Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Benvenuto cicciarello (‘lussu’). La Regione bussa. La Comunità Europea ‘apra’. Fatti non parole. 2/ Marco Scajola: 2,8 mln per spiagge comunali


L’11 ottobre 2018 da un articolo su Trucioli.it di Carlo Gambetta: “….si è appreso dal vice sindaco Alessandro Fiorito che il patrocinio di Slow Food, quello sul cicciarello, vulgo “lussu”, è stato perso…”. Forza Italia in Regione: “…si torni a rendere praticabile la pesca in Liguria”. 2/Dalla Regione 2.8 mln per le spiagge comunali.

Il consigliere regionale Angelo Vaccarezza in visita all’azienda Siccardi di Finale (“Le uniche ed inimitabili conserve di pesce, lavorato a Varigotti dalla famiglia Siccardi, vera eccellenza…”)

E ancora dall’articolo: “Una scelta negativa che, accettata passivamente, non è mai stata portata a conoscenza ufficiale dell’opinione pubblica. Questa scelta ha permesso, di fatto, di cancellare una peculiarità della nostra città, colpendo una immagine secolare della categoria dei nostri pescatori: e questo è molto grave!  Perchè, a quanto mi si dice, non è vero che il cicciarello non c’è più.
Anche se il cicciarello non si può più pescare, e questo grazie al disinteresse totale di nostri amministratori locali e dei parlamentari liguri eletti nella Comunità Europea, alcune limitate attività pescherecce, pur faticosamente, continuano a sussistere in questo nostro golfo, ragione valida per continuare a valorizzarle.
C’è da chiedersi, infine, perchè in Francia, in Spagna ed in Portogallo questa qualità di pesce può essere catturata, mentre in Italia no!
Ricordo….in un convegno a Noli nella sala consigliare, alla fine anni 80, alla presenza di alcuni dirigenti  del Ministero della Pesca appositamente da me (allora Sindaco) convocati, la supplica di “Ninnu du Sarvatu” ben recepita dagli invitati: ” siamo qua  (i cicciarelli), veniteci a prendere!” –  equivalente  –  “permetteteci di catturarli”.
In allora si trattava solo della misura ridotta  delle maglie del sacco della rete,  proibita  nell’uso della sciabica per la specifica cattura del cicciarello, valida, invece, per quella dei “bianchetti”; incomprensibili atteggiamenti prettamente  “italiani“.
La battaglia era cominciata, le motivazioni erano state acquisite, comprese, ma…. ecco che in seguito è venuta in discussione la legge europea sulla proibizione della sciabica ecc.ecc., legge che non teneva in nessun conto delle realtà artigianali e produttive locali, così come della metodologia di cattura per questo tipo di pesce.
Questa trattativa avrebbe dovuto  rendere necessario un intervento mirato da parte dell’amministrazione locale coinvolgendo i rappresentanti liguri presso la Comunità europea a difesa dell’utilizzo di questo tipo di attrezzo che non ha mai causato danni all’habitat sottomarino, anzi…  cinematografato, ha dimostrato il contrario.
Tutto ciò detto, si è potuto constatare che il Comune di Noli, dal 1990 in poi ha subito passivamente queste decisioni piovute dall’alto senza fare obiezioni, né proponendo possibili alternative: disinteresse totale.
Una scelta da assecondare e assistere ad una morte lenta con lo scopo di  liberare un appetitoso arenile da sfruttare diversamente? … E’ una storia di vecchia data e di disinteresse totale”.

ULTIMA ORA – 18 MARZO 2025-

Comunicato Stampa. Vaccarezza- “Rispondendo in Aula alla mia iniziativa l’assessore alla Pesca, Alessandro Piana, ha comunicato che la Regione ha sottoscritto proprio in questi giorni un accordo di collaborazione con la Camera di Commercio Riviere di Liguria e l’Università degli Studi di Genova per ricerche di base e monitoraggi per la predisposizione di proposte di Piani di Gestione per la pesca del pesce azzurro inclusa la pesca del bianchetto, dei gamberi di profondità ed anche per l’utilizzo della sciabica da natante, nell’ambito delle iniziative collegate al FEAMPA (Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura)”.
“Questo accordo – spiega il consigliere di Forza Italia – consentirà l’avvio di azioni specifiche quali la pesca sperimