Sinistra per Israele: no alla rioccupazione di Gaza, cessi il fuoco, si riprendano gli aiuti umanitari subito.
Sinistra per Israele condanna fermamente il piano recentemente annunciato dal governo Netanyahu per l’espansione delle operazioni militari a Gaza, preludio di una ri-occupazione permanente della Striscia.
Chiediamo che riprenda il trasferimento immediato degli aiuti umanitari alla popolazione civile di Gaza, impedendo che le forniture siano sfruttate da Hamas per finanziarsi a danno dei civili, e che si cerchi un accordo immediato per liberare gli ostaggi e impedire l’ulteriore devastazione della Striscia. Chiediamo che cessi la violenza dei coloni in Cisgiordania.
Ribadiamo inoltre che non c’è futuro per Gaza con Hamas, che va disarmata come richiesto dall’Autorità Nazionale Palestinese e dalla popolazione gazawi che manifesta a costo della vita.
Siamo vicini a chi, in Israele, anche in questi giorni continua a difendere la democrazia israeliana: civili, militari, giornalisti e magistrati.
Sottoscriviamo le parole della senatrice Liliana Segre oggi sul Corriere della Sera: il governo estremista guidato da Netanyahu che nega ogni prospettiva di pace futura, da un lato, e i terroristi di Hamas e Jihad islamica con l’aiuto dell’Iran, dall’altro, che propongono la distruzione di Israele, condannano israeliani e palestinesi in una spirale di odio che si propaga nel mondo e che va interrotta subito.
Marco Furfaro, deputato- Prima le bombe. Poi la fame. Ora, l’annuncio: Israele vuole occupare definitivamente Gaza. Il Governo Netanyahu ha votato all’unanimità per occupare militarmente la Striscia, spostare forzatamente la popolazione, mantenere il controllo diretto del territorio e affidare la gestione degli aiuti umanitari ad aziende private. Una decisione che non ha nulla a che fare con la sicurezza o con la difesa, ma solo con il dominio, con il controllo. E nel frattempo, gli aerei continuano a bombardare. I civili continuano a morire. La fame continua a essere usata come un’arma. Nessuno potrà più dire “non sapevamo”. E nessuno potrà più chiamarlo “conflitto”. Perché è un’occupazione. Basta doppi standard, basta silenzi, basta complicità travestita da diplomazia: serve una risposta. Subito.
2/POST FACEBOOK DI ANGELO VACCAREZZA (F.I)- Consigliere Segretario dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale-Assemblea legislativa della Liguria.
