Leggere il futuro: scuola, lettura, intelligenza artificiale e il senso del cambiamento. La lettura a scuola è in crisi? Il Ponente Ligure, con Imperia e Bordighera, un laboratorio di lettura e inclusione.
di Franco Calcagno

Molti giovani oggi si allontanano dai libri, non tanto per mancanza di intelligenza o curiosità, ma perché la lettura viene percepita come un’attività distante, scolastica, priva di senso. La scuola ha perso la forza di proporla come esperienza di trasformazione personale, e spesso la riduce a compito. Tuttavia, la lettura è uno degli strumenti più potenti per conoscersi, per comprendere il mondo e per sviluppare pensiero critico.
Segnali positivi emergono: eventi come il Salone del Libro di Torino, la crescita delle librerie indipendenti e le tante iniziative locali testimoniano che esiste ancora un bisogno di narrazione, di relazione, di profondità. La lettura resiste, si trasforma e diventa per molti una scelta consapevole, un gesto quasi politico contro la superficialità digitale.
L’intelligenza artificiale, in questo scenario, può essere sia un’alleata sia un rischio. Se usata con intelligenza, aiuta l’accessibilità e personalizza i percorsi. Ma se sostituisce lo sforzo della lettura e del pensiero, rischia di trasformarci in fruitori passivi. La scuola deve allora promuovere un uso critico dell’AI e mantenere viva l’esperienza autentica della lettura come atto di libertà.
Anche il mondo del lavoro sta cambiando: non bastano più conoscenze tecniche, servono soft skill come flessibilità, pensiero critico, capacità di apprendere per tutta la vita. L’intelligenza artificiale cambierà profondamente il rapporto tra formazione e lavoro: non esisterà più una linearità, ma un continuo adattamento. La scuola, per preparare i giovani a questo, deve evolversi in un luogo di apprendimento dinamico, centrato su progetti, collaborazione, problemi autentici, e non su trasmissione passiva di contenuti.
Un esempio di riflessione sulla scuola: “100 pensieri per la scuola”- Tra i libri presenti al Salone del Libro, merita una menzione speciale “100 pensieri per la scuola” (Edizioni Time Service, Asti), un’opera che propone uno sguardo autentico e non convenzionale sulla realtà scolastica. Gli autori presentano 100 situazioni, selezionate tra le mille che ogni giorno si possono vivere in una scuola, con l’intento di offrire spunti di riflessione, interrogativi e piccole provocazioni. Un testo che invita a fermarsi, osservare e pensare: ogni docente dovrebbe leggerlo per cogliere più a fondo le sfaccettature del mondo professionale in cui opera quotidianamente, fatto di relazioni, complessità, sorprese e responsabilità educative.
Il Ponente Ligure: un laboratorio di lettura e inclusione- Nel Ponente Ligure, numerose scuole e comunità locali stanno attuando progetti innovativi per promuovere la lettura come strumento di emancipazione culturale e sociale. Queste iniziative mirano a rendere la lettura un’esperienza condivisa e significativa, capace di rafforzare i legami comunitari e stimolare la crescita personale.
Ad esempio, il Comune di Imperia ha rinnovato il Patto di lettura con librerie e associazioni, coinvolgendo la Biblioteca civica e organizzando attività come presentazioni di libri e adesione alle campagne nazionali del Cepell, come “Il Maggio dei libri” e “Libriamoci”, rivolte alle scuole cittadine. Inoltre, il gruppo di lettura “Lettori selvaggi” si riunisce regolarmente in Biblioteca Civica “Angiolo Silvio Novaro” di Diano Marina per condividere esperienze di lettura.
A Bordighera, la Biblioteca civica internazionale collabora con librerie locali e associazioni culturali per offrire un programma variegato che coinvolge il pubblico, le scuole e le associazioni culturali. Il programma culmina con il Bookfestival tra agosto e settembre, un evento che celebra la lettura e la cultura .
Queste iniziative dimostrano come la lettura possa essere un potente strumento di inclusione e crescita sociale, soprattutto in contesti dove l’accesso alla cultura può essere limitato. La scuola, in collaborazione con le istituzioni locali, le biblioteche e le associazioni, può così diventare un punto di riferimento per la promozione della lettura e della cultura, contribuendo a formare cittadini consapevoli e partecipi della vita comunitaria.
Per affrontare le sfide della contemporaneità non bastano le tecnologie, servono persone. La trasformazione della scuola richiede visione, coraggio, nuove pratiche e una comunità educativa capace di mettersi in discussione. Solo così la scuola potrà tornare a essere uno spazio di libertà, di pensiero, di crescita.
Franco Calcagno