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Liguria e Basso Piemonte

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Riforma della giustizia? Carofiglio, ex magistrato e scrittore: Perché è un misto di sgangheratezza e aggressione


Pubblichiamo un video. I nodi della giustizia italiana. E’ l’intervento di uno dei più gettonati scrittori del momento – a leggere le classifiche- Gianrico Carofiglio.

Il tema è la riforma della giustizia del governo della destra Meloni-Nordio-Salvini-Tajani.

Un secondo video assai struttivo, per non dimenticare, o forse per rinfrescare la memoria, è del giornalista scrittore Felice Cavallaro.

Giovanni detto Gianrico Carofiglio scrittore, ex magistrato ed ex senatore della Repubblica con il Partito Democratico

Video 1- Vedi…..

Felice Cavallaro un giornalista, saggista e drammaturgo

Video 2- Vedi….

Sentire più campane può essere utile. A leggere i ‘quotidiani filo governativi’ (tre ha anno come editore un parlamentare della Lega con vasti interessi in cliniche private convenzionate con le Asl), a seguire telegiornali e approfondimenti delle Tv ‘berlusconiane’ il giudizio è tranciante. In aiuto ora ci sono pure le televisioni di Stato. Ovvero la riforma della giustizia è sempre stata invocata dal ‘padre nobile’ Silvio Berlusconi, è necessaria per snellire i processi e le inchieste, la separazione della carriera tra magistrati inquirenti (PM) e giudicanti è una garanzia per il cittadino.

Diciamo solo che in Italia il 25 % e anche meno dei cittadini sono seguono con attenzione le problematiche della giustizia viste da destra, da sinistra, dalla magistratura, dagli avvocati, dagli operatori di giustizia e dai loro rappresentanti sindacali.

Piccolo particolare ma diffuso. Quante volte abbiamo sentito dire da amici, conoscenti, parenti, nei bar, in strada, nei comizi: “Le forze dell’ordine li arrestano, i giudici li liberano il giorno dopo”. Ebbene. Primo: le leggi non le fanno i giudici ma applicano quelle che sono approvate da deputati e senatori a maggioranza. Secondo: molto più banale, ma non meno reale e plateale. Da 30-40 anni leggiamo, ascoltiamo, che le carceri sono super affollate, ben oltre la capienza. Cinque, sei detenuti laddove ne sono previsti tre. Negli ultimi anni c’è un vertiginoso aumento di tentati suicidi e suicidi, rivolte, aggressioni, stupri tra gli stessi detenuti maschi, incendi, devastazioni, impegno oltre ogni limite umano della Polizia penitenziaria. La pianta organica prevede 34.162 agenti, mentre quelli effettivamente in servizio sono 30.964Questa differenza corrisponde alla carenza del 16%.

Il 30 giugno 2025, in Italia, si contano 62.728 detenuti, a fronte di 46.730 posti disponibili negli istituti penitenziari. Questo significa che il tasso di sovraffollamento è molto elevato, con un numero di detenuti superiore di circa 16.000 unità rispetto alla capienza regolamentare. 

Ebbene i media non lo scrivono, ma capita sempre più spesso che il giudice si trova di fronte all’impossibilità di incarcerare un arrestato per reati non gravissimi, o gravi (vedi furti, violenza a pubblico ufficiale, scippi, risse con feriti, danneggiamenti, lesioni gravi) perché in carcere non c’è posto. Tanto per non andare lontano la situazione in Liguria è al limite della civiltà, aggiungiamo decenza. La provincia di Savona è l’unica in Italia senza carcere perchè quello ufficialmente chiamato Carcere Sant’Agostino è stato chiuso nel 2016, dopo essere stato in funzione per oltre due secoli. Motivo della chiusura invocata a furor di popolo le condizioni igieniche ed ambientale, sia per i detenuti, sia per le guardie carcerarie, oltre ai limiti strutturali di sicurezza. La Liguria, la provincia di Savona, hanno sottosegretari di Stato, parlamentari, assessori regionali, politici professionisti o meno che a seguire i loro post giornalieri su Facebook sono super impegnati, da mattino a sera, cene incluse, per questa o quelle inaugurazione o appuntamento, feste patronali. Provate a cercare, con nomi e cognomi, via internet quante volte si sono occupati del nuovo carcere a Savona o in Val Bormida. Prima era tutta colpa del ministero e del governo di centro sinistra, ora che la destra al governo la colpa è della burocrazia. Poi ci si chiede perché sempre più cittadini disertano le urne e cresce la sfiducia verso i cosiddetti politici di casa nostra, regionali e nazionali.

2/REGIONE LIGURIA: IN CORSO RICERCA DI PERSONALE PER IL TRIBUNALE DI SAVONA

COMUNICATO STAMPA – Con una mia Interpellanza discussa in aula, Regione Liguria ha ribadito lo sforzo per reperire velocemente personale da trasferire presso il Tribunale di Savona. Ciò eviterà che la “macchina della giustizia savonese” subisca dei rallentamenti, con servizi al cittadino che potrebbero affievolirsi per la mancanza di alcune unità operative.

Nella qualità di Presidente della Prima Commissione, con specifica delega al personale, ho accolto subito l’appello del presidente del Tribunale di Savona sull’urgenza di reperimento di personale. Mi sono quindi attivato, forte della convezione che Regione Liguria ha sottoscritto con il Ministero della Giustizia finalizzata all’interscambio di personale, già utilizzata recentemente dal Tribunale di Genova.

Anche su impulso di chi scrive, Regione Liguria ha quindi iniziato una verifica interna al fine di poter individuare alcune figure che possano essere impiegate in servizi amministrativi giudiziari presso il Tribunale di Savona stesso. Ciò potrà avvenire ovviamente solo con il consenso del personale.

L’assessore Paolo Ripamonti mi ha quindi aggiornato in aula, informando che proprio in questi giorni sono state individuate alcune unità che potrebbero avere interesse alla dislocazione presso il Tribunale di Savona. Ringrazio la Giunta regionale per l’impegno, sperando che la vicenda si possa chiudere nel più breve tempo possibile per garantire ai cittadini il normale prosieguo del servizio pubblico.

Avv Alessandro Bozzano

 

PRESIDENTE I COMMISSIONE REGIONE LIGURIA- Bilancio e Programmazione – Tributi – Patrimonio – Demanio – Affari Generali e Istituzionali – Organizzazione dell’Ente – Personale – Sicurezza – Polizia Locale – Nomine

Gruppo VINCE LIGURIA – NOI MODERATI

 


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