Trucioli

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Albenga. Ciangherotti e l’esultanza da stadio: ‘La mano di Savona News non ferma la verità’. Ma…


Non è nostro dovere fare i difensori d’ufficio di colleghi giornalisti, se non calunniati. Altra cosa è la ‘diffamazione’ che si presta a molte altre analisi-approfondimenti-valutazioni, soprattutto del giudice che emette la sentenza e firma la motivazione.

di Luciano Corrado

Il ‘caso Savona News‘, primo giornale online edito nella nostra provincia (seguiranno IVG.it ed altri), nella forma e nel contenuto ripreso dal personaggio politico, già pubblico amministratore ingauno, Eraldo Ciangherotti, medico odontoiatra, a nostro avviso merita alcune riflessioni.

Partiamo dal presupposto che il colto Eraldo conosca bene la ‘verità’ secondo Socrate (“si trova solo nel dialogo”), Platone (va ricercata nel cosiddetto “mondo delle idee”), Aristotele (“la verità è nel pensiero”). Oppure  Gottfried Wilhelm Leibniz (“distinguere le verità di fatto, o contingenti, dalle verità di ragione“). Poi ci sono altre verità, quelle più attuali e meno filosofiche, ovvero leverità scomode”. Queste – le verità scomode – non si possono ignorare.

Non crediamo ed è illogico, dalla nostra umile visuale, che Savona News non pubblicasse i comunicati stampa di Ciangherotti perché non figurava tra i clienti che mettono mano al portafogli personale, del partito, dell’ente amministrato, della Fondazione De Mari, dell’Autostrada dei Fiori, di Istituti scolastici pubblici, di associazioni di categoria, di immobiliaristi, imprese edili, poliambulatori privati. Tra le numerose e fruttuose inserzioni pubblicitarie di cui beneficia l’editore ed il bilancio di IVG.it.

Savona News ospita, nel corso dell’anno, decine, centinaia di interventi di ‘politici’ (non ‘contribuenti’ del suo editore Enrico Anghilante). Per simpatia? Per convenienza ed affinità al potere di turno? Lasciamolo giudicare ai lettori. E’ facile e alla portata di tutti, invece, riconoscere QUELLI che pubblicano pedissequamente e sistematicamente, compresi gli interventi prolifici di taluni politici, in base a ragioni a volte opportunistiche.

Per chi non conosce la vicenda che ha visto Ciangherotti imputato per diffamazione, basti sapere che lo stesso imputato è stato prima destinatario di un decreto penale, emesso dal Tribunale di Cuneo, e poi assolto a Savona. Le sentenze di condanna per diffamazione sono argomento serio e non vengono comminate con leggerezza, per le conseguenze che comportano. Ma chi è chiamato a giudicare – come è noto – si limita pronunciarsi sul fatto contestato, e quindi gli estremi della diffamazione; non emerge dalla sentenza se quanto ha scritto o divulgato l’imputato corrisponda necessariamente alla verità. Il post che poi Ciangherotti ha pubblicato sui social, non contestualizzato, ha colpito per la sua “esultanza”, che suona un po’ paradossale per così poca questione tribunalizia, e ha strappato non pochi sorrisi ma anche curiosità. Qualcuno non ha mancato di notare che quel post lo ha anche sponsorizzato su Facebook, dove, si sa, pagando si può fare passare qualsiasi messaggio. Già in questo si nota un corto-circuito.

Ciangherotti menziona anche il direttore editoriale Felix Lammardo, un precursore del giornalismo digitale. Uno che conosce a fondo le dinamiche dell’informazione locale, per aver tenuto a battesimo IVG.it e averlo diretto per quasi dieci anni, e che dirige da alcuni anni Savonanews.it, insieme ad altri progetti, con risultati che sono i lettori ad attestare. Un uomo di formazione intellettuale e un esperto di comunicazione che non ama la ribalta, ma che tutti conoscono per l’integrità morale. E’ un giornalista che dirige con scarsa aderenza alla deontologia e rispetto per chi legge? Più facile immaginare, invece, che abbia retto il timone con coerenza secondo la linea editoriale della sua testata: equità e gerarchizzazione delle notizie in modo indipendente. Cosa che viene sempre prima di ogni strategia. E’ lui il direttore che consente ai suoi giornalisti di occuparsi anche di uffici stampa di Comuni, enti pubblici, componenti dello staff di candidati alle elezioni? O forse sono altri? In questo senso, basta consultare atti pubblici per farsi un’idea.

Allora da che parte starebbe il giornalismo serio e autonomo? Alla ricerca della sola ‘verità invocata da Ciangherotti‘, compresa quella scomoda che riguarda il “parterre” politico-amministrativo della sua Forza Italia savonese e di taluni suoi esponenti? E’ proprio sicuro il ‘caro Ciangherotti’ che sia il fautore della maggiore terzietà possibile affidando il suo coram populo (che assai spesso da decani cronisti non condividiamo) al sedicente più ‘forte’ e populista? E il nostro pulpito non è la corsa all’apparire, ma possibilmente a rendere pubblico ciò che altri mass media tacciono… e avranno i loro motivi. Quanti esempi potremmo citare, sarebbe troppo noioso!

Ciangherotti si affida alla ‘bravura’  e imparzialità di “testate online con maggiore visibilità e più lettori nella provincia di Savona”. Peccato che non le citi, alludendo magari che siano più indipendenti, più autorevoli, più coerenti e prestigiose (quelle testate), capaci di un giornalismo che educa i nostri giovani solo alla ‘verità’, alla sola ‘verità’. Né va sul concreto, opponendo questa menzione fumosa a Savonanews.it che, però, fa parte del maggiore network di informazione locale del Nord-Ovest e, quanto a prestigio, viene giudicata dai lettori giorno per giorno. Anche dai lettori albenganesi.

Se questa è la Ciangherotti filosofia dell’informazione, noi siamo lontani anni luce, pur con le nostre povere forze professionali ed editoriali. Abbiamo sposato il volontariato, fieri nemici del ‘bavaglio’ ai giornalisti, mai e poi mai tra i ‘comprati e venduti’ come denunciava il mitico Gianpaolo Pansa.

La ‘lezione di verità‘ esibita e messa in pratica da Ciangherotti contro Savona News appare intrisa di eccessivo ‘masochismo politico’.

Luciano Corrado

CIANGHEROTTI – “LA MANO DI SAVONANEWS NON FERMA LA VERITÀ”

Albenga, 13 giugno 2025 – “Assolto perché il fatto non costituisce reato.” Con questa formula, nel secondo anniversario della scomparsa di Silvio Berlusconi, si è chiuso in tribunale il procedimento che mi vedeva coinvolto a seguito di una querela presentata da Savona News.

L’accusa nasceva da un mio post pubblicato sul mio profilo Facebook personale, in data 27 aprile 2023, in cui lamentavo il mancato spazio riservato ai miei comunicati politici, in qualità di consigliere comunale di opposizione, dal quotidiano online SavonaNews, con cui non avevo sottoscritto alcun contratto pubblicitario.

Dal mio punto di vista: non pagavo e non venivo pubblicato. Ho espresso il mio punto di vista in modo garbato. Espressa la critica in questi termini, SavonaNews si è sentita diffamata e mi ha portato in tribunale.

Ho scelto consapevolmente di affrontare un processo, opponendomi al decreto penale di condanna a firma del giudice De Dominicis (che mi imponeva un pagamento di 400 euro) emesso nei miei confronti dopo la querela, anche se ciò ha comportato per me un sacrificio economico. L’ho fatto per una ragione precisa: per affermare pubblicamente il diritto di esercitare la critica politica e di raccontare i fatti per come sono. E oggi il giudice mi ha dato ragione.

Non è stata sufficiente la deposizione della direttrice Barbara Pasqua. Non sono servite neppure le testimonianze dell’editore Enrico Anghilante, del direttore responsabile Felix Lammardo e della corrispondente da Albenga Maria Gramaglia. Nessuno dei quattro è riuscito a convincere il giudice che i miei comunicati venissero pubblicati regolarmente e senza alcun motivo ostativo. I fatti, semplicemente, parlavano da soli.

Non ho mai acquistato spazi pubblicitari su SavonaNews perché ho sempre scelto di investire su testate online con maggiore visibilità e più lettori nella provincia di Savona. Questo l’ho spiegato in aula e ringrazio il giudice per aver compreso il contesto, non scontato né semplice da dimostrare.

Un grazie sincero va all’avvocato Flavia Rossi, che con professionalità e determinazione mi ha difeso, ancora una volta, in una delle tante battaglie che ho affrontato con spirito di verità e rispetto delle regole.

Da oggi tornerò a inviare regolarmente i miei comunicati anche a SavonaNews, sperando che da parte della testata ci sia rispetto per il pluralismo politico. In caso contrario, continuerò a lottare. Perché se a volte perdo, combatto sempre con la forza della verità e per il bene pubblico.

Eraldo Ciangherotti


L.Corrado

L.Corrado

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