Laigueglia conquista la terza Bandiera Blu e sul molo del borgo marinaro è stato issato il vessillo. 2/Una giornata di solidarietà e prevenzione con il Leo Club Valli Ingaune.
COMUNICATO STAMPA – Alla presenza dell’Amministrazione Comunale, del sindaco Giorgio Manfredi, delle autorità civili e militari, dell’assessore regionale al Turismo Luca Lombardi. E’ il traguardo di un percorso virtuoso compiuto dalla comunità laiguegliese che vuole continuare a perseguire obiettivi importanti con azioni di prevenzione dell’inquinamento puntando alla protezione degli ecosistemi marini.
«La terza Bandiera Blu conquistata da Laigueglia – afferma il sindaco Manfredi – è un riconoscimento prezioso perché certifica l’eccellenza e l’impegno del borgo marino su diversi fronti. Non si limita alla sola qualità delle acque di balneazione, ma valuta anche la gestione ambientale sostenibile del territorio e include aspetti come la gestione dei rifiuti, la depurazione delle acque reflue e la salvaguardia degli ecosistemi. Da non dimenticare l’educazione ambientale con la promozione di iniziative e informazioni per sensibilizzare cittadini e turisti sul rispetto dell’ambiente. E poi i servizi e la sicurezza per i bagnanti, inclusa l’accessibilità per le persone con disabilità, la presenza di personale di salvataggio e attrezzature di primo soccorso. In questo caso ringraziamo per la fattiva collaborazione anche i gestori degli stabilimenti balneari che assumono un ruolo di primo piano per raggiungere l’obiettivo della Bandiera Blu e partecipano alle spese con un contributo di 15 mila euro. Si tratta quindi di un sigillo di qualità che attesta che Laigueglia non solo offre un mare pulito, ma si impegna attivamente per la sostenibilità ambientale e per fornire un’esperienza turistica di alto livello».
«In rappresentanza dei progetti BRAIN, sostenuto da Fondazione Compagnia di San Paolo, e “I giardini incantati del mare”, sostenuto con i fondi Otto per Mille dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, siamo molto felici dell’ottenimento della Bandiera Blu. Progetti come i nostri, dedicati alla riforestazione di Posidonia oceanica, contribuiscono per la loro parte a risultati importanti come questi», è il commento della biologa marina Monica Previati, impegnata in questi mesi in attività didattiche e di ricerca. Un contributo significativo al risultato arriva anche dalle attività svolte negli ultimi anni dall’associazione Informare nell’ambito del progetto Blue as a cultural brand: educazione ambientale nelle scuole, pulizia delle spiagge, e poi approfondimenti nelle piazze dedicati al mare di Laigueglia e snorkeling con i bambini, che arricchiranno anche l’estate 2025.
LAIGUEGLIA CELEBRA LA BANDIERA BLU 2025 CON LA CAMPAGNA “STOP FOOD OILS AND FATS IN THE SEA”
COMUNICATO – *Turismo responsabile, tutela del mare e sensibilizzazione ambientale con istituzioni, bambini, bagnini e turisti protagonisti. Il borgo marinaro, tra i “più belli d’Italia”, si è fatto portavoce della campagna nazionale “Stop food oils and fats in the sea”*, sensibilizzando cittadini e visitatori sull’importanza della tutela dell’ecosistema marino. La lotta all’inquinamento da oli e grassi alimentari esausti è stata posta al centro di un impegno concreto che ha unito istituzioni, scuole e attività balneari.
Un evento simbolico ha dato ufficialmente il via alla campagna il 25 giugno, in occasione della consegna della Bandiera Blu 2025 all’amministrazione comunale, alla presenza dei rappresentanti della FEE e dell’assessore regionale al Turismo Luca Lombardi. I bagnini del borgo hanno indossato per l’occasione magliette brandizzate con il logo della campagna, mentre la mascotte Marino, affiancata dai bambini delle scuole materne, ha promosso il recupero degli oli esausti con divertenti incursioni tra i turisti in spiaggia. I villeggianti si sono prestati a farsi fotografare con scatolette di tonno e conserve per dimostrare quanto sia facile e possibile recuperare questo tipo di olio e dargli nuova vita attraverso un corretto riciclo.
I lidi di Laigueglia hanno esposto vetrofanie con il logo della campagna, promuovendo buone pratiche ambientali tra i turisti. Il borgo ligure conferma così il proprio impegno per la salvaguardia del mare e la promozione delle buone pratiche ambientali. Straordinaria, a conferma della qualità dell’habitat, è stata la nidificazione della tartaruga Caretta caretta avvenuta lo scorso anno: ben 110 tartarughine sono nate sulla spiaggia dei Bagni Diana, un evento record che rappresenta un auspicio per il futuro e un riconoscimento al percorso di sostenibilità intrapreso.
L’iniziativa è promossa da Nuova C Plastica e RenOils, in collaborazione con SAT Servizi Ambientali Territoriali S.p.A. e L.I.S.O. S.r.l. (azienda ligure del gruppo SAPI Green Oil), con il supporto delle autorità locali e di associazioni ambientaliste.
L’obiettivo del progetto per il 2025 è quello di estendere la campagna a porti e spiagge italiane, coinvolgendo comunità, operatori e turisti nel recupero degli oli esausti: da quello contenuto nel tonno in scatola fino agli oli di frittura. Smaltiti in modo scorretto, questi rifiuti causano gravi danni ambientali, compromettendo impianti fognari e depuratori. Se invece correttamente recuperati, possono essere trasformati in biodiesel e materiali utili per l’industria.
Le ricerche dimostrano che c’è ancora molta strada da fare. Anche a livello domestico emerge una grande opportunità: sebbene la raccolta media sia di appena 200 grammi di olio esausto a persona, ogni italiano consuma oltre 2 kg di tonno in scatola all’anno, spesso conservato in olio. Durante l’estate, l’utilizzo abbondante per fritture e conserve aumenta ulteriormente il potenziale inquinante. Recuperare correttamente questi scarti, invece di versarli negli scarichi, significa prevenire danni ambientali e contribuire alla produzione di biodiesel e materiali sostenibili, attivando così un vero ciclo virtuoso, sottolineano i promotori della campagna *Stop food oils and fats in the sea.
