Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Borghetto Santo Spirito: il felice esordio (300 presenze) del sindaco scrittore


Un trionfo di pubblico nel glorioso, dagli anni ’50, Salone delle Feste, di Borghetto S. Spirito. L’esordio del primo cittadino Giancarlo Canepa, neo scrittore, tra gli applausi e gli auguri di un atteso successo in libreria. Bisogna risalire al giornalista Pier Paolo Cervove, ex sindaco di Finale, per trovare un primo cittadino savonese romanziere e in vita.

Una serata presentata dalla loanese decana dei presentatori di libri e convegni, Graziella Frasca Gallo, che non ha tradito le sue capacità di esporre gli aspetti più interessanti, curiosi, avvincenti, del romanzo di Canepa, coinvolgendo la platea.

Mamma Camilla, vedova Canepa, sulla destra della foto

Da giornalista di questo territorio, con età e decenni di mestiere sulle spalle, vorremmo esporre, in punta di piedi, due riflessioni. Nei giorni più tristi dello sterminio di Gaza, oltre 20 mila bimbi innocenti tra le vittime della guerra, diverse migliaia mutilati, molte di più feriti, decine di migliaia i minorenni rimasti soli. Senza dimenticare che il 7 ottobre 2023 30 bambini, sono stati rapiti e portati come ostaggi nella Striscia di Gaza. Un minuto di silenzio in sala sarebbe stato più che opportuno, anzi doveroso.

La seconda riflessione. Tra i presenti la mamma del sindaco. Una donna forte, ammirevole, una vita da infermiera professionale al Santa Corona, una persona schiva, il malcelato orgolio del suo ‘pargolo’ sindaco di Borghetto S.Spirito, città del compianto marito e papà Canepa. Ebbene se ben si è fatto a ricordarsi del papà (“L’ho lasciato in casa, ci siamo salutati, dopo avermi preparato la pizza”), non si doveva dimenticare un ringraziamento a Camilla, cuore di mamma (l.c.) 

IL GRAZIE FACEBOOK DELL’AUTORE – Grazie davvero di cuore a tutti coloro che hanno partecipato a una serata che, per me, è stata molto emozionante. Un ringraziamento particolare alla mia famiglia, in prima fila non solo nella foto, ma anche e soprattutto nella mia vita. Sempre al mio fianco, anche in questa nuova ed entusiasmante avventura.

Post di Fabio Orsi (consigliere comunale di minoranza a Savona e consulente del Comune di Borghetto sulle problematiche per la Bolkestein)- Alla presentazione del libro “26 Ore di buio” (ed. del Delfino Moro), di Giancarlo Canepa. L’opera prima sorprendente e coinvolgente di una persona che stimo ed a cui voglio bene ma che, soprattutto, ho scoperto in questi ultimi mesi essere anche un bravissimo scrittore oltre che un capace e coraggioso amministratore. In bocca al lupo Gian, farai il botto, ne sono sicuro!!!

Post di Paolo Ripamonti assessore regionale- Ho partecipato con grande piacere alla presentazione del primo libro dell’amico Giancarlo Canepa, Sindaco di Borghetto: “26 ore di buio”. Un momento speciale per sostenerlo in questa nuova avventura letteraria e per condividere insieme la soddisfazione di un traguardo importante. Bravo Giancarlo per questa tua prima opera, che sono certo sarà solo l’inizio di un nuovo percorso ricco di soddisfazioni.

Articolo di Luca Berto (addetto stampa del Comune di Loano per conto della Edinet Srl di Pietra Ligure).

Borghetto Santo Spirito. Salone delle Feste di Borghetto da tutto esaurito, ieri sera, per la presentazione di “26 ore di buio”, romanzo d’esordio di Giancarlo Canepa, sindaco della città.

A partire dalle 21 decine di persone si sono ritrovate presso l’Agricola di via Viglieri per scoprire tutti segreti (e acquistare una copia) dell’opera prima di Canepa, edita da Il Delfino Moro.

