Con Finale Ligure, Villanova d’Albenga e Provincia, Tovo S. Giacomo è tra i Comuni che, con diligenza, avevano presentato osservazioni, nei tempi previsti (vedi Trucioli.it…) a tutela del proprio territorio con il trasferimento dei binari a monte. Il sindaco ora annuncia ulteriori 4 chiarimenti-richieste che saranno portati al vaglio del consiglio comunale.
Alessandro Oddo (sindaco) – Si è svolta a Savona la Conferenza dei servizi per la nuova tratta ferroviaria tra Finale e Andora che prevede lo spostamento a monte della linea ferroviaria ed il suo raddoppio. Si tratta di un’opera pubblica da 2,6 miliardi di euro di investimento, opera di cui di parla da oltre mezzo secolo e che, questa volta, sembrerebbe essere sul punto di concretizzarsi.

2/La nuova ferrovia – tempi di costruzione 8-10 anni- cosa si è pure letto sui social.

Il prof. Quaglieni rappresenta se stesso. Invece c’è chi si è auto impesto il silenzio. Che male c’è a esprimere il proprio parere o quello concorde dell’amministrazione comunale, precisando se il caso che la minoranza condivide o meno
Quali sono gli interessi dei cittadini? A volte siamo ad un bivio, anzi ci sentiamo con le spalle al muro: curarci oppure no? Una sanità
pubblica che fa acqua da tutte le parti, una sanità privata che ti cura se ne hai la possibilità e se la cura richiesta è remunerativa. Siamo al paradosso, continui tagli a tutto ciò che è indispensabile alla salute dei cittadini, di converso siamo pronti a spendere miliardi per lo spostamento a monte della ferrovia Finale Andora.
Un progetto che non tiene conto dei fabbisogni dei pendolari, scolari e turisti, al punto che viene spontaneo chiederci: una ferrovia costosissima, con un tracciato incredibilmente scomodo e
irraggiungibile, ha senso di esistere? Ecco la provocazione, città senza stazioni e ospedali, sono l’inizio di una desertificazione, come già avvenuto nell’imperiese? Una stupenda ciclabile per un
turismo “mordi e pedala” o una ferrovia a servizio dei residenti?
La risposta per noi non solo è facile, anzi ovvia, gli interessi dei cittadino sono quelli di avere una sanità in grado di curarci e un servizio di mobilità efficiente.
Hanno inizio questa settimana, le consultazioni per l’accordo di programma, confidiamo e speriamo vivamente in un rinato senso civico dei nostri amministratori, per le reali esigenze dei
cittadini.
Finale Ligure metri 7,75 slm, Borgio Verezzi metri 32,00 slm, Loano sotto il torrente Nimbalto, Albenga metri 30,50 slm, Alassio metri – 2,55 sotto il livello del mare, Andora metri 15,81 slm.
3/Chi ha la memoria corta? Ecco la verità.
Come ben si sa, la volontà di ferrovie di ammodernare il tracciato risale agli anni ottanta, inizialmente con il raddoppio in sede, progetto approvato già nel 1992. Alcuni comuni rivieraschi, inizialmente Borgio e poi Pietra e Loano, si opposero alla soluzione prospettata, seguendo l’onda dell’imperiese.
Ecco da dove nasce lo spostamento a monte dei binari, non come soluzione ideale per il potenziamento del trasporto pubblico, ma come mera necessità speculativa dei comuni rivieraschi, che grazie ad una campagna ostativa per qualsiasi miglioria degli impianti esistenti, compreso il rifiuto maturato a Loano per la realizzazione dei sottopassi, hanno scaturito l’idea
che, le stazioni in centro abitato, fossero un ostacolo alla vita quotidiana. Un aiuto è sicuramente arrivato da ferrovie, depotenziando tutte le stazioni, dimezzando i collegamenti e aumentando il tempo di percorrenza.
Oggi siamo all’inizio di un nuovo percorso, il 10 settembre, amministrazioni comunali e ferrovie intraprendono il confronto sul progetto dello spostamento a monte. I nostri amministratori e i
partiti politici hanno una grande possibilità, quella di ridiscutere ed opporsi ad un progetto oramai non corrispondente ai bisogni della comunità.
Nel lontano 1995 alcuni partiti politici, sostenevano la comunità civile nella battaglia contro questo progetto che, a fronte di un investimento mastodontico, decreterà la fine del trasporto pubblico sostenibile-FINALE- Così sui due piedi non ricordo un attimo della mia vita in cui non si sia parlato del raddoppio della ferrovia verso Ponente. Oggi che si è forse giunti ad intravedere la compiuta realizzazione di un’opera iniziata nel secolo scorso, da più parti, anche autorevoli, giungono dubbi di ogni sorta.
