Buongiorno spettabile redazione di Trucioli e cari lettori di questo benemerito settimanale di informazione che è Trucioli.it
1- Condivido pienamente le osservazione del Comitato Territoriale in merito al cosiddetto “raddoppio” della ferrovia sulla tratta Andora – Finale. Mi chiedo se veramente i responsabili decisori di queste scelte scellerate ci ripenseranno e faranno marcia indietro… Io lo spero tanto.
Però lasciamo perdere Hyperloop e il loro progetto fantascientifico e cerchiamo di essere realisti. Una fandonia quella scritta in merito all’utilizzo di questo sistema già da anni in paesi come Cina, Giappone, Corea del Sud!!! In questi paesi è stata sviluppata ed estesa la tecnologia della classica “alta velocità“, quella che esiste anche in Italia. Hyperloop non c’entra affatto!
Auguriamoci piuttosto che il trasporto ferroviario tradizionale e quello ad alta velocità si sviluppi anche in Italia in modo coerente e intelligente senza più arrivare alle assurdità compiute sulla Riviera di Ponente o a quelle che hanno in mente ancora di fare…
Grazie per l’attenzione!
Mario Forni
2/Bellissimo e commovente quanto ha scritto il prof. Massimo Germano in merito all’ex stazione di Noli e al passaggio della ferrovia nel suo paese. Anche nella mia famiglia, non essendoci l’automobile, il benemerito Orario Pozzo era spessissimo soggetto ad essere consultato (ho avuto la fortuna di conservarli tutti dal 1961 fino alla triste fine della loro pubblicazione…). Ad Andora, paese che frequento da oltre 60 anni, la maggior parte della popolazione si bea della nuova ciclabile realizzata sull’ex sedime ferroviario. Quando mi azzardo a far riflettere sul fatto che la ferrovia storica, magari in forma più semplice (come tramtreno o come metrotranvia), poteva essere salvaguardata per sviluppare un trasporto locale su ferro efficiente, affidabile, comodo e… panoramico, non dico che vengo insultato, ma poco ci manca! Come si può intuire leggendo quanto ha scritto intelligentemente il prof. Germano, un giorno se ne accorgeranno dell’errore fatto. Chissà se almeno in parte si potrà ancora rimediare…
Mario Forni