Laici e non credenti devono esultare di avere la possibilità di esercitare il massimo dei diritti che è «decidere» senza interferenza ideologica di partiti, ma col peso del proprio voto.
di Paolo Farinella, prete
Il REFERENDUM esalta il voto che ha valore immediato e definitivo. Non votare al REFERENDUM significa «amputarsi» volontariamente della propria dignità di cittadino/a. Votare è esercizio diretto della propria «SOVRANITÀ», SUPERIORE AL «POTERE» DEI PARTITI E DI CHIUNQUE ALTRO: «La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione» (art. 1). Frase limpida e spettacolare, non per servi o sudditi, ma monumento di riconoscimento della dignità di ogni
cittadino e cittadina SOVRANI. VOTARE AL REFERENDUM È QUESTO.
I Cattolici, quando vi sono le elezioni politiche, una volta ogni 5 anni, fanno i gargarismi con la «DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA» che citano a proposito e sproposito, magari con qualche slogan come-la-viene. Per loro i REFERENDUM sono l’occasione per predicare e razzolare all’unisono del criterio del BENE COMUNE, non pro o contro questo o quello. Col REFERENDUM si dà un GIUDIZIO DI VALORE A QUESTIONI FONDAMENTALI CHE ATTENGONO ALLA VITA DELLA FEDE: GIUSTIZIA E DIGNITÀ DELLA PERSONA. Papa Leone XIV si richiama all’altro Leone XIII… e tutti a rispolverare la «Rerum Novarum» del 1891 a difesa del lavoro e dei lavoratori: una rivoluzione, un passaggio d’epoca. Nessuno di loro ha letto il testo e il suo significato.
Dovrebbero schierarsi in massa con i Papi Leoni, e per giunta yankee anomalo, a difesa del Lavoro, dei Lavoratori e dei Migranti, figli e figlie di Dio. O no! In questa tornata di 5 REFERENDUM, LAICI E PRETI E CATTOLICI, sia baciapile sia pensanti, dovrebbero correre a braccetto a votare e VOTARE ENERGICAMENTE 5 SÌ CONVINTI E DECISI.
1° Referendum: STOP AI LICENZIAMENTI ILLEGITTIMI (ricordarsi di Renzi e del suo ignobile «Jobs Act» con l’abolizione della tutela dell’art. 8 Statuto Lavoratori: il berlusconino era contro i lavoratori.
2° Referendum: TUTELA DEL LAVORATORE, anche nelle piccole imprese.
3° Referendum: RIDUZIONE DEL LAVORO PRECARIO: chi ha figli e nipoti, pensi e ripensi.
4° Referendum: SICUREZZA SUL LAVORO «VERA» E NON FINZIONE: i morti sono una moria.
5° Referendum: CITTADINANZA: dopo 5 anni di presenza attiva e continua in Italia, strumento
PRINCIPE DI INTEGRAZIONE SOCIALE, ECONOMICA E FISCALE, CON DIRITTI E DOVERI. I PRIMI 4 REFERENDUM SONO «SUL LAVORO» CHE INTERESSA TUTTI: ADULTI, BAMBINI, DONNE, UOMINI, VECCHI, MALATI E SANI. Senza di essi, le condizioni di vita di tutte queste categorie di persone sono minate alla base (pensioni, sanità, abitazione, vita sociale, vita e morte…tutto diventa più precario, instabile e a favore di furbi, speculatori, mafia, truffatori e politicanti, evasori).
Il 5° Referendum è il più QUALIFICANTE perché definisce una volta per sempre la linea di demarcazione della vita civile da quella incivile, la religiosità becera e balorda dalla fede in un Dio che dichiara che ogni uomo/donna è «sua immagine» assoluta e definitiva e vale per tutti i singoli abitanti della terra. I migranti vivono lavorando in Italia: mantengono un terzo di pensionati e senza, l’Italia chiude bottega e Meloni, cristiana Trumpiana, a spasso in Texas. Vecchi, i migranti vi mantengono.
Non abbiamo paura: ESTENDERE I DIRITTI È L’UNICO MODO PER SALVARE L’ITALIA e per i Cattolici salvarsi l’anima, mentre per i laici e i pensanti significa ESSERE PARTE ATTIVA DELLA CUSTODIA DELLE FONDAMENTA DELLA SOCIETÀ, DEL DIRITTO E DELLA
PACE, PERCHÉ SENZA GIUSTIZIA NON VI È MAI PACE. ANDIAMO TUTTI A VOTARE! VOTIAMO INSIEME! IN NOME DELLA COSTITUZIONE, 5 SOLENNI SÌ PER I VOSTRI FIGLI, NIPOTI E PRONIPOTI PERCHÉ ANCHE DI ESSI SIETE RESPONSABILI.
E NOI LO NASCEMMO! NON È VERO? DIAMO UNA LEZIONE DI ETICA POLITICA A CHI INVITA A NON ANDARE A VOTARE (Fifa, eh!!!).
Paolo Farinella, prete