La trama si sviluppa nell’arco di cinque decadi e tocca diversi Paesi. Tutto comincia una mattina d’autunno del 2008 quando, sulle strade bagnate di Sagres, la vecchia Renault di Marcelo finisce fuori strada. Intrappolato tra le lamiere, al buio, tra momenti di lucidità e incoscienza, la sua vita riaffiora come un mosaico di luci e ombre dove presente e passato si intrecciano indissolubilmente. Mentre i soccorsi tardano ad arrivare, i ricordi lo travolgono: amori spezzati, amicizie tradite, fughe, scelte sbagliate e rimorsi. Da Lisbona a Borghetto Santo Spirito, da Londra alla Thailandia, da Malta alla Guyana, si dipana un romanzo che alterna ritmo serrato e profonda introspezione, in un viaggio che ripercorre, dal 1979 al 2022, la parabola di un uomo costretto a fare i conti con il proprio passato. “26 ore di buio” è un romanzo intenso e drammatico, che intreccia memoria e storia, colpa e redenzione, accompagnando il lettore tra colpi di scena e momenti di riflessione, dentro le ombre più profonde dell’animo umano.

Un romanzo che, come raccontato da un Giancarlo Canepa visibilmente emozionato, è rimasto in un “cassetto” del suo computer per circa una decina d’anni, salvo poi ritornare alla luce diversi mesi fa. Un “ritrovamento” che lo ha spinto a portare a termine la sua opera in soli quattro mesi e dopo numerosissime nottate insonni.

DA SAVONANEWS- di Roberto Vassallo

Un Salone delle Feste gremito (circa 300 persone ndr) ha fatto da cornice ieri sera a Borghetto Santo Spirito alla presentazione ufficiale di “26 ore di buio”, il romanzo d’esordio del sindaco Giancarlo Canepa.  L’idea del libro è nata una decina di anni fa – ha spiegato l’autore – Avevo iniziato a scrivere una ventina di pagine che poi erano rimaste ferme. A gennaio, cercando dei file al computer, le ho ritrovate, le ho rilette e ho deciso di riprendere il lavoro. Da gennaio a giugno ho scritto il romanzo, partendo da quelle prime pagine. È una storia che unisce fatti di cronaca realmente accaduti e personaggi veri ad altri inventati. È un libro movimentato, perché il protagonista ne combina parecchie, ma contiene anche una parte più introspettiva, che riflette sulle miserie dell’uomo e sulla possibilità di redenzione. Il filo conduttore è che nella vita c’è sempre una seconda possibilità“.

Canepa ha anche sottolineato l’aspetto personale della sua opera: “Non è un libro autobiografico, ma ha dei risvolti autobiografici. Lo dedico a mio padre, che compare nel romanzo interpretando sé stesso. Ci sono personaggi reali e altri inventati, luoghi diversi del mondo ma anche Borghetto, che non poteva mancare perché è sempre nel mio cuore. È anche un modo per ricordare mio padre: nel libro c’è anche questa parte intima“.

Riguardo a un possibile seguito, il sindaco-scrittore ha dichiarato: “Se sarà l’inizio di altri romanzi? Chi lo sa. Vediamo intanto come andrà questo, ma l’idea di continuare a scrivere c’è“.

Il volume, edito da Il Delfino Moro, è accompagnato dalle illustrazioni di Silvestro Pampolini, dalla copertina di Cesare Vignola e dalla prefazione di Gino Rapa, che ha commentato: “Giancarlo Canepa, dotato di straordinarie intuizioni, è riuscito a dare vita a una trama completa e complessa, capace di intrigare il lettore pagina dopo pagina“.

La serata è stata arricchita da intermezzi artistici e musicali curati da Lambertz, Marco Ghini e Mario Rossello, che hanno contribuito a rendere l’evento particolarmente partecipato.

La trama- Una mattina d’autunno del 2008, sulle strade bagnate di Sagres, la vecchia Renault di Marcelo finisce fuori strada. Intrappolato tra le lamiere, al buio, tra momenti di lucidità e incoscienza, la sua vita riaffiora come un mosaico di luci e ombre dove presente e passato si intrecciano indissolubilmente. Mentre i soccorsi tardano ad arrivare, i ricordi lo travolgono: amori spezzati, amicizie tradite, fughe, scelte sbagliate e rimorsi. Da Lisbona a Borghetto Santo Spirito, da Londra alla Thailandia, da Malta alla Guyana, si dipana un romanzo che alterna ritmo serrato e profonda introspezione, in un viaggio che ripercorre, dal 1979 al 2022, la parabola di un uomo costretto a fare i conti con il proprio passato.

“26 ore di buio” è un romanzo intenso e drammatico, che intreccia memoria e storia, colpa e redenzione, accompagnando il lettore tra colpi di scena e momenti di riflessione, dentro le ombre più profonde dell’animo umano.


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