“La legalità, in Italia, è ballerina”. Un mare di leggi e norme. C’è chi dice siano 250 mila, come il ministro Nordio, mentre secondo altri sarebbero ‘solo’ 10 mila. Incredibile. Una risposta precisa non esiste. Quante se ne rispettano?

A Ceriale? Il malessere tra la Polizia locale e le amministrazioni comunali che si sono succedute non è una novità. C’è da osservare che il sindacato- raro esempio in zona- è sempre stato assai attivo e presente.
Ad aggravare lo stato di polemiche ci ha pensato la giunta Fasano e la maggioranza che governa Ceriale, difficile classificare a quale area appartengano i suoi componenti. Di fronte a due minoranze presenti in consiglio, entrambe di destra, con un rappresentante veterano che militava nel MSI, poi AN, per anni inossidabile assessore con molte elettori, l’attuale squadra vittoriosa va dalla sinistra spinta ed annacquata col potere, al centro destrorso moderato.
La cosa ‘buffa’ è che la rottura e lo ‘spettacolo’ sia scaturito proprio dalla controversia per l’istituzione più che necessaria del servizio notturno della Polizia locale in concomitanza con l’estate. Gli uomini in divisa (i carabinieri nella nuova caserma non contano?): “Siamo in pochi“, eppure leggi oltre un articolo del Secolo XIX.
E ancora il dimissionamento dei consiglieri con deleghe: Stefanì (proprio alla Polizia locale) e Nadia Ligustro (al volontariato, al benessere animali e alla frazione Peagna dove attrazioni e manifestazioni quest’anno si fanno desiderare). In compenso hanno riaperto il ‘baretto’ con incassi al minimo.
Ne è scaturita anche la revoca al ‘capopopolo’- capogruppo Giordano, il più attivo, fino ad oggi, del governo cittadino. Per gli altri assessori si direbbe: batti un colpo se ci sei. Si distingue saltuariamente Calcagno, esercente (Bar Pasticceria Bacicin dal 1991).
Il tutto in attesa di futuri sviluppi nella maggioranza e della città da ‘sorvegliare’ anche nelle sere affollate e tra chi tira tardi. Difficile pensare, ad esempio, che Giordano molli ‘la preda’ da vice sindaco con relative indennità ‘sudate e meritate’ come ha sempre rimarcato. E ‘sorvoli’ sulla bocciatura dei due consiglieri delegati che forse, a sentire e vedere certe situazioni, l’hanno meritato?
DA IL SECOLO XIX -SAVONA 11 LUGLIO 2025
17 luglio 2025- IVG.it/PER LA PRIMA VOLTA. La Polizia Locale di Ceriale in stato di agitazione, i sindacati: “Tra gli agenti clima di forte disagio, serve impegno concreto del Comune”
Ceriale. La polizia locale di Ceriale è in stato di agitazione. Lo comunica la segreteria territoriale della Uil-Fpl del ponente ligure a seguito del mandato ricevuto dall’assemblea del personale.
“La decisione nasce dall’esigenza di portare all’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica alcune problematiche irrisolte, tra cui: il potenziamento dei servizi di controllo per la sicurezza urbana e stradale; la modifica della turnistica e dell’orario di lavoro; il riconoscimento delle ore di straordinario e dei buoni pasto; il mancato riconoscimento della performance; il mancato riconoscimento delle indennità di funzione”…..
17 luglio 2025- IVG.it- CHIARIMENTO.Polizia locale a Ceriale, il sindaco Fasano: “Avviato il turno serale per il controllo del territorio nei mesi estivi”. Dopo le polemiche sulla revoca al consigliere Stefanì della delega alla polizia locale.…..
Il sindaco Marinella Fasano dopo le polemiche di questi giorni, che hanno portato alla revoca della delega al consigliere comunale. “Ho richiesto in maniera chiara e specifica l’avvio di una turnazione serale/terzo turno nei mesi di luglio e agosto da parte degli agenti di polizia locale. Tale direttiva si è resa necessaria dal momento che, pur avendo manifestato piena fiducia in più occasioni al consigliere incaricato Stefanì, confidando in una leale collaborazione, ha dovuto infine prendere atto della mancanza dei risultati attesi, dovendo intervenire in prima persona” precisa ancora il sindaco di Ceriale.
Commenti Post/ Chiara Chicca: Ah bene,almeno non pensano solo a fare cassa,anzi cassaforte. Che indecenza.
Bruno Colman: Sarebbe utile sapere qual’e orario
Lascia Stare: Secondo il mio modesto parere il sindaco si è data la zappa sui piedi, anche perché non si capisce come mai la revoca contemporanea dell’incarico a Nadia Ligustro. Peccato. Pazienza.
28 luglio 2025- Il vice sindaco, Luigi Giordano, pubblica sulla sua pagina facebook un articolo de LOKKIO di Albenga (i due editori sono massoni di Piazza del Gesù, entrambi consiglieri comunali di destra ad Albenga e Garlenda, scrivono articoli anche di cronaca fresca, il direttore responsabile è il prof. pensionato Claudio Almanzi, fervente cattolico, pluripremiato, amico di tutti: “Tensioni in comune a Ceriale: vicesindaco Giordano critica la revoca delle deleghe a due consiglieri. “Maggioranza a rischio”. Giordano chiede un rimpasto con la riassegnazione delle deleghe a Ligustro e Stefanì e una riunione di maggioranza per chiarire le scelte. Nessuno intende dimettersi. Domani, martedì alle 16, si terrà il Consiglio comunale: la tensione resta alta.
Giordano: “Non possiamo permettere che tensioni interpersonali distolgano l’attenzione da tematiche che determineranno il futuro della nostra comunità. È urgente riprendere con serietà la redazione del nuovo Piano Urbanistico Comunale, definire le questioni edilizie di Palazzo Pesce e dell’ex RTA Risacca, valutare il futuro delle aree ex Colonia Veronese e risolvere una volta per tutte le criticità delle aree T1. (Tutti temi che Trucioli.it invoca inascoltato da 14 anni). Queste sono scelte che condizioneranno lo sviluppo di Ceriale per i prossimi decenni. Abbandonarli o gestirli in modo frammentario sarebbe un tradimento verso i cittadini che contano sulla nostra lungimiranza”. Chi non può essere d’accordo, intanto vincono lungaggini e burocrazia. I media locali tacciono o non approfondiscono le responsabilità. Non spiegano ai cittadini.
Giordano ha inoltre evidenziato come non sia mai stata convocata una riunione di maggioranza per discutere la revoca delle deleghe, e ha ribadito che ora tale confronto è indispensabile per fare chiarezza sulle scelte politiche e sul futuro dell’amministrazione. Ha infine chiarito che né lui né i consiglieri interessati hanno intenzione di dimettersi, sottolineando che nessuno deve essere costretto a farlo.
29 LUGLIO 2025- da LOKKIO a firma di Mary Caridi, già collaboratrice di IVG.it. “Clamoroso colpo di scena durante il consiglio comunale odierno a Ceriale: la maggioranza va in frantumi con l’abbandono dell’aula da parte del vicesindaco Luigi Giordano, insieme ai consiglieri Stefaní e Ligustro….A infiammare lo scontro politico, un documento firmato da cinque consiglieri di maggioranza – Gaglioti, Calcagno, Viglizzo, De Stefano e Raineri – che revoca l’incarico di capogruppo a Giordano, sostituendolo con De Stefano. Una mossa che va ben oltre un semplice cambio interno, rappresentando un atto politico di rottura nei confronti di chi, nelle scorse settimane, aveva criticato pubblicamente la sindaca. A Giordano per ora resta comunque la delega di assessore e vice sindaco.
MELONARI E MEGA MULTE AI TIR – Che dire dello scandalo (sic) dei ‘melonari’ che da anni stazionano quasi impuniti e da ‘mani sulla città’ con uno, due, tre camioncino davanti alla sede dell’ex banca San Paolo? Oltre ai tradizionali meloni vendono , senza controllo alcuno (igiene, norme fiscali, regolarità di autorizzazioni comunali), cassette, a quintali, di ortofrutta, a loro dire proveniente dai contadini della Sicilia e Campania e a prezzi da supersconto. Vendono a privati e ad esercizi pubblici. Ma ad ascoltare chi lavora nel settore, si riforniscono ai mercati all’ingrosso, a Genova soprattutto.

Oltre a Ceriale, si spostano con qualche difficoltà per i controlli, a Borghetto, Loano, Pietra e altrove; raggiungono paesi dell’entroterra dove mancano i negozi.
Si tenga conto che il settore frutta&verdura da tempo sta ‘tirando’ al massimo, con continue aperture di negozi in Riviera, molti ad opera di extracomunitari. Pagano affitti che i commercianti locali non possono permettersi di conseguenze vendono l’attività e i padroni dei muri sono garantiti da fideiussioni.
La lotta al ‘commercio abusivo’, non da parte di poveracci e magari sfruttati da organizzazioni criminali italo-straniere, non pare rientri nelle priorità delle varie forze dell’Ordine, spiagge e lungomare esclusi. Si vende in nero, in toto, nessuna garanzia sulle norme igieniche e provenienza della merce, nessuna tutela per i consumatori. Pratica sfacciata di illegalità da racket mafioso o ‘protetto’. Da chi? Perché? Ci sono di mezzo clan di pentiti della camorra? E malavita? Sono incensurati che si guadagnano il pane anziché rubare, commettere reati? Nei fatti è totale tolleranza da parte dello Stato, di chi lo rappresenta (dal Prefetto al Questore, agli organi di Polizia e dei Carabinieri, della Guardia di Finanza) con lo stupore, intriso di paura e conseguenza indifferenza, dei commercianti di ortofrutta italiani che ricevono controlli fiscali e non solo. Se qualcuno si lamenta, il consiglio è: “Presenti un esposto al comando”. E i sindaci non vedono? A Ceriale il delegato avv. Stefanì forse potrà esibire i suoi interventi e le direttive impartite al comando. Sta zitto persino nelle sue denunce via media il ‘Perino la peste’ dell’estrema destra, sempre dalla parte dei bistrattati agenti della Polizia locale, avversario dichiarato di Giordano.
C’è chi confida di aver fatto presente la situazioni ai prefetti che si sono alternati. La risposta è stata: ‘Vedremo cosa è possibile fare, purtroppo siamo a corto di uomini e per questo tipo di abusivismo e di chi lo pratica non basta una pattuglia”. Poche volte si è letto sui media che in questo o quel Comune- a Ceriale se non sbagliamo una sola volta – si è proceduto al sequestro della merce, donandola in beneficenza. Su quanto accade nella ‘capitale dell’abusivismo’ invece c’è pure il silenzio pauroso dei media locali in gara a chi da prima una notizia. E i consiglieri di maggioranza e minoranza consiliare che strilla disordinatamente? Hanno tutti paura ad esporsi? Quale altra motivazione?
A meno di un km dallo stazionamento dei ‘melonari’, sull’Aurelia, non è una rarità osservare che due, tre auto, della polizia locale, con sei uomini in divisa, sottopone a rigoroso controllo i Tir che trasportato merce ai supermercati e altro. Si piazzano davanti ad un ingresso laterale del Mercatò. “Hanno controllato i Tir cassonati che trasportano prodotti per il nostro supermercato – osservano alcuni dipendenti-, controlli minuziosi che impegnano ore. Altre volte i Tir vengono fermati sull’Aurelia e scortati nel nostro piazzale, gli accertamenti sono molteplici”. Vengono fatti soprattutto attraverso il cronotachigrafo per registrare i tempi di guida, le pause e i riposi degli autisti. Il disco cronotachigrafico che registra i dati in forma analogica, mentre i modelli più moderni utilizzano una versione digitale. Si può verificare andando a ritroso fino a tre mesi. Ancora radio Mercatò: ‘C’è chi è stato verbalizzato fino all’importo di sei mila euro”. Ovviamente è lotta all’illegalità. A Ceriale non si sgarra? Dura lex, sed lex con benefici diretti alle casse comunali che sono in attivo di un paio di milioni.