Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Loano, pubblicato il bando di vendita dell’Ospizio Marino. Prezzo base 4 mln. La novità: il sedime dell’immobile presenta rischio archeologico per possibili resti di un sito di età romana ed altomedioevale


Pubblicato il bando di vendita all’asta, dopo tre tentativi falliti, del ‘complesso immobiliare denominato Ex Ospedale Marino Piemontese – Lotto Unico con diritto di prelazione a favore del soggetto che ha avanzato proposta irrevocabile di acquisto’.

Una prima novità emerge dagli atti ufficiali. Leggiamo: “Il sedime dell’immobile presenta rischio archeologico in quanto l’area è adiacente alla località “Barche” dove sono ubicati i resti di un sito di età romana ed altomedioevale. Pertanto, in caso di scavi nel sottosuolo, dovrà essere avvisata la Soprintendenza dei Beni Archeologici della Liguria”.

Una seconda, non proprio novità, ma finora sfuggita ai commenti della politica loanese è che si prevede la possibilità di un aumento volumetrico del 30 % sia per l’edilizia residenziale (alloggi, prima e seconda casa) di cui Loano non ha certamente più bisogno, quantomeno per le seconde case (sono già 9 mila), sia per l’edilizia alberghiera (minimo un tre stelle) di cui la città non solo è povera, ma dovrebbe essere incentivata il più possibile, anche se dopo la strage di alberghi famigliari a 4 e tre stelle le previsioni sono fosche al minimo. Loano pare ormai esclusa da questa importante potenzialità, sia per i posti di lavoro, sia per la qualità del turismo e della clientela.

Gli immobili ex Ospedale Marino Piemontese sono ufficialmente in vendita dal 19 dicembre 2008!  La procedura prevista per la vendita è la stessa attuata in Albenga per l’immobile del vecchio Ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga.

Nel 2015 nuova asta andata deserta, indicava un prezzo base di 8 milioni di €.

Nel maggio 2024 Prezzo a base d’asta: Euro 8.200.000,00 

Ora la procedura, in seduta pubblica, sarà esperita il giorno 19.08.2025 (martedì), dalle ore 10:00 presso la sede di ARTE Savona, in Savona, via Aglietto n.° 90 (VEDI bando integrale…..).
Le eventuali successive sedute pubbliche verranno segnalate sul sito internet di ARTE Savona

Disciplina urbanistica edilizia: la Variante allo Strumento Urbanistico del Comune di Loano del 10/07/2014 disciplina l’intero complesso edilizio come segue:
– Attuazione – mediante permesso di costruire convenzionato (PCC)
incremento volumetrico del 10% da collocarsi sul retro del fabbricato principale.
– Destinazioni d’uso – residenze e servizi prevalentemente destinati ad anziani o giovani coppie, albergo, RTA, RSA o RP.
– Funzioni ammesse nella volumetria esistente del fabbricato principale e dell’ex casa del custode:
• Social Housing (inteso nel senso più ampio dettato dalla legislazione nazionale vigente, come precisato nella DGR n.° 687/2014) non inferiore al 60% con vincolo di permanenza non inferiore a 20 anni;
• Servizi non inferiori al 10% (centro fisioterapia, attrezzature sportive, ristorante-bar, zona relax, centro benessere, spazi comuni);
• Edilizia residenziale non superiore al 30%.
In alternativa – per la destinazione d’uso Albergo (min. 3 stelle), RSA o RP l’incremento volumetrico non superiore al 30% della volumetria esistente. È altresì ammessa la possibilità di realizzare edilizia residenziale libera nella misura massima del 30% della volumetria complessiva edilizia realizzabile.
Consistenze ammesse nella volumetria esistente degli altri fabbricati
– Servizi (attrezzature sportive, esercizi della somministrazione, attività del tempo libero) con possibilità di fruizione aperta.
In alternativa – destinazione d’uso turistico-ricettiva.
– Prescrizioni – ristrutturazione edilizia edificio principale e per i fabbricati esistenti sostituzione edilizia mediante ricomposizione volumetrica, anche in più edifici e con diversa localizzazione; il nuovo edificio (o i nuovi edifici) dovrà essere posto a distanza non inferiore a 20 ml dal perimetro del fabbricato principale. Almeno il 70% della superficie del parco e delle aree esterne devono essere di fruizione pubblica regolata tramite convenzione con il Comune ed il 40% di tale superficie dovrà essere pertinenziale alle attività insediate nei fabbricati esistenti (principale e secondari). I servizi
devono essere convenzionati con il Comune per le destinazioni non
specificatamente e non strettamente necessari agli standard urbanistici.
– Interventi ammessi – ristrutturazione edilizia, recupero e valorizzazione del complesso ex Ospedale Marino Piemontese, da conseguirsi con interventi di ristrutturazione della volumetria esistente. Ristrutturazione urbanistica tramite delocalizzazione e/o accorpamento dei volumi esistenti relativamente agli edifici minori. La possibilità di effettuare i suddetti interventi sugli edifici
minori è subordinata alla realizzazione di opere di recupero e valorizzazione dell’edificio principale.
– Quantità volumetriche e superficiarie – Mantenimento della quantità volumetrica totale attuale. Gli incrementi volumetrici si intendono comunque esclusivamente del volume (geometrico calcolato secondo i disposti di cui all’art. 70 della L.R. n.° 16/2008 e s.m.i.) del solo edificio principale e potranno essere utilizzati esclusivamente per ampliare lo stesso edificio nella parte retrostante.

……Modalità di attuazione – permesso di costruire convenzionato con vincolo di fruizione pubblica del parco antistante l’edificio principale.
– Norme transitorie – in assenza di permesso di costruire convenzionato sui fabbricati esistenti sono ammessi solo interventi sino al restauro ed al risanamento conservativo.
– Flessibilità – il progetto è da definire in via preliminare con la
Soprintendenza poichè è stato dichiarato di interesse Storico Artistico Particolarmente Importante ai sensi dell’articolo 10, comma 1, del D.Lgs. n.° 42/2004 con decreto del Direttore Regionale – Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Liguria – Ministero per i Beni e le Attività Culturali – emesso in data 28.12.2009 e trascritto il 14.04.2011 presso la Conservatoria dei RR.II. e pertanto l’immobile, come sopra individuato, è soggetto a tutte le disposizioni di tutela di cui al citato D.Lgs. n.° 42/2004.
Si specifica che, vista la nota della Soprintendenza dei Beni Archeologici della Liguria in data 04.09.2009, con prot. n.° 0003874, il sedime dell’immobile presenta rischio archeologico in quanto l’area è adiacente alla località “Barche” dove sono ubicati i resti di un sito di età romana ed altomedioevale. Pertanto, in caso di scavi nel sottosuolo,
dovrà essere avvisata la Soprintendenza dei Beni Archeologici della Liguria affinché possano essere decise le più opportune misure di tutela, in particolare, indagini preventive come richiamato nelle norme del D.Lgs. n.° 42/2004 e s.m.i. che si riferiscono anche ai beni non
espressamente tutelati .….

Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ha rilasciato Autorizzazione all’Alienazione ex art. 56, D.Lgs. n.° 42/2004, come da nota assunta al protocollo di ARTE Savona n.° 0016099 del 15.12.2023 con le seguenti vincolanti prescrizioni:
“Sono ammesse le destinazioni d’uso indicate dall’Ente alienante e cioè residenze e servizi prevalentemente destinati ad anziani o giovani coppie, albergo, residenze turistico alberghiere, residenze sanitarie assistenziali, residenze protette: ogni altra destinazione d’uso dovrà essere preventivamente autorizzata dalla Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana e le Province di Imperia, La Spezia e Savona;
• sia prestata massima attenzione all’inserimento di nuovi impianti e
servizi al fine di non compromettere il sistema distributivo originario nonché la leggibilità degli spazi maggiormente rappresentativi;
• eventuali ampliamenti volumetrici dovranno essere attentamente
vagliati sulla base di approfonditi progetti da presentare alla suddetta Soprintendenza al fine di ottenere la preventiva autorizzazione ai sensi dell’art. 21 del D.Lgs. n.° 42/2004;
• siano intraprese approfondite analisi sullo stato di degrado e sulla
mappatura dei materiali preliminari alla stesura di un progetto di
restauro: sia prestata particolare attenzione agli elementi costruttivi e di finitura maggiormente significativi quali l’originaria struttura portante realizzata con sistema Hennebique (metodo di costruzione in cemento armato sviluppato da François Hennebique, che brevettò il sistema nel 1892), gli elementi plastici e metallici presenti sui prospetti e gli infissi originari. Siano inoltre programmati interventi di manutenzione alle coperture e ai prospetti;
non sono ammessi scavi nel sottosuolo del parco che possano
compromettere il verde esistente di maggior pregio;
• dovrà essere presentato un progetto unitario di recupero del
complesso;
sia mantenuta la pubblica funzione del parco, come proposto
dall’Ente;
• tutti i futuri interventi sul bene, anche di manutenzione ordinaria,
dovranno essere sottoposti alla suddetta Soprintendenza al fine di
ottenere la preventiva autorizzazione ai sensi dell’art. 21 e ssg. D.Lgs. n.° 42/2004. Essi dovranno essere finalizzati al mantenimento della consistenza volumetrica, strutturale, distributiva e decorativa degli ambienti in un’ottica di conservazione dell’integrità materiale del bene culturale;
• eventuali cambi di destinazione d’uso, anche senza opere, dovranno essere comunicati alla suddetta Soprintendenza, secondo quanto disposto dall’art. 21, c. 4, del D Lgs. n.° 42/2004, al fine di valutarne la compatibilità con il carattere storico-artistico del bene culturale e con le esigenze di conservazione e di pubblica fruizione;…..

PREZZO MINIMO A BASE DELLA PROCEDURA AD EVIDENZA PUBBLICA. Ciascun partecipante potrà presentare offerta per un importo superiore ad € 4.000.000,00 (Euro quattromilioni/00) ovvero superiore rispetto all’offerta pervenuta con la predetta proposta irrevocabile di acquisto pervenuta…..

 


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