Spotorno descritta sulla rivista La Liguria illustrata. Un testo (1913) di Pio Vallega, figura da riscoprire.
di Ezio Marinoni
Per questa narrazione attingo qualche spunto e informazione storica da una rivista cartacea del primo Novecento, La Liguria Illustrata (Anno 1, N. 6, giugno 1913, Cent. 50 – Direttore: Amedeo Pescio), il cui abbonamento semestrale costava “lire tre”. Nei mesi estivi, come scritto in copertina, il periodico si riprometteva di avere uno scopo turistico, illustrando «le marine, i castelli, le villeggiature della Liguria.»
Il sesto numero è dedicato a Spotorno; un testo a firma di G. P. (Giuseppe Pio) Vallega, si apre con una classica cartolina panoramica dal mare e un proemio poetico.
Oh ! Spotorno che bel sito!
sei, Spotorno, un don del ciel.
« Così un frate cappuccino chiudeva una sua poesia su Spotorno, poesia come frate d’altri tempi, mezzo secolo fa. Non soltanto cantò le lodi di Spotorno un frate d’altri tempi, ma ancora Anton Giulio Barrili, Canzio, e Dante che fu a Spotorno se fu a Noli, dove fu pure Giordano Bruno.
Vassi in San Leo e discendesi a Noli
Montasi su Bismantova in cacume
Con esso i piè, ma qui convien ch’uom voli.
(Purg. IV, 30) »
Una breve descrizione ci racconta la storia recente e la morfologia del paese rivierasco. « Spotorno (in dialetto Spooturnùr) – stazione ferroviaria a 55 chilometri da Genova. – Posta e telegrafo con una popolazione di circa 1800 abitanti. Passando in ferrovia non se ne accorge, è uno dei tanti bei paesi della Liguria occidentale che l’avvedutezza degli amministratori di altri tempi ebbe la fortuna. di sottrarre allo sproposito di dividerli dal mare, mercè quel cerchio di ferro che chiamasi strada ferrata. Perciò conservò la sua natura completamente marittima accoppiata con altra virtù preclare, quella cioè di agricola. »
E come sono gli spotornesi, pochi allora e pochi oggi? «Marinai e contadini nello stesso tempo, ebbero o questa o quella virtù; ma ben di sovente molto bene le accoppiavano.»

La storia del paese ha radici antiche e particolari, che risalgono al tardo Medioevo che si stempera nel Rinascimento. « Spotorno ha la sua storia eroica per la lotta accanita che dovette sostenere coi corsari di altri tempi, colle popolazioni di Noli, di Segna ecc., essendo il castello di Spotorno la sentinella avanzata del vescovato di Savona. Trovansi copie manoscriti dei Capitoli della Magnifica Comunità di Spotorno 1,582, dai quali risulta che a capo della comunità stava un Rettore o Vicario, eletto dal Podestà di Vado. Ad ogni triennio adunavansi per eleggere i Consiglieri, che amministravano per tre anni, in numero di sei ogni anno. estratti a sorte.»
Di recente il Circolo Socio Culturale Pontorno (ODV) ha pubblicato una nuova edizione di questo testo, di cui varrà la pena parlare in futuro, con il patrocinio ed il contributo del Comune di Spotorno, traduzione e contesto storico del Prof. Antonio Rovere (2025).
Sono passati secoli e il tempo ha cambiato usi e costumi: «Ora Spotorno ha trasformato la sua bella spiaggia di arena finissima; il suo bel mare azzurro e limpido lo ha chiamato a compiere missione meritoria colle sue bagnature.»
Da luogo di marinai e contadini, il piccolo Comune si trasforma in località turistica, in una «Stazione di bagni, numerosa ed eletta venne a poco a poco formandosi oltre che da Genova, da tutto il Piemonte, da tutta la Lombardia, una scelta colonia balneare.»
Una frequentazione benestante porta alla costruzione di ville e villini, disseminati per tutto l’abitato, sul mare, in paese e sulla collina. Scrive l’Autore del testo: «Mi piace nominarne alcune sontuose e importanti, alcune altre più modeste, ma egualmente simpatiche e gaie. E per non fare preferenze andrà per ordine.
Villa Crossi (Antonietta).
Villa Enrico Berlingieri.
Villa Albini.
Villa Berninzoni Ernesto (Olga).
Villa Berninzoni ing. Enrico (Corinna).
Viila Morisetti.
Villa Rossi – Piccaluga Berlingeri.
Villa Pescetto (Luisa)
Villa Del Canto.
Villa Berlingieri Francesco illustre giureconsulto e prof. di diritto marittimo alla Università di Genova.
Villa Buccelli Nicolò psichiatra e pure prof. all’Università di Genova. »
La nascita degli alberghi accompagna il flusso turistico che inizia a scendere in questo piccolo angolo di Riviera. In quel 1913 il Palace Hotel, progettato, non è ancora stato completato, mentre il Miramare è già attivo..

«Ancora nacquero alberghi, Palace Hotel Spotorno costruito dal Commendator Viglienzoni. Grande costruzione, forse eccessiva per 1e modeste proporzioni del paese, e non ancora in esercizio. L’Hotel Miramare già al completo da molto tempo per la stagione prossima delle bagnature.
E molti altri alberghi e pensioni sorgeranno, fino ai miti Anni Sessanta, per poi chiudere man mano con il cambiamento dei tempi e dei costumi, a causa delle vacanze più brevi per il ridotto potere d’acquisto delle famiglie italiane, per la concorrenza del turismo low cost ed estero. Quali attrattive propone quella Spotorno al turista e ai forestieri?
« Spotorno presenta ancora molte attrattive per le gite piacevoli e interessanti, quella ad esempio che può farsi all’isolotto di Bergeggi, dove sono gli avanzi di un antico convento e di un di costruzione romana.
Oltre la grotta di Bergeggi alla quale si accede dal mare, v’è altra grotta ricca di stallatiti cui si accede dalla galleria ferroviaria. Torre Ere – Forte di S. Elena – Porto Vado – la tana del Mostro (Mortou) dove abita il pipistrello Rhinolophus curiale – Monte Mao – Monte Berba – Capo Noli – Relativo semaforo – l’arido ma bello Malpasso interessantissimo – Varigotti – Noli – coi suoi monumenti d’arte e infinite altre sono le attrattive di Spotorno. »

Che cosa manca a Spotorno? La scuola! Diamo ancora la parola a Pio Vallega. «Una cosa manca a Spotorno, è doloroso dirlo; manca la scuola. La terza classe elementare è la scuola superiore! Lo riconosciamo con vero rammarico, è troppo poco; ma è ancor più doloroso che delle molte amministrazioni succedutesi, nessuna abbia saputo volere qualcosa di più, nello spazio di trenta anni.
Al Cav. Uff. Vincenzo Berlingeri Comandante del porto a riposo, nostro Sindaco, noi sottoponiamo questo stato di cose veramente eccezionale ed abbiamo piena e ferma fiducia che col suo alto intelletto e cuore gentile, saprà por mano a qualcosa di concreto, riuscendo a mettere la scuola all’altezza dei tempi. »
Le scuole si sono poi costruite; numerose colonie marine hanno accolto giovani di svariate età nei soggiorni estivi di un tempo. Oggi mancano i bambini e le colonie non esistono più, se non nelle cartoline in bianco e nero.
E gli alberghi? L’Hotel Palace, dopo la chiusura, è stato trasformato in abitazioni private e sala convegni, dove si svolgono ancora eventi: https://trucioli.it/2024/04/25/settantesimo-anniversario-del-film-la-spiaggia-26-aprile-2024-a-spotorno-ex-hotel-palace/
L’Hotel Miramare, invece, con i suoi ricordi di D. H. Lawrence e di Frieda, ospiti a Spotorno fra il 1925 e il 1926, accoglie i villeggianti, di fronte al mare, e tutti coloro che vogliono godersi un “amabile giorno di sole”: https://trucioli.it/2025/05/29/spotorno-boutique-hotel-miramare-ricco-di-storia-con-lawrence-e-frieda-e-il-loro-mare-sara-ingegnere-biomedico-luciano-balbi-nautica-un-sogno-realizzato/
Pio Vallega e la moglie Cesira Giongo hanno offerto una parte della loro casa accolto alla poetessa Ada Negri: https://trucioli.it/2025/03/13/spotorno-ada-negri-e-la-casa-in-liguria-affresco-scomparso-di-n-s-della-misericordia/
Siamo grati a Pio Vallega, che è riuscito a raccontare in poche pagine il suo paese al mondo, con un antesignano senso di lungimiranza e proposta commerciale in Liguria. Nel 1919 nascerà l’E.N.I.T., a disegnare una grande stagione per il turismo italiano, ma anche questa è un’altra storia, che è in mostra a Palazzo Madama a Torino, allestita con il titolo Visitate l’Italia! Promozione e pubblicità turistica 1900 – 1950: https://civico20-news.it/cultura-e-spettacolo/visitate-litalia-promozione-e-pubblicita-turistica-1900-1950/15/03/2025/
Pio Vallega è una figura che merita di essere riscoperta. E la sua casa rifugio, un “buen retiro” sulle colline, è compresa nell’area della raccolta e smaltimento rifiuti comunale e versa in condizioni disastrate.
Ezio Marinoni