L’Amministrazione comunale di Pietra Ligure non appoggia la diffida dell’Avv. Margherita Gallo fatta a Servizi Ambientali affinché non siano più inseriti in bolletta i costi della depurazione, e subito arrivano bollette “gonfiate” proprio dei costi della depurazione!

di Mario Carrara
S’intende: non è che poiché il Consiglio comunale di Pietra Ligure ha respinto la mozione in cui si chiedeva di appoggiare la diffida, la Servizi Ambientali abbia subito aumentato i costi della depurazione… Ma, tant’è: ora stanno recapitandosi le nuove bollette dell’acqua, nelle quali proprio le voci di fognatura e depurazione, più che la “materia prima“, cioè l’acqua, hanno subito degli aumenti vertiginosi. Ingiustificabili, insopportabili, ingiusti: specialmente per chi, ed è il settanta per cento del territorio di Pietra Ligure ed il cento per cento della Valmaremola, della depurazione non ne usufruisce in modo compiuto, tale da giustificare la pretesa di simili esborsi.
Di fronte ad una tale, clamorosa ed inverosimile presa di posizione della maggioranza devincenziana del Consiglio comunale pietrese, che ha apertamente contrastato la mozione stessa schierandosi a favore della Servizi Ambientali, c’è da porsi il serio dubbio ed il sospetto che non ci sia una strategia “dietro“, che veda un “sodalizio” tra i Sindaci, ad esempio, come quello di Pietra e di Giustenice, che d’intesa con i vertici della stessa Servizi Ambientali concordino ORA sulla stessa politica di “spremitura” ingiustificata dei propri cittadini. Infatti, ormai, l’impressione che se ne ha è che, visto il suo comportamento, il Sindaco De Vincenzi, anziché essere il rappresentante dei cittadini in consiglio comunale, sia il rappresentante della Servizi Ambientali presso i suoi concittadini. Di fronte al “dubbio” consistente nel fatto che non sussista una depurazione tale per cui sia giustificata la richiesta del pagamento della stessa, non avrebbe dovuto egli schierarsi con “il soggetto più debole” cioè proprio i suoi concittadini? E poi intavolare anch’egli un confronto sul tema con la stessa Servizi Ambientali? No: ha scelto di stare apertamente dalla parte di quest’ultima con motivazioni pretestuose, provocatorie ed assurde, come quella del fatto che “intanto viene fatta la depurazione primaria nel vecchio impianto del 1988 di Pietra Ligure” che, come tutte le sentenze della cassazione hanno ribadito: NON È depurazione, ma solo fognatura sminuzzata; inoltre, con l’altra che aveva già proclamato nel 2021, tuonando in Consiglio comunale, secondo la quale “i costi della depurazione servono per pagare i lavori pertinenti” che è una cosa NON vera se non c’è un progetto esecutivo approvato dei lavori di collegamento ed un cronoprogramma degli stessi, di modo che i cittadini sappiano per “che cosa” pagano e “per quanto tempo” dovranno pagare. Cose che, però, allo stato attuale NON ESISTONO rendendo le parole di De Vincenzi, pronunciate ufficialmente, solo delle scuse per giustificare delle pretese ingiuste. Sembra, dette apposta per confondere le idee di quelli che gli danno credito e lo seguono…: “Se lo dice lui…“. Tuttavia, le cose non stanno così: chi legge, si vada a vedere la seduta streaming del consiglio comunale del 16 Giugno scorso. L’ultimo punto trattava della mozione sull’appoggio alla diffida: a De Vincenzi è stato chiesto più volte, insistentemente, di dichiarare se esisteva in progetto esecutivo del collettamento tra Pietra ed il depuratore ed il relativo cronoprogramma dei lavori. Ebbene, NON ha dato risposta! Supponiamo perché sa bene che questi elementi non esistono. Se l’avesse dichiarato, tutte le cose che aveva detto fino a quel momento si sarebbero dimostrate solo delle FANDONIE.
E dire che De Vincenzi è ben consapevole, invece, che non ci siano i presupposti né le giustificazioni per chiedere i soldi della depurazione non fatta nelle bollette. Infatti, ora viene fuori che il 17 Maggio 2023, quindi solo, giusti, due anni fa, il Prof. Avv. Cuocolo per conto del Sindaco di Pietra Ligure e di quelli di Borgio Verezzi e della Valmaremola aveva inviato una formale DIFFIDA ad adempiere a Servizi Ambientali ed alle altre Società gerenti i servizi idrici, sul presupposto del loro inadempimento agli impegni presi per la realizzazione del collettamento del territorio pietrese col depuratore di Borghetto S.Spirito! Quindi confermando che il collettamento non c’è!
Tra le cose più evidenti che si rilevano, in questa diffida c’è scritto:
“la realizzazione degli interventi volto al collettamento ed il successivo conferimento dei reflui provenienti dai comprensori di Pietra Ligure e Valmaremola presso l’impianto di depurazione di Borghetto Santo Spirito rappresenta una priorità per L’ATO idrico centro ovest 1, in quanto consentirebbe di ovviare alle note carenze del segmento della depurazione del comparto di Potente, contribuendo ad aumentare la qualità delle acque, ad incrementare i livelli della tutela della salute dei cittadini dei territori interessati, nonché a scongiurare l’avvio di ulteriori procedure di infrazioni comunitarie;” ed, inoltre, sentite che “passo“:
“Considerato che: – a quanto
consta, nulla ad oggi è stato fatto, per quanto di rispettiva competenza, dalle Società incaricate della gestione del servizio idrico;
– l’inerzia serbata dalle predette società cagiona un rilevantissimo danno ai Comuni sopra emarginati, nonché ai rispettivi residenti, che sopportano COSTI DI DEPURAZIONE PER UN SERVIZIO CHE NON VIENE EROGATO CORRETTAMENTE”!!!
