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Savona. In convento un raro reperto. Erbario settecentesco di 473 piante essiccate


Romilda Saggini ha trovato, nella biblioteca di un convento francescano immerso nella campagna umbra, un prezioso manoscritto.

Romilda Saggini coautrice del libro. Savonese, insegnante di Lettere, laureata all’Università degli Studi di Genova. Vive a Todi

Un erbario settecentesco che contiene 413 exsiccata, piante raccolte nella fioritura, dalle proprietà medicinali. Di lì è nata una lunga ricerca, che ha portato a questa pubblicazione, che non deve essere considerata come l’epigono, ma piuttosto la base per ulteriori studi futuri. Ha affidato la parte relativa allo studio botanico alla compianta Elsa Mariella Cappelletti, Prefetto dell’Orto Botanico di Padova e a Giancarlo Cassina, curatore dello stesso Orto.

L’erbario ha avuto una storia movimentata nel corso dei secoli. L’anno di composizione, indicato nella prima pagina, è il 1746, il nome dell’autore è fra Giuseppe da Spello. L’opera contiene gli exsiccata di 413 piante; custodita dapprima nella biblioteca del convento francescano di Montesanto, nei pressi di Todi, recentemente è stata trasferita nella Biblioteca Porziuncola, in un ambiente più idoneo alla sua conservazione.
Si tratta di un raro reperto, in quanto è il frutto singolare del lavoro di un infirmarius francescano che mise insieme le piante conservate essiccate nella farmacia e raccolte nell’“Orto dei Semplici” del convento francescano padovano in cui si trovò a soggiornare per un periodo di due anni nel corso della sua vita, dal 1745 al 1746.                Il volume è stato presentato dalla curatrice, Romilda Saggini, nel Salone di Storia Patria il 12 settembre 2025.


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