Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Pieve di Teco. Le foto dell’ingratitudine. 2/ Parco Alpi Liguri. Il presidente Alessandri: Noi ‘motore’ indispensabile nello sviluppo e crescita del territorio


Lo sgradevole e vergognoso decoro delle aiuole della centralissima Piazza Brunengo con la lapide del benemerito sen.ing. Bartolomeo Borelli. Quanta ingratitudine! Niente fiori, solo erbacce. E’ domenica 11 maggio. Pieve di Teco, si legge sui media on line e cartacei, ospita la ‘Festa di primavera’ con eventi per grandi e piccoli.

di Luciano Corrado

Erbacce da lunga data nell’aiuola che circonda la lapide in onore del concittadino ing. sen. Bartolomeo Borelli. Siamo in piazza Brunengo, nel cuore del centro storico, dove c’è pure l’ingresso dell’Ufficio postale e si affaccia il retro del Municipio

“Dalle 9,30 stand ed espositori aprono le danze. Alle 10,30 a Sant’Isidoro  si celebra la Messa solenne seguita dalla tradizionale processione. nel pomeriggio, alle 15,30, protagonista  la fantasia con Il Carnevale, sfilata di carri e gruppi mascherati  insieme all’immancabile  L’Inciastru. Peer tutta la giornata giochi, gonfiabili, dj set e gastronomia locale. Sono attesi centinaia di visitatori dalla Riviera e dalle vallate….”.

Come accoglie Pieve di Teco i visitatori, i turisti della Riviera, gli ospiti? Ricordate da quanti anni Trucioli.it scrive e ‘invoca’ l’urgente necessità di dotare il paese di almeno un grande parcheggio, la cui area è già stata indicata e disponibile? Ricordate i ripetuti servizi fotografici in cui si dava conto del caos ‘parcheggio selvaggio’ soprattutto lungo la statale che attraversa il paese, del grave disagio a cui sono sottoposti gli automobilisti che raggiungono Pieve di Teco, in particolare durante gli appuntamenti-avvenimenti, che affollano il centro storico? I suoi caratteristici portici. Il successo di alcune manifestazioni con i disagi di chi si mette alla ricerca di un posto auto, che non intralci, non sia in divieto, non crei problemi agli uni e agli altri.

Perchè dimenticare i ripetuti fotoservizi di Trucioli.it sulla mancanza di decoro nella zone centrali e più frequentate, lungo i  ‘percorsi  itinerari pedonali’-turistici.  Non parliamo della lontana periferia, escluso il suggestivo ‘Percorso naturalistico Madonna dei Fanghi’.

Trucioli.it non è mai stato ‘gradito’, per le sue cronache, durante i 15 anni di amministrazione del resiliente sindaco geom. Alessandro Alessandri con un  piede a destra (scajolano, zio Claudio e nipote Marco), ma era sensibile all’abbraccio dello schieramento di sinistra ai tempi del presidente Burlando il ‘rosso’ e dei suoi seguaci nell’imperiese, lo testimonia l’archivio stampa. Ma qui non sono in discussione le libere scelte politiche-partitiche, mancherebbe altro per un blog montanaro – Trucioli.it- che non ha mai fatto sconti. Non apparteniamo ai politologi o tuttologi, preferiamo affrontare i fatti, la realtà, documentare, scrivere verità (mai smentiti!), scomode o meno che siano. Non coltiviamo simpatie o antipatie per partito preso, l’unica bandiera è quella di perseverare nella denuncia della mala amministrazione, quella dei mediocri o peggio incapaci, di chi fa promesse e peggio ancora è incallito portatore di illusioni e distrazione di massa. Gratificato spesso dal voto popolare e da chi è convinto che alla fine dei conti i cittadini abbiano la memoria corta, cosa che purtroppo accade spesso, proprio a Pieve di Teco. Carta carta! Ovvero i fatti. Anche Pieve non sfugge all’assuefazione e meglio farsi i fatti propri.

Ricordate quando il 28 novembre 2024 abbiamo dato notizia a proposito dello storico, unico in Liguria per la sua gloriosa storia, Albergo dell’Angelo. Il cartello: “Informiamo la clientela che a causa di un cambio di gestione l’hotel resterà chiuso dal 4 /10/2024 fino a data da destinarsi.”. C’è chi ha criticato il nostro scetticismo in merito ad un’apertura in tempi brevi dell’unica struttura ricettiva rimasta a Pieve di Teco, molto apprezzata, soprattutto da viaggiatori stranieri. Eravamo stati eccessivamente pessimisti? Da allora non è cambiato nulla. Inutile chiedere notizie.

Ricordate quando con l’elezione del nuovo sindaco, la potenziale utilità di una lista unica nella condivisione , senza ‘giochini e furbizie’ di manovratori occulti nell’ultima ora. Convinti della necessità di un consiglio comunale dove fossero rappresentate le varie ‘anime’ – diciamo il gruppo minoritario che ha contrastato invano il dominio assoluto del potere Alessandri – con l’obiettivo primario di una sana alternanza all’insegna del rinnovamento, della pacificazione, di affidarsi alle forze migliori, meglio se meno compromesse col passato, a prescindere dall’appartenenza politica.

Il 14 e 15 maggio 2023 chi si è recato alle urne ha eletto il sindaco Enrico Pira (481 voti, percentuale votanti: 65.76), pievese di nascita, stimato medico-specialista a Torino, persona colta, senza macchie o passate esperienze di amministrazione pubblica, comproprietario con il fratello, pure medico e personaggio assai apprezzato in paese (c’è chi l’avrebbe preferito a primo cittadino) dell’Albergo dell’Angelo.

A due anni dall’inizio del mandato non è difficile elencare le promesse e le speranze disattese dei pievesi, non tutti ovviamente. Tra rassegnazione e brusii di chi preferisce tacere, non esporsi, non esprimersi con nome e cognome. Non accade solo a Pieve. Si dice che il sindaco si trovi tra l’incudine ed il martello per una pesante eredità che si è trovato ad affrontare. Non ha mai reso pubblico quale sia il debito che ha ereditato, lo stato di salute delle casse comunali,  quali prospettive a tempi brevi. Perchè l’amministrazione sia di fatto paralizzata, non riesca ad affrontare alcune priorità indifferibili, come vedremo oltre, per una città a ‘vocazione turistica-commerciale e capoluogo di una vallata’. Nel governo (o non governo) del paese pare ovvio non c’è solo il sindaco pendolare – auguri per il 72° compleanno il 15 maggio– che avrà pure le ‘spalle larghe’, il sostegno dei big Marco Scajola (FI) e Alessandro Piana (Lega), l’esperienza di una vice sindaco Rosanna Zunino da sempre indicata fedelissima dell’amministrazione Alessandri ‘suggeritore’. C’è l’assessore Paolo Barbera. Ci sono – ma quanto contano?- i consiglieri comunali Massimo AICARDI, Wolfango BELMONTI, il 26 enne Anes CHARIQ, Nicola DELL’ERBA, Danilo GERINO, Gabriella Rita PALOMBA, Paolo PATRONE. Nel febbraio 2024 si era dimesso Gabriele BURLINI, commerciante, di famiglia storica pievese.

Trucioli.it  non ha ignorato che, al di là dei canonici risultati dei primi cento giorni, la giunta Pira non lasciava intravvedere un cambiamento di marcia nell’interesse superiore della comunità, sia di chi l’aveva votata (la maggioranza), sia di chi non condivideva quella scelta. Siamo ingenui sfascisti-disfattisti-qualunquisti nel ritenere indifferibile andare a nuove elezioni, facendo tesoro dell’insegnamento di quanto accaduto? C’è chi sostiene che non cambierebbe nulla. Non sarebbe ancora maturo il momento di un’alternanza, di volti nuovi, della supremazia della competenza pur non rinnegando chi può esibire esperienza e capacità operativa. Pieve merita di più soprattutto nelle aspettative dei commercianti, esercenti, artigiani che in primis affrontano ogni giorno il duro cammino della realtà.

Trucioli.it non demorde, non rinuncerà a dare conto, pur con i suoi limiti, della esigenze pievesi, i suoi bisogni, la necessità di voltare pagina senza esitazioni. L’invito, per chi detiene responsabilità democratiche, a mettersi ‘la mano sulla coscienza’. A non ignorare che siamo all’assurdo di aver dimenticato da anni – non usiamo altro termine- i compianti Luigi e Marco Lengueglia, il loro papà pioniere, a cosa rappresentano nella storia del paese e della valle Arroscia. Sarà pur vero che le persone si rispettano soprattutto in vita, ma ci sono saggi esempi dei nostri avi. Pieve  ha onorato e onora  la memoria di alcuni suoi illustri e benemeriti concittadini.  A questo proposito pubblichiamo le foto che illustrano anche la vergogna (sic) dell’aiuola dove è situato il ‘pilone’ – cilindro bronzeo in ricordo del sen. ing. Bartolomeo Borelli. Per tre legislatura deputato e la prima senatore del Regno d’Italia (Pieve di Teco11 giugno 1829 – Borghetto Santo Spirito19 luglio 1905-. vedi Wikipedia). Un vero benefattore per la sua Pieve.

Piazza Brunengo non è certo il nodo principale della realtà. Documenteremo, con eloquenti immagini, le pietose condizioni in cui si trova il camposanto dove riposano le persone che ci erano care. Qui l’ex sindaco Alessandri ha preteso di radere al suolo le antichissime piante di bosso, molto generosa e resistente, con poche esigenze. Incontrando un’anziana pievese si ascolta che la piantumazione risaliva a fine 800. Non sappiamo se in effetti nell’archivio comunale esista ancora la ‘fattura.ricevuta’ di acquisto. Non solo c’è un evidente stato di abbandono, si scopre che lo stesso ex primo cittadino ha avuto la ‘brillante idea’ di sostituire il bosso con arbusti similari. I primi sono seccati, i secondi in gran parte stanno facendo la stessa fine.

Non molti mesi fa avevamo scritto che nella sede dello storico Municipio continuano le infiltrazioni d’acqua e si stanno deteriorando i pregiati affreschi. All’esterno sul versante dell’ufficio postale si è reso necessario – avevamo documentato con foto – la costruzione di un ‘tunnel’ per scongiurare il rischio caduta calcinacci sui passanti. Non è cambiato nulla. Come nulla si sta facendo per la sistemazione della malandata via De Filippi, a sud del centro storico. Duecento metri tra selciato e bitume da terzo mondo.

Non potevamo credere quando abbiamo letto il bando di apertura alle iscrizioni di un asilo nido (comprensoriale) a Pornassio. Una capacità di 8 posti per bimbi dai 3 mesi ai 4 anni. I locali ricavati nel ‘castello’.

Trucioli.it aveva ‘urlato’ quando si decise (giunta Alessandri) di ‘demolire’ la sede arredata del nuovo asilo per far posto alla decantata (anche dal nuovo sindaco) ‘Casa della Comunità‘ con i media e social imperiesi che il 17 dicembre 2024 annunciavano: “Un nuovo modello fondato su una struttura definita come “Casa di Comunità” che, per la Valle Arroscia, avrà centro a Pieve di Teco. E che, entro i primi mesi del prossimo anno (2025), avrà disponibili i locali della ex Caserma Manfredi con 5 infermieri “guidati” da un coordinatore….”.

Insomma l’asilo è rimasto, con i suoi limiti strutturali, nella vecchia sede, quello ‘moderno’ è stato ‘trasformato’. Carta canta. Nero su bianco del sindaco Alessandri il 22 settembre 2022: “La Casa di Comunità permetterà di avere ambulatori multidisciplinari, studi medici, il servizio di guardia medica, il punto vaccini e il punto prelievi. Avremo un medico 24 ore su 24 e l’intera struttura rappresenta un punto di primo soccorso fondamentale e strategico per tutta la valle Arroscia. Sono previsti non solo ambulatori, ma delle soluzioni organizzative che permetteranno la fruizione di un hub di prossimità per le cure primarie e parallelamente anche per il supporto sociale e assistenziale. Un luogo dove si cureranno le persone non solo dal punto di vista strettamente medico, ma anche dove verrà data attenzione a tutte le dimensioni di vita dei cittadini. Un vero e proprio modello rivoluzionario che permetterà l’upgrade dei servizi per gli abitanti  della vallata”.

E’ un’esagerazione affidarci alle ultime parole di Gesù? ‘Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno’.

Luciano Corrado

‘ECCE AGNUS DEI’ – DON ENRICO GIOVANNINI parroco ha aggiornato la sua immagine del profilo facebook

 

Palazzo Borelli, dimora dell’illustre filantropo pievese, il Senatore Ing. Bartolomeo Borelli (grazie a lui è stato realizzato anche l’imponente Castello Borelli di Borghetto S. Spirito) con gli originali arredi restaurati nel 2005.

VEDI DESCRIZIONE DELLA LAPIDE DI SEBASTIANO BORELLI FU PAOLO ANDREA nato il XXIV settembre MDCCLXXVI morto il X dicembre MDCCCXLIX. I nipoti memori delle sue virtù l’anno MDCCCLXXXVIII –

La lapide originariamente si trovava nel pavimento della chiesa; fu trasferita nella collocazione attuale nel 1906, inseguito a rifacimenti murari (Zaverio Molfino, 1917)

2/DA SAVONA NEWS- Il Parco delle Alpi Liguri al Festival della Montagna di Cuneo- Entusiasta il presidente Alessandro Alessandri: “Rinnoviamo l’impegno sul fronte dello sviluppo e promozione del territorio”.

Sabato 10 e domenica 11 maggio il Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri  presente al Festival della Montagna di Cuneo alla sua terza edizione, con uno stand espositivo per accogliere tutti i visitatori desiderosi di scoprire e riscoprire la natura e la montagna del Ponente Ligure, i borghi e le tradizioni dell’area protetta.

L’Ente Parco Alpi Liguri promuoverà al pubblico piemontese l’eccezionale patrimonio naturalistico, culturale e di biodiversità che lo rendono una meta turistica e sportiva di grande richiamo, riconosciuta ufficialmente anche dal marchio della Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS).

In occasione del Festival verranno esposti tutti gli eventi in programma per la stagione primavera-estate: il “Maggio dei Parchi della Liguria”, il calendario 2025 di escursioni guidate gratuite con bus navetta in collaborazione con il Comune di Triora e i cammini devozionali per il Giubileo 2025 scelti e promossi dalla Regione Liguria e dal Sistema Parchi nelle 7 Diocesi liguri.

Lo stand del Parco Alpi Liguri sarà allestito presso l’area espositiva “Villaggio Alpino” di Via Roma  mette a disposizione del pubblico la già sperimentata ed efficace realtà virtuale: indossando un visore 3D a 360 gradi si potrà provare, comodamente seduti, l’ebbrezza dell’arrampicata sulle pareti di roccia della Valle Argentina, il volo in parapendio sulla Valle Arroscia, la mountain-bike in mezzo al bosco oppure il canyoning fra le acque dei torrenti della Val Nervia, alla scoperta delle mille possibilità offerte dal vasto territorio del Parco in ogni stagione dell’anno.

Anche a Cuneo verrà dunque portato avanti l’importante lavoro di promozione dell’area protetta svolto dall’Ente, sottolinea il presidente Alessandro Alessandri, con la partecipazione, fra le altre attività, anche a eventi e fiere di rilievo nazionale e internazionale, per dare sempre maggior visibilità a un territorio che continua a puntare sul turismo sostenibile e sulle attività outdoor, ma anche su cultura e le tradizioni nei borghi storici. Rinnoviamo quindi l’impegno sul fronte dello sviluppo e promozione del territorio dove il Parco con la sua attività si conferma, ancora una volta ‘motore’ indispensabile’”. 

Particolarmente prestigiosa sarà dunque la presenza al Cuneo Montagna Festival, che quest’anno ha scelto di mettere al centro le nuove generazioni e le loro visioni della montagna, di grande importanza nell’ottica del futuro sviluppo e della crescita dei territori alpini. Uno spazio di reciproca conoscenza e di scambio di esperienze, con talk, incontri, spettacoli ed esperienze sportive; un evento che porterà nel capoluogo della “Granda” tutta la vitalità delle valli circostanti e non solo, per far conoscere una montagna che va oltre la memoria, e che sta prendendo strade per una nuova contemporaneità, seguendo sentieri di innovazione e provando a reinventarsi.


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