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25 Aprile 2025 e i Caduti per la Liberazione a Spotorno


80 anni dopo: 25 Aprile 2025 e i caduti per la Liberazione a Spotorno.

di Ezio Marinoni

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Stiamo per celebrare l’ottantesimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo. Il 25 aprile è una data lontana, che potrebbe sbiadire, con la fine degli ultimi partigiani e testimoni viventi della lotta di Liberazione contro il nazifascismo.

Il 25 aprile di Spotorno è una presenza viva, nelle sue strade e piazze, in tempi in cui la memoria ha bisogno di strumenti e ricordi per essere tramandata e rimanere viva nei posteri.  La scelta di questo Comune va in tale direzione: alcuni luoghi sono la memoria scritta di quel che è accaduto, che non si deve dimenticare per non dare spazio a nuovi autoritarismi, sotto rinnovate e suadenti fattezze, che sembrano essere più al passo con una modernità che rischia di travolgerci.

È bene ripeterlo: la libertà conquistata e, spesso, pagata con il sangue dei nostri martiri, non è un valore acquisito ora e per sempre, può essere messa in discussione o svenduta. A noi, che crediamo nella Libertà del 25 Aprile, il dovere di difendere tutto questo.

Iniziamo la passeggiata spotornese, che ci porta dal passato al presente, da via Santissima Annunziata 10, accanto all’Hotel Esperia, dove una stele in pietra regge due lapidi in ceramica e ricorda la fucilazione di due partigiani:

Partigiano

Baiardo Orazio (Eugenio) nato a Bergeggi il 23-4-1914 Distaccamento “A. Faggi” Brigata “C. Corradini” Fucilato a Spotorno il 9-4-1945 dalla controbanda di Calice Ligure.

Partigiano Pollero Angelo (Lampo) nato a Quiliano il 25-4-1924 Distaccamento “V. Pes” Divisione “A. Gramsci” Fucilato a Spotorno l’1-1-1945 dalla controbanda di Calice Ligure.

Poco al di sotto, sul basamento, si legge una poesia di Egidio Ferrero, L’IDEA: Dopo parlammo in Parlamento, a piena voce. Ma ancora prima, sgranando

il granturco, nei reparti rumorosi,

la lotta tutti sostenemmo

ognuno dentro di sé.

Se lungo la strada

uno è stanco, si chieda:

“Ce n’è un’altra più dritta?”

Nei giardini pubblici, su un lato del monumento ai caduti, una lapide ricorda altri quattro partigiani:

Caduti per la Guerra di Liberazione: Magnone Benedetto, Triorchini Sirio, Sgroi Basilio, Castagnola Giuseppe, Moret Domenico.

A poca distanza da qui, sul lato destro dell’ex Palazzo del Comune (già Villa Albini), una lapide in ceramica, posata un anno esatto dopo la fine dell’ultimo conflitto mondiale, richiama l’altra e gli stessi caduti, nel nome del valore della Liberazione e della libertà:

25-4-1946

Il Popolo di Spotorno nel primo

anniversario della Liberazione

dalla oppressione nazifascista

ricorda i suoi figli che hanno dato

la loro vita per un mondo migliore

Magnone Benedetto, Triorchini Sirio, Sgroi Basilio, Castagnola Giuseppe, Moret Domenico.

Il volume Partigiani martiri della Resistenza, pubblicato dall’A.N.P.I. di Savona, aggiunge qualche particolare alle vicende di questi caduti.

«Il 20 ottobre 1944 a Spotorno Magnone incappa in una retata, fugge e cerca un nascondiglio per non essere preso, purtroppo venne scoperto e fatto oggetto di colpi d’arma da fuoco che inescano una esplosione a causa dell’esplosivo che il Magnone medesimo aveva con sé. Questo gli provocò una morte orribile da ustioni e asfissia per le esalazioni.

Giacomo Triorchini “Sirio” (…) Fucilato a Noli con i suoi compagni di Brigata il 29 marzo 1945 per rappresaglia dai San Marco.

Basilio Sgroi nato a Randazzo (CT) il 21,9,1908. Appartenente alla Divisione S.A.P. “Gramsci”  – Brigata “Pes” – Fucilato a Noli dai San Marco il 29 marzo 1945.

Giuseppe Castagnola “Castan” nato a Sestri Levante (GE) il 12.9.1915. Appartenente alla Divisione S.A.P. “Gramsci” – Brigata “Pes”. Fucilato a Noli dai San Marco il 29 marzo 1915.

Domenico Moret “Gianni” nato a Cison di Valmarino (TV) il 22.9.1907. Appartenente alla Divisione S.A.P. “Gramsci” – Brigata “Pes”. La sua morte avvenne il 25 aprile 1945: mentre i fascisti stavano per abbandonare Noli, alcuni di essi si accanirono contro di lui e lo uccisero.»

Credo che il senso di tutto stia nelle ultime parole di una lapide locale: giovani che hanno dato la vita per un mondo migliore, lasciandoci un testimone di libertà e l’impegno a tramandare quei valori. Ci siamo riusciti? Non lo so, se provo a leggere alcuni aspetti sociali di un presente angosciante: insicurezza dei rapporti di lavoro, precarietà e continue morti sul lavoro; ingiustizie sociali ed enormi divari fra Paesi ricchi e poveri, che costringono a nuove emigrazioni sulle rotte della speranza, che diventano spesso trappole mortali, a causa di criminali che lucrano su quei viaggi e sulla vita umana; il crescente calo delle nascite, un sintomo di sfiducia verso il futuro; il crescente individualismo ed egoismo, figlio di un dissennato liberismo trionfante e senza regole, che spinge le persone a guardare per terra o in un cellulare, non più il viso del prossimo che incontra per le strade; la crisi dell’associazionismo, in tutte le sue forme, che fatica ad attrarre i giovani verso i suoi modelli e progetti rivolti al benessere collettivo, in surroga delle mancanze del pubblico intervento.

Questa data possa diventare il 25 Aprile di tutte le persone di buona volontà, da portare a chi non ci crede o è indifferente o nemico di quei valori, con una nuova voglia di stare insieme, in un clima di ricostruzione (e ce n’è bisogno) del clima sociale e, ancor prima, familiare.

Nella ricorrenza degli 80 anni dalla Liberazione, il Comune di Spotorno, in collaborazione con l’A.N.P.I. ha organizzato un ampio programma di celebrazioni. Lo spettacolo teatrale CENERE, racconti partigiani in attesa di un aprile, ha già avuto due rappresentazioni, venerdì 11 aprile, con le scuole e con gli adulti. Venerdì 16 aprile il prof. Luigi Vassallo ha incontrato la scuola secondaria di Spotorno, intrattenendo gli studenti sui temi della Resistenza e della Costituzione.

La giornata del 25 Aprile si aprirà con il raduno presso la locale sede A.N.P.I., il corteo per le vie del centro con la Banda Musicale di Cogoleto; in piazza della Vittoria, dopo l’Alzabandiera e gli onori al monumento, verrà deposta una corona al monumento, con successiva S. Messa. In conclusione, si avranno gli interventi del Sindaco Mattia Fiorini, del Sindaco del Consiglio Comunale dei Ragazzi Lorenzo Abate e della dott. Fiorenza Giorgi già giudice del Tribunale di Savona. La giornata si chiuderà, alle 21, con un concerto del gruppo Eliana Zunino Quartet.

La Festa della Liberazione spotornese non finisce qui! Domenica 27 aprile, alle 14.30, si terrà la passeggiata “Parole e passi della Memoria”, a cura delle Guide Ambientali del Golfo dell’Isola, con letture e racconti sulla Resistenza locale. Martedì 6 maggio, infine, nella Sala Palace, la Ludoteca Comunale propone il laboratorio dal titolo “La libertà è un dono. Per tutti”, riservato alla scuola primaria di Spotorno.

Buon 25 Aprile, dunque, e buona Festa della Liberazione a tutti.

Ezio Marinoni

 


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Ezio Marinoni

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