RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Viale Pontelungo, discarica morale di Albenga: chi ci lavora, chi governa fa finta di niente. Appello alla Questura di Savona e alle forze dell’ordine: fate sentire la vostra presenza dove il Comune ha scelto di voltarsi dall’altra parte.
(Albenga 15.6.25) Chi lavora in viale Pontelungo – come noi – conosce bene la realtà di questo quartiere, la respira ogni giorno, la subisce ogni sera. Qui non servono droni, relazioni o studi statistici per sapere cosa succede. Bastano gli occhi, le narici e un minimo di decenza civica. Bottiglie abbandonate, ragazzi ubriachi già dal tardo pomeriggio, traffico sospetto, degrado ovunque. Uno scenario che ogni albenganese vede, ma che l’amministrazione comunale si ostina a ignorare con un silenzio imbarazzante.
Il cuore del problema? I negozi etnici, aperti fino a notte fonda. Sulla carta vendono generi alimentari. Nei fatti, sono diventati i principali fornitori di alcol a basso costo per i giovanissimi, che arrivano qui, acquistano bottiglie a quattro soldi e cominciano a bere sul marciapiede, sui gradini, nelle aiuole. Nessuno controlla, nessuno domanda. Nessun limite.
E attorno a questi punti vendita – sarà un caso – gravitano spesso facce note, movimenti ambigui, stazionamenti lunghi e silenzi carichi di sottintesi. Chi frequenta il quartiere capisce, intuisce, sa. Ma non spetta a noi accertare. Piuttosto spetta al Comune garantire legalità, ordine, vivibilità. E invece? L’amministrazione comunale tace. Nessuna ordinanza, nessuna regolamentazione sugli orari, nessuna verifica seria sulle attività.
Nel frattempo, i residenti ci chiamano, ci scrivono, ci raccontano. Giorno e notte. Ci mostrano video, foto, ci inviano messaggi disperati. E noi non possiamo ignorarli. Perché hanno il diritto di vivere in un quartiere pulito, sicuro, riqualificato, immune da chi sfrutta le pieghe dell’indifferenza per fare affari sulla pelle della città.
E poi c’è il Parco della Foce. Un tempo spazio verde, oggi un bosco impenetrabile, abbandonato, ideale per attività che non vogliamo nemmeno nominare. Un’area completamente fuori controllo. Ed è ancora più grave sapere che tutti lo sanno, ma nessuno interviene.
Per questo oggi abbiamo scritto l’ennesima segnalazione alla Questura di Savona. Ma non per scaricare responsabilità – che, sia chiaro, sono tutte del Comune – bensì per lanciare un appello rispettoso e accorato alle forze dell’ordine, che già conoscono e fronteggiano la situazione con professionalità:
Aiutateci. Fate sentire la vostra presenza in viale Pontelungo e al Parco della Foce. Intervenite dove il Comune ha scelto di non agire.
Albenga merita molto di più. Merita decoro, legalità, sicurezza. E se l’amministrazione attuale non ha la forza – o il coraggio – di affrontare la realtà, allora lasci spazio a chi ha ancora schiena dritta e senso di responsabilità.
Perché noi, con i complici, non ci siamo mai confusi. E mai lo faremo.
Eraldo Ciangherotti – Ginetta Perrone (FI)