Trucioli

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Diocesi di Genova: delirio tra fraternità di parrocchie e illegalità recidiva. Un accrocchio di chiese non fa una comunità


LETTERA APERTA AI PRETI DI GENOVA, AL VESCOVO, VICARI E COREOGRAFI. (Vedi…….)

di Paolo Farinella, prete

Da settimane, sul settimanale della Diocesi di Genova, il Cittadino, non leggo altro che dei grandi successi delle «fraternità di parrocchie» con raggruppamento di esse in territori mastodontici e disarticolati.

Il vicario generale Marco Doldi

Nessun accenno, invece, al disagio e alla sofferenza dei preti interessati, che, in maggioranza, sono restii, ma obbligati e minacciati a «mangiare la minestra o a saltare dalla finestra della Curia», con buona pace funebre della «fraternità sacerdotale». Chiedo formalmente e pubblicamente se corrisponde al vero che il Vicario generale, Marco Doldi, vero Rasputin della Diocesi, in combutta con il Cancelliere, Michele De Santi (doppiamente colpevole, per il suo ruolo), chiami i preti e imponga loro di dare le dimissioni o di accettare i trasferimenti, dalle parrocchie dove sono nominati, minacciandoli di dimetterli d’imperio e dando una scadenza di 30 giorni o anche meno.

Ai preti di Genova, quasi tutti succubi e paurosi, dico: se ciò è vero, AVETE L’OBBLIGO GIURIDICO, MORALE E SPIRITUALE DI OPPORVI CON TUTTE LE VOSTRE FORZE, PERCHÉ VESCOVO E VICARI COMPIONO ATTI ILLECITI, ILLEGITTIMI, INVALIDIPASSIBILI DI CENSURA CANONICA FINO ALLA RIMOZIONE….

Paolo Farinella, prete


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P. Farinella

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