È l’avvocato del Comune che lo dice!!! Per conto di De Vincenzi e degli altri Sindaci!!! Quindi: lo sanno benissimo che la depurazione non viene fatta!
Questo succede il 17/5/23! Ad oggi la situazione non è cambiata, nonostante nell’autunno scorso i Sindaci e Servizi Ambientali e altre società avessero redatto una scrittura privata per porre ripiego a tutte le inadempienze e rimettere nei termini le società stesse a fare qualcosa! Ma anche questa scrittura privata, che prescriveva nuovi impegni entro determinati termini, è stata disattesa ed è rimasta lettera morta!
Perché la diffida dell’avvocato CUOCOLO non ha avuto un seguito con provvedimenti conseguenti da parte dei Comuni? Perché nonostante sia scritto in termini espliciti, i Comuni non hanno denunciato questa situazione?
Perché si ostinano “a reggere il sacco” a chi sta pretendendo soldi che appaiono proprio non dovuti e solo “pretesi” da parte di chi dovrebbe fornire un servizio e, invece, non lo fornisce?
Stanno arrivando ora proprio le bollette dell’acqua che, in certi casi, hanno importi inverosimili: 5, 6, 7 8 mila euro ed oltre.
In ogni caso, sono quasi tutte in forte aumento.
E la voce più eclatante in aumento che compare sulle bollette dell’acqua è proprio la depurazione!
Abbiamo scritto la scorsa settimana che gli aumenti paiono passare dal 40/43% ad oltre il 65%. E perché? Ci pare già esorbitante per coloro che la depurazione ce l’hanno. Ma è cosa insopportabile ed ingiusta per chi della depurazione non ne gode. Abbiamo detto la scorsa settimana che tra le cose che Servizi Ambientali ha scritto emerge un dato indubitabile: pur affermando (per poter continuare ad esigere i costi della depurazione in bolletta pur non dovuti) che i reflui del territorio del 70% pietrese ed entroterra vanno, comunque, al depuratore, dichiara che quando la dimensione dei (vecchi) tubi degli impianti esistenti non ce la fa a sostenere la portata del carico, l’eccedenza va a finire direttamente in mare: “I reflui in eventuale eccedenza rispetto alla capacità della rete vengono scaricati direttamente in mare attraverso il collettore di scarico posto in linea con la foce del Maremola e sfociate a circa 1400 mt. ed a una profondità di 47 metri”.
Dimostreremo che non è vero che la depurazione venga effettuata, ma è comunque chiaro che in mare la fognatura ci va! Seppure in parte, ma ci va! Lo scrive e lo firma la Presidente di Servizi Ambientali.
Non viene detto in che percentuale! Non viene detto in che periodi! Non viene detto per quanto tempo questo
fatto dello sversamento in mare accada.
Ma è indubbio che non tutta la fognatura di Pietra Ligure venga oggi depurata!
Non fornendo questi dati, ma facendo passare l’idea che TUTTO vada in depurazione già oggi, si crea il presupposto per poter continuare a chiedere o a pretendere il pagamento della depurazione in bolletta.
Stando così le cose, anche se (sbagliando ed abusando) Servizi Ambientali non aderisse all’idea di sospendere da subito l’inserimento della depurazione nelle bollette, per il fatto che, comunque, come essa stessa scrive, parte dei reflui vanno a finire direttamente in mare…i costi della depurazione dovrebbero almeno DIMINUIRE! Invece, AUMENTANO! E di molto! Questa sembra proprio una prevaricazione sfacciata! Un abuso che porta a bollette dell’acqua dai costi insostenibili e che getta nel panico tante famiglie, buttandole in un disagio sociale ed economico: non si può lavorare per pagare le bollette dell’acqua o attingere ai propri risparmi per farvi fronte!
Ci lascia perplessi in una tale situazione, constatare anche il silenzio di associazioni di tutela dei consumatori, che sembra abbiano timore di far “inalberare” le potenti società gerenti i servizi idrici. Forse per motivi …politici? O forse perché il 70% di Pietra e tutta la Valmaremola rappresentano situazioni marginali per le quali non val la pena di perdere tempo? Non lo sappiamo. Sappiamo, però, che è per questo che è stata costituita l’Associazione “Pietra Libera” a tutela dei consumatori, autonoma e scevra dai condizionamenti. Noi continueremo a muoverci per far emergere la verità. Non ci faremo trascinare in dissertazioni tecniche, sulle nostre ragioni, come è apparso che lasciasse intuire De Vincenzi nelle sue altre dichiarazioni in Consiglio comunale, perché riteniamo che gli atti in nostro possesso e quelli che stiamo via via acquisendo siano già bastanti per dimostrare le nostre buone ragioni.
D’altronde: nella Repubblica Italiana, ci sarà ben qualcuno che possa indagare, qualcuno che possa far rispettare la giustizia…
Mario Carrara, consigliere comunale di opposizione