“Il nostro sogno è (fondi permettendo) fare qualcosa per questo territorio che, nonostante siano passati 150 anni, non ha dimenticato e non dimenticherà il contributo dato da questo Istituto”. Invece, o purtroppo, il futuro è già scritto. Un ‘colpo grosso’. Un nuovo palazzo di 7 piani, ultima generazione. ‘Seconde case’ in onore della ‘grandeur turistica’. E garage su due piani.
di Luciano Corrado

A Loano lo sapevano già tutti o quasi, l’unico che ignorava – e chiediamo scusa ai lettori- l’ottantenne cronista che un tempo conosceva bene questa città e da 13 è volontario coordinatore del piccolo Trucioli.it che, senza bavaglio, senza bandiere, senza sponsor, cammina con le proprie gambe ed assai poco gradito al potere di turno, a chi fa politica o meno per professione. O per ‘mandato a vita’. Basta sfogliare internet e l’archivio stampa che pochi consultano.
Francamente ci siamo rimasti male ricevere diverse mail, anche via cellulare, in cui venivamo rimproverati, amichevolmente speriamo, di vivere ormai fuori dalla realtà cittadina.
“Caro Luciano – scrive un conoscente- mi ha sinceramente stupito il tuo articolo sulla chiusura dell’Istituto Rossello, sul fatto del ‘magone in gola‘, mentre ti sei accodato a quei colleghi che, in buona fede o meno, si sono allineati a tacere quanto, almeno tra molti loanesi, si sapeva da tempo…..”
Perchè ? “Nessun sotterfugio, il progetto di un’importante impresa edile della zona prevede di demolire l’attuale edificio – appartiene alle suore Istituto Figlie Di Maria Vergine Immacolata di Savona – ed i suoi 150 anni di storia, per realizzare un palazzo di 7 piani, con relativi garage su due piani. Si tratterà, soprattutto, di bilocali e trilocali con terrazzo panoramico. Non è edilizia popolare, bensì una riqualificazione dell’area e dei suoi spazi verdi e alberati. Inoltre sono stati acquistati dei volumi edificabili dallo stesso Comune, insomma Loano si fa bella e sarà edilizia antisismica”.
Crediamo che non abbia alcun interesse la nostra risposta personale al messaggio. Sappiamo tuttavia che anche a Loano il piano casa ‘Toti- Scajola‘, il Puc scaduto da oltre un decennio, hanno fruttato un incremento abitativo ad oggi di oltre 400 alloggi e si sta proseguendo, ‘quatti quatti‘, per lo sviluppo economico e sociale, da nuovo ‘volano turistico’ di ‘qualità’. Chi si reca al seggio elettorale premia infatti i ‘partiti del cemento’. Luca Lettieri è stato eletto con il 58,39%, 2.958 voti. A Giacomo Piccini, ex assessore, (che con la sua squadra speravano nella Nuova Grande Loano mai contro il cemento) 41,61% e 2.108 voti.
Loano e per dovere professionale (e non essere accusati di omertà) non dobbiamo tacere, vede assessore all’urbanistica da tre mandati (due col sindaco Pignocca) il riservato e schivo geometra Verzino, Vittorio Burastero (ha sposato mia nipote Marica Corrado). Burastero è da sempre stimato funzionario dell’area tecnica del Comune di Pietra Ligure e si occupa di Edilizia Privata, Sviluppo Urbano e Gestione del Territorio, Vincolo Paesaggistico Ambientale e Idrogeologico. Utile aggiungere che il funzionario segue le direttive di scelte politiche del sindaco e della sua giunta, supportati dalla maggioranza consiliare. E’ quanto accade del resto negli uffici competenti dell’edilizia privata nel Comune di Loano. Chi sono i pianificatori della città capaci o incapaci di dare un futuro alle generazioni a venire come fecero gli antenati? A chi conviene rallentare sine die il Puc? A Trucioli.it? Chi tace acconsente! E’ complice.
L’attuale antico e rimodernato edificio delle suore Rossello si affaccia anche sui ‘mostri’ di corso Europa (altri sono sull’Aurelia ad opera di vari costruttori), iniziati quando era sindaco (1951-1962) Pietro Ciarlo, Dc. Con quelle licenze edilizie (lo strumento della lottizzazione non era ancora obbligatorio, se non sbagliamo) i lavori proseguirono, non senza contraccolpi, con il sindaco Felice Elice (1962-’67 Dc), rieletto nel ’67 con la lista indipendente La Palma e rimasto in carica un solo anno, tradito da tre transfughi del suo stesso schieramento e ‘pro cemento’. Elice indipendente, alleato con il vice sindaco avv. Stefano Carrara (PSIUP) e con l’appoggio esterno dei 4 consiglieri del Pci. Dal 1967 al ’74 è sindaco Mario Rembado (Dc) che tornerà in carico dal 1988 al 1993. E preceduto da Giuseppe Guzzetti (Dc, 1974-1978).
La cronistoria della dissennata cementificazione di Corso Europa si è conclusa presso il Tribunale fallimentare di Savona. Un decorso record di 37 anni, causa il fallimento dell’impresa del costruttore di Vado Ligure (Prato aveva come socio di minoranza Strumia) che fu freddato da due colpi di fucile da caccia, in via Stella, davanti all’ex cinema Perla (oggi riedificato a edificio commerciale), dall’acquirente di un alloggio sovrastante il banco San Paolo e che si riteneva truffato rispetto a quanto gli sarebbe stato promesso e prospettato nel progetto. Inutile rinvangare su chi avesse o meno ragione.

CHI SAPEVA (?) HA TACIUTO (?) LA NOTIZIA DELLA DEMOLIZIONE E NUOVO PALAZZO DI 7 PIANI- Sta di fatto che il 13 giugno 2025, alle 13,30, titolo e notizia in esclusiva del giornale online più letto in provincia di Savona e in particolare con un lusinghiero successo di lettori-ammiratori a Loano.
Eccolo- “Loano, dopo 150 anni chiude l’Istituto Rossello. Suor Antonia: “Valori, accoglienza e misericordia pilastri della nostra scuola”. Una chiacchierata con “la Maestra” sul passato e sul futuro della scuola”. La firma è del giornalista (addetto stampa del Comune di Loano per conto della Edinet srl di Pietra Ligure) Luca Berto che ha ‘coadiuvato’ Luca Lettieri sindaco nella sua ultima campagna elettorale. Anche a Berto, nonostante le entrature e la giornaliera frequentazione del Municipio, è stata nascosta la ‘verità’, il progetto?
A noi interessa in modo particolare, almeno dopo aver scritto il primo articolo nel precedente numero del blog (Loano, un grazie da ‘magone in gola’ – vedi….ad oggi con sole 523 visualizzazioni) la domanda di Berto fatta a suor Antonia Ortelli e la risposta sul futuro della scuola.
“Cinque anni fa abbiamo deciso di chiudere la scuola dell’infanzia (che ha chiuso due anni fa) e di ‘andare in esaurimento’ con le classi delle elementari quindi di accompagnare i bambini fino alla fine dei cinque anni senza ricominciare con un nuovo ciclo. La mia ultima classe aveva solo nove alunni, ma un anno erano addirittura in tre. Certo, in quel contesto mancava forse l’aspetto della socializzazione, ma avevamo la fiducia delle famiglie, quindi siamo andati avanti. E i risultati che i nostri ragazzi hanno ottenuto alle medie sono stati ottimi”.
E ancora suor Ortelli: “L’ultima quinta, ad esempio, aveva una insegnante titolare, una di sostegno e tre insegnanti specialisti. Tutti servizi che, ovviamente, hanno un costo. Purtroppo la legge per la parità scolastica in questo senso non si mai concretizzata, ma è sempre rimasta sulla carta. Per com’è ora, lo Stato eroga contributi sulla base del proprio bilancio, ma se la legge fosse applicata correttamente, i genitori potrebbero scegliere in quale scuola mandare il proprio figlio sulla base dei contributi assegnati dallo Stato. Nella nostra scuola, ogni alunno ‘costa’ 3 mila euro l’anno. Nella scuola pubblica la cifra è doppia”.
E se Suor Antonia non ha assolutamente l’intenzione di “andare in pensione”, dato che ancora oggi dirige la scuola di Savona e quella di Pontedecimo, il futuro delle scuole Rossello è ancora tutto da scrivere: “Ora cominciamo la fase di archiviazione – spiega Suor Antonia – che ci richiederà un po’ di tempo. Poi vedremo. Il nostro sogno è (fondi permettendo) poter fare qualcosa per questo territorio”.
Cari lettori-navigatori, sono per me gli ultimi anni che la nostra generazione assiste ad una nuova distruzione ambientale che si abbatte non solo a Loano. Dagli avi avevamo ereditato una grande risorsa, da bene comune quale è l’ambiente, la natura, che hanno prodotto sana prosperità e benessere, meno disuguaglianze sociali. Da qualche decennio siamo finiti in una china che avrà conseguenze disastrose sia per i meno abbienti – basta leggere previsioni e analisi di esperti non schierati o prezzolati – sia per le generazioni a venire.
Luciano Corrado
IL POST DEL SINDACO LETTIERI (premette di interloquire dopo aver letto l’articolo sulla chiusura dell’Istituto Rossello di Loano)

Grazie, Suor Antonia. Grazie, Istituto Rossello. Dopo 150 anni di presenza a Loano, l’Istituto Rossello chiude le sue porte. È un momento che ci colpisce profondamente, perché con la scuola se ne va un pezzo importante della nostra storia, della nostra memoria collettiva. A nome del Comune di Loano e dell’intera comunità, desidero esprimere un sentito ringraziamento a suor Antonia, direttrice dell’Istituto, per l’impegno, la dedizione e l’amore con cui ha guidato questa realtà educativa fino all’ultimo giorno.
2/COMUNICATO STAMPA – 17 GIUGNO 2025- URBANISTICA ED EDILIZIA, ASSESSORE REGIONALE SCAJOLA AL TAVOLO NAZIONALE SUL PIANO CASA: “LE REGIONI PRONTE A COLLABORARE CON GOVERNO ED ENTI PER RILANCIO POLITICHE ABITATIVE”.
GENOVA. L’assessore regionale all’Urbanistica e all’Edilizia Marco Scajola, in qualità di coordinatore vicario della commissione IX per la materia dell’edilizia della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, ha partecipato oggi all’incontro sul Piano Casa Italia e sulle modifiche al testo unico dell’Edilizia, convocato dal ministro Salvini presso il Mit.
“Per quanto riguarda il Piano Casa – ha detto l’assessore regionale all’Urbanistica Marco Scajola – su cui il Governo ha stanziato 660 milioni di euro, l’obiettivo è quello di predisporre un disegno di legge delega a cui contribuiranno anche le Regioni, per mettere in pratica modelli innovativi di edilizia residenziale pubblica e sociale recuperando il patrimonio esistente, sulla scia di quanto già realizzato, come Regione Liguria, con i tre progetti Pinqua di Sanremo, Genova e Sarzana. Tenendo conto che Regione Liguria sta elaborando il nuovo piano triennale di edilizia residenziale sociale che affronta in modo sistematico gli aspetti illustrati oggi durante l’incontro. Inoltre stiamo lavorando con Federcasa per mettere a punto un documento condiviso con tutte le regioni per scambiarci conoscenze e buone pratiche a favore dei cittadini”.
Inoltre sul fronte del testo unico in materia di edilizia sono stati illustrati gli esiti della consultazione che è stata avviata dal Ministero e si è conclusa a maggio da cui è emerso una grande attenzione alla rigenerazione urbana. “Proprio su questo argomento – ha concluso l’assessore Marco Scajola – Regione Liguria ha lavorato da tempo predisponendo una propria normativa regionale che è un modello a livello italiano e che ha consentito di mettere in cantiere oltre 160 interventi, dal 2021 ad oggi, per un valore complessivo di oltre 40 milioni di euro. Le Regioni, insieme, sono impegnate per il rilancio politiche abitative.”