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Albenga, il libro del giornalista Barbacetto. Clamorosa defezione degli Ordini dei geologi e degli ingegneri


A che punti siamo arrivati! E’ un detto popolare. Ad Albenga accade che l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Savona non ha concesso il patrocinio. Idem per l’Ordine dei geologi. La richiesta in merito all’incontro in cui il giornalista Gianni Barbacetto presenta il suo libro ‘Contro Milano’. Una spietata cementificazione. Milano diventata la città del cemento e prima in Europa per investimenti immobiliari.

di Cristina Vignone

Albenga ospita Gianni Barbacetto per la presentazione di “Contro Milano” – Un evento firmato Rossonove No Profit. In calendario domenica 4 maggio 2025, alle ore 11:30. L’Auditorium San Carlo di Albenga ospiterà un incontro pubblico con il popolare e grintoso giornalista e scrittore, per la presentazione del suo ultimo libro. Ovvero “Contro Milano. Ascesa e caduta di un modello di città” (PaperFIRST, 2024).
Il libro di Barbacetto mette in discussione uno dei modelli urbani più celebrati e controversi degli ultimi anni, sollevando interrogativi cruciali sulla direzione dello sviluppo delle nostre città, tra cementificazione, trasformazioni immobiliari e conseguenze sociali e ambientali.

L’incontro sarà occasione di confronto pubblico sui temi della pianificazione urbana, dell’identità dei territori e della necessità di politiche pubbliche più attente alla qualità della vita e alla sostenibilità.
Milano è diventata la città del cemento. La città vetrina, vanto d’Italia. Ma dietro le luci scintillanti dei grattacieli, si nasconde una trasformazione che parla di esclusione, consumo di suolo, perdita di identità, aumento dell’inquinamento- sferza Gianni Barbacetto. 
L’iniziativa, promossa da Rossonove No Profit, si svolge con il patrocinio del Comune di Albenga, dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Savona (con riconoscimento di 1 credito formativo professionale, tramite autocertificazione su Portale Servizi), e della sezione ligure dell’Istituto Nazionale di Architettura – INARCH Liguria.
Pur avendo richiesto il patrocinio anche ad altri ordini professionali, l’Ordine dei Geologi della Liguria ha deliberato di non concederlo, ritenendo che i contenuti dell’incontro, pur di interesse pubblico, “non sviluppino argomenti attinenti con l’attività istituzionale dell’Ordine”. Una posizione che solleva interrogativi, alla luce dell’evidente connessione tra cementificazione del territorio e dissesto idrogeologico. Anche l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Savona non ha concesso il patrocinio. Nonostante un sollecito diretto alla Presidente Franca Briano, dirigente dell’Area Pianificazione e Sviluppo Infrastrutturale del Comune di Albenga, non sono state fornite motivazioni ufficiali da parte del Consiglio dell’Ordine.
L’evento è inserito all’interno del programma ufficiale di Fior d’Albenga 2025, la manifestazione che anima il centro storico con installazioni floreali e artistiche dedicate al tema “Habitat – Quando la natura diventa selvaggia”, un invito a riscoprire il legame profondo tra essere umano e ambiente.
Un sentito ringraziamento va a Marta Gaia, Assessore con delega alla Cultura, Politiche Sociali, Distretto Socio Sanitario е Abbattimento Barriere Architettoniche per la preziosa collaborazione e al Comune di Albenga per la concessione gratuita dell’Auditorium San Carlo, a dimostrazione di come le istituzioni locali possano favorire momenti di dialogo e approfondimento culturale aperti alla
cittadinanza.
Cristina Vignone, architetto

LA DENUNCIA  DI BARCETTO- “Hanno costruito una città diseguale in cui la bolla dell’ottimismo ora è pronta a scoppiare. Sono loro Contro Milano. Contro Milano sono tutti quelli che hanno reso così come è oggi Milano. Cioè una città diseguale, dove arrivano tanti soldi, Milano è la città con più investimenti immobiliari in Europa, prima Milano, seconda Monaco di Baviera terza Amsterdam, di  tutti sti soldi che arrivano, mentre a Monaco, dal 20 al 30% restano alla città, sotto forma di servizi, verde, case ad affitti calmierati, ecc. a Milano resta l’8%, questi sono i dati, allora capite che una città così è una città dove i ricchi diventano più ricchi, gli immobiliaristi arrivano costruiscono, estraggono il valore immobiliare dalla città e poi come quando la miniera sia esaurisce si abbandona, così si fa anche per la città, si va da una altra parte e non resta quasi nulla in città”.


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