Trekking urbani e extraurbani non 2025. Dopo il successo dei Trekking Urbani delle scorse edizioni, il Comune di Savona, con il fondamentale supporto di Associazioni ed Enti del territorio, è pronto a riproporre un nuovo programma.
COMUNICATO STAMPA – Un calendario ricco e variegato anche per il 2025: le camminate cittadine “A Spassu p’a çitè” ripartono verso nuove destinazioni. Data la grande risposta da parte delle Associazioni e la variegata provenienza e competenza delle stesse, è stato possibile, anche quest’anno, suddividere le 21 proposte di trekking in Urbani ed Extraurbani.
Da una parte, quindi, sarà esplorato il centro cittadino, con approfondimenti sugli aspetti culturali, artistici, architettonici e storici più vari, dall’altra si potranno riscoprire sentieri, antiche strade e collegamenti sulle alture cittadine, il tutto potendo godere delle spiegazioni e dei racconti degli esperti ed appassionati accompagnatori.
“Si riconferma anche quest’anno la bella tradizione del trekking in città e le escursioni immerse nella natura, che abbiamo iniziato solo 3 anni fa ma che sono ormai un appuntamento imprescindibile per i tanti cittadini che nel tempo hanno aderito – Commenta l’Assessore alla Cultura Nicoletta Negro – . Un ringraziamento di cuore alle tante associazioni che con generosità e competenza prestano il proprio tempo per la divulgazione delle nostre ricchezze cittadine.”
Sarà possibile registrarsi e prendere parte ai vari trekking visitando il sito Visit Savona (www.visitsavona.com): nella sezione “eventi” verranno pubblicati box con tutte le istruzioni per prendere parte al trekking, il dettaglio del percorso ed eventuali altre informazioni per prepararsi al meglio.
2/Associazione Culturale “R. Aiolfi”-no profit– Vetrine d’Artista espongono: Maria Grazia FOCANTI e Roberta FIORITO- dal 4 aprile 2025 al 3 giugno 2025. Curatore Silvia Bottaro, presidente Associazione “Aiolfi” e critico d’arte.
BPER nel Palazzo della sua sede centrale in Savona, corso Italia, 10. Gli Artisti associati “Aiolfi” potranno esporre per due mesi in due vetrine per ogni Artista inserito nel programma annuale.
*Maria Grazia FOCANTI- nata a Jesi, dopo la laurea in sociologia ha frequentato un corso di Pittura presso l’Accademia Belle Arti di Macerata. La sua “filosofia” artistica è quella di suscitare emozioni, financo riflessioni, con una tavolozza molto sensibile e originale con colori brillanti (verdi squillanti e lussureggianti, gli azzurri, in riferimento al colore del lapislazzulo, gli arancioni che nell’araldica, denotano forza, onore e generosità). Il suo è uno stile libero, nel caos del quotidiano: con il color “savoy” ci fa perdere nell’infinito, riconcorrendo, pare i sogni, seppur in enigmatiche metamorfosi, sia come artista, sia come persona. Siamo di fronte, perciò a un universo simbolico, con una sorta di creatività visionaria aiutata da una tecnica variegata con gessi bianchi e colorati, pigmenti densi, condensati, materiali organici (polvere di caffè abbinata a curcuma), perché le sue opere sono anche coinvolgenti dal punto sensoriale: un non – luogo pieno di traslate meraviglie e incenerenti turbamenti, angustie. Profili umani, in basso o in alto nelle sue opere, fluttuano in atmosfere molto colorate, con luci accecanti e ombre, con rimandi alle dolci colline marchigiane, ai cieli tersi e al mare adriatico, sembra, in una sorta di pedagogia del rispetto di sé e della natura dove si vive e si lavora.
Roberta FIORITO – le sue fotografie spesso hanno per tema Savona e ritrae i particolari, non solo le grandi architetture, con un bianco e nero luminoso tanto da poter dire, pare, “se ti fidi la vita ti sorprende” a partire dalle cose, spesso considerate ovvie, della quotidianità. Scatti che ci danno il senso di come le nostre città, la nostra bella Italia, abbia bisogno di sguardi attenti per coglierne la bellezza, al di là della trasformazione ineluttabile della civiltà, che non sempre è positiva (basti pensare al consumo del suolo, ai cambiamenti climatici, al turismo cannibale, ecc.). Fotografie che racchiudono memoria, anamnesi dell’oggi, storie, narrazioni e cronache e ci lasciano un’eredità senza tempo. La Fiorito è aliena al pittorialismo, invece, è consapevole dell’unicità del mezzo fotografico. Spesso si avverte la mancanza della presenza umana, ma essa è sottesa, bene evidente nell’osservare i manufatti, le strade, le case, le pietre, e così via. Non un “selfie” del contemporaneo, bensì memorie, tracce del divenire di un tempo sempre più incerto, dubitabile, problematico. Le sue fotografie, in tal modo, attraverso una buona capacità tecnica, anche quando sono a colori, possono divenire uniche, originali, preziose e veritiere.
Immagini: Maria Grazia Focanti, Sognando il volo, 2024, litodigitalart, cm. 48,5 x 35
Roberta Fiorito, La notte, fotografia a colori.