Dal 1° giugno 2025 è entrato in vigore il nuovo codice deontologico approvato dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti. 2/Comunicato: …”il presidente Marco Bucci maleducato ed arrogante con i cronisti”. E la vignetta satirica di Mimmo Lombezzi.
Si tratta di quaranta regole che il giornalista deve rispettare e seguire per fornire una corretta informazione. Il nuovo codice deontologico per la prima volta affronta temi importanti e innovativi come il linguaggio di genere, l’intelligenza artificiale, la tutela delle vittime, l’informazione sanitaria ed economica. Da seguire con attenzione anche l’articolo 4 che impone al giornalista il rispetto del codice deontologico anche al di fuori del contesto lavorativo e nell’uso di social network e strumenti di comunicazione.
Ecco il link per scaricare il nuovo codice deontologico:https://www.odg.it/codice-deontologico-delle-giornaliste-
Articolo 4
Decoro e dignità professionale
La/il giornalista:
- a) applica i principi deontologici nell’utilizzo, anche a livello personale, di qualsiasi strumento di comunicazione;
- b) adotta comportamenti e un linguaggio rispettosi della dignità della categoria e del decoro dell’Ordine, anche al di fuori dell’attività professionale.
Articolo 10
Diritto all’oblio
La/il giornalista:
- a) rispetta il diritto all’identità personale ed evita di far riferimento a particolari relativi al passato, salvo quando essi risultino essenziali per la completezza dell’informazione;
- b) aggiorna le notizie, anche valutando le richieste dell’interessato, e facilita i processi di deindicizzazione online, qualora ne ricorrano i presupposti.
Articolo 16
Rettifica
- La/il giornalista rettifica, anche in assenza di specifica richiesta, con tempestività e appropriato rilievo, le informazioni che, dopo la loro diffusione, si siano rivelate inesatte o errate.
- Il dovere di rettifica sussiste anche relativamente alle immagini.
Articolo 17
Replica
La/il giornalista favorisce la pubblicazione di repliche di chi si ritenga danneggiato dalla diffusione di notizie che lo riguardano, o che risultino inesatte, purché tali repliche non siano suscettibili di rilievo penale.
Articolo 32
Uffici stampa
La/il giornalista negli uffici stampa:
- a) separa il proprio ruolo da quello di altri soggetti che operano nel campo della comunicazione o del marketing;
- b) non esercita per tutta la durata dell’incarico attività che possano determinare conflitti d’interesse con le sue attribuzioni;
- c) garantisce nelle istituzioni di natura assembleare il pieno rispetto della dialettica e del pluralismo.
2/COMUNICATO- INACCETTABILI LE INTIMIDAZIONI DI BUCCI AI GIORNALISTI DEL SECOLO XIX. ORDINE, ASSOCIAZIONE E GRUPPO CRONISTI CONDANNANO IL COMPORTAMENTO DEL GOVERNATORE: “SOLIDARIETÀ AI COLLEGHI, PRESIDENTE ARROGANTE E MALEDUCATO CON I CRONISTI”.

Genova. Ancora intimidazioni nei confronti dei giornalisti da parte del presidente della Regione Liguria Marco Bucci. A margine della visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dell’arrivo a Genova dell’Amerigo Vespucci, Bucci si è lasciato andare a commenti inaccettabili nei confronti del lavoro dei cronisti. “Se domani arriva un titolo come quello… dovete darvi una regolata” e ancora “avete cannato”, si è permesso di dire il governatore della Liguria che ha mal digerito quanto uscito sul Secolo XIX in edicola.
L’Ordine Ligure dei Giornalisti, l’Associazione Ligure dei Giornalisti e il Gruppo Cronisti Liguri condividono la nota del Comitato di redazione del quotidiano di piazza Piccapietra e condannano fermamente le affermazioni del presidente della Regione. “Non è Bucci – spiegano Tommaso Fregatti, presidente di Odg Liguria, Matteo Dell’Antico, segretario Alg Liguria e Katia Bonchi, presidente del Gcl – che deve decidere il taglio dei titoli e delle notizie che escono sui quotidiani, sulle agenzie o sui siti internet. Non è la prima volta che accade una situazione del genere. Il presidente della Regione ha dimostrato ancora una volta tutta la sua maleducazione e arroganza nei confronti dei lavoratori dell’informazione mancando di rispetto ai cronisti che in maniera sacrosanta e legittima svolgono quotidianamente il proprio lavoro”.
3/MATTARELLA A GENOVA, ABUSIVI CON IL PASS STAMPA ACCREDITATI COME GIORNALISTI PER L’ARRIVO DELL’AMERIGO VESPUCCI. ORDINE E ASSOCIAZIONE: “INACCETTABILE, LA PROFESSIONE VA TUTELATA”.
Abusivi con il pass stampa riservato ai giornalisti sono stati accreditati, questa mattina, per la visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Genova in occasione dell’arrivo della nave Amerigo Vespucci per la giornata della Marina Militare. Per l’Ordine dei Giornalisti della Liguria e per l’Associazione Ligure dei Giornalisti si tratta di una situazione inaccettabile. La legge che disciplina la professione di giornalista in Italia è la legge 3 febbraio 1963, n. 69. Questa legge istituisce l’Ordine dei Giornalisti e definisce i requisiti per l’iscrizione all’albo, distinguendo tra giornalisti professionisti e pubblicisti. Inoltre, la legge regola l’esercizio della professione, garantendo la libertà di informazione e di critica, oltre a imporre il rispetto della verità sostanziale dei fatti. Gli organismi liguri di categoria condannano fermamente quanto successo e si chiedono come queste persone abbiano potuto accedere agli spazi riservati ai giornalisti quando per ottenere il rilascio del pass era necessario indicare il numero di tessera di iscrizione all’Ordine. L’esercizio abusivo di una professione è un illecito in tutti i settori, compreso nel mondo dell’informazione.