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L’URBS Srl acquista case massoniche in Italia


(AGENPARL) – Roma, 4 Aprile 2025. Lettera. L’aver destinato e il voler continuare a destinare, anche per il 2025, milioni di euro alla Fondazione del Grande Oriente d’Italia (GOI) per acquistare case massoniche in tutta Italia rappresenta un atto eversivo rispetto alla Costituzione e al Regolamento del GOI.

Questi ultimi stabiliscono chiaramente che ogni provento delle capitazioni deve essere utilizzato esclusivamente a vantaggio dell’Istituzione.

Il caso URBS Srl e la questione del patrimonio- Per essere più chiari: URBS è del GOI, e dunque l’accrescimento del patrimonio immobiliare di questa società di capitali costituisce un beneficio diretto per l’Istituzione e i suoi affiliati. Al contrario, investire milioni di euro a favore di un ente terzo, autonomo per legge rispetto al GOI, costituisce una dolosa depauperazione del tesoro dell’Istituzione.

È importante sottolineare che, secondo le normative vigenti, in caso di scioglimento della Fondazione, i beni del suo patrimonio verrebbero destinati ad altri enti di natura e scopo simile, indicati dallo Stato. In questo modo, il GOI sta sottraendo risorse a se stesso per favorire un ente esterno che non garantisce il ritorno degli investimenti all’Obbedienza e ai Fratelli.

Cui prodest? Questa è la domanda che ogni massone dovrebbe porsi. I beni della Fondazione sono stati acquistati con i soldi delle capitazioni, distratti e destinati dal vertice attuale del GOI per incrementare il patrimonio di un ente autonomo.

Dal 2021 in avanti, l’Obbedienza è stata privata di quasi dieci milioni di euro, una cifra che avrebbe potuto essere reinvestita direttamente nel rafforzamento della struttura e delle attività dell’Istituzione. Perché allora assistere passivamente a questa erosione patrimoniale?

Un voto di coscienza per la sopravvivenza del GOI- Votare NO al bilancio consuntivo e preventivo significa compiere una scelta consapevole per preservare il futuro dell’Obbedienza. Per poter continuare a esistere nei decenni e nei secoli a venire, il GOI deve destinare le risorse delle Logge e dei Fratelli esclusivamente ai suoi scopi istituzionali, incluso il rafforzamento del proprio patrimonio.

Questo voto non è contro Stefano Bisi o a favore di Leo Taroni: è un voto per il GOI. È una decisione necessaria per evitare che l’Istituzione si trasformi in un guscio vuoto, a vantaggio di un ente inutile e autonomo.

Essere veri Massoni significa proteggere l’Istituzione- Votare NO al bilancio significa schierarsi dalla parte del GOI e dimostrarsi veri liberi muratori, consapevoli dell’importanza della tradizione e della solidità patrimoniale dell’Obbedienza. Il dovere di ogni Maestro Venerabile è quello di preservare l’Istituzione e consegnarla viva, forte e patrimonialmente solida alle future generazioni di massoni.

Un appello alla responsabilità- Vi invitiamo a riflettere e a farvi guidare dalla sacralità del vostro magistero e dalla vostra coscienza. Votate NO al bilancio consuntivo e preventivo del GOI! Liberate l’Istituzione da chi la sta depredando a vantaggio di una Fondazione che non è un ente culturale, ma una mera società immobiliare.

Noi crediamo in voi e sappiamo che sarete in grado di fare la scelta giusta: votate NO!

 


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