loano, hanno ricevuto in Municipio la rappresentante dell’ambasciata di Israele a Roma
DA SAVONANEWS dichiarazione di Cristina Franco, presidente dell’associazione Italia-Israele di Savona
“Due anni fa, il 7 ottobre 2023, in un’alba di Shabbat, le comunità pacifiche del Sud di Israele, nei kibbutzim e nelle cittadine sul confine, venivano svegliate da migliaia di razzi sparati da Hamas dalla Striscia di Gaza, razzi che avevano come unico obiettivo colpire per uccidere la popolazione civile israeliana. Contemporaneamente, centinaia e centinaia di terroristi sfondavano il confine, sciamavano in territorio israeliano e, seguiti poi da una seconda ondata fatta di civili gazawi, iniziavano la macelleria umana”.

“Sì, perché il 7 ottobre è stata una macelleria umana, in cui non si è risparmiato nessuno: dai neonati ai vecchi, uccidendo, mutilando, bruciando, stuprando chiunque, senza alcuna pietà. Nemmeno gli animali — cani, gatti, mucche, cavalli — furono risparmiati in questa orgia di sangue e fanatismo religioso, di odio e ossessione antisemita, di pura barbarie”.

“Ho purtroppo visto molte immagini e molti video di ciò che Hamas, con la collaborazione di migliaia di civili gazawi, ha compiuto quel giorno: immagini che non potrò mai dimenticare. Immagini e video per la maggior parte girati dagli stessi terroristi, inebriati e orgogliosi del sangue versato, orgogliosi di aver strappato i figli ai genitori, di averli assassinati davanti ai loro occhi, orgogliosi di aver mutilato il corpo delle donne ebree, di averle stuprate. Orgogliosi di essersi imbattuti in un festival della musica dove ballavano felici migliaia di giovani e di aver interrotto quella festa della vita portandoci la morte. Orgogliosi di aver rapito centinaia di esseri umani, vivi o morti, 50 dei quali sono ancora nelle loro mani”. 

“Ho visto troppo di ciò che è stato il 7 ottobre anche quando ho visitato quei luoghi di dolore negli ultimi mesi. Ricordo la difficoltà dei sopravvissuti a recuperare fiducia nel prossimo: del resto, sino al 6 ottobre 2023 erano quasi 20.000 i gazawi che ogni giorno entravano in Israele per lavorarci, entravano nei kibbutzim, parlavano, mangiavano, lavoravano, ridevano con i residenti. C’era fiducia, c’era voglia di dialogo e di pace. La fiducia tradita“. 

Israele ha donato acquedotti (ben quattro pipelines) a Gaza, ha donato due grandi impianti per la depurazione delle acque reflue, ha donato due grandi impianti per la desalinizzazione delle acque di mare. Un po’ incompatibile con la logica del “genocidio”. L’unico obiettivo davvero genocidario è quello dello Statuto di Hamas, che si propone un mondo judenrein, ossia l’assassinio anche dell’ultimo ebreo sulla faccia della terra. Il neonazismo, quindi. Trovo osceno che oggi molti (per fortuna una minoranza) arrivino a definire il 7 ottobre come la “resistenza”; addirittura, qualcuno ha esibito uno striscione con scritto “Viva il 7 ottobre”. Viva l’assassinio di bambini? Viva lo stupro? Viva le mutilazioni genitali e non solo? Viva le decapitazioni con la vanga? Da nipote di partigiani, ho orrore per questo. Resistenza è mutilare il corpo delle donne? Resistenza è bruciare vive insieme intere famiglie? Resistenza è costringere i genitori ad assistere alle torture sui propri figli?”.

“Provo orrore per chi ha questa idea della resistenza, perché non ha a cuore i diritti umani, ma soltanto l’odio. Deve fare i conti con la propria coscienza. Trovo orrendo parlare di genocidio, banalizzando i veri genocidi della Storia. Oggi non dobbiamo annacquare il ricordo di quelle vittime: lasciamo stare i “se” e i “ma”. Non facciamoci trascinare nel fango della banalizzazione di una strage ingiustificata, perché nessuna giustificazione può esserci per quella strage di innocenti, pianificata, voluta, cercata, goduta. Perché i terroristi l’hanno anche goduta, mandando subito online le proprie gesta, le loro risate davanti alla sofferenza, le urla di gioia sulle teste dei morti. Orrore, solo orrore, sul quale oggi spendere una parola in più sarebbe irrispettoso”. 

“La nostra associazione ricorderà il 7 ottobre e pregherà per le vittime, per le loro famiglie e per tutti gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas a Finale Ligure, a Pietra Ligure e a Genova”.Il presidente dell’associazione Italia-Israele di Savona

Avv. Cristina Franco

IL TITOLO DI UN ARTICOLO DE LA STAMPA DEL 5 OTTOBRE 2025 A FIRMA DI FRANCESCA MANNOCCHI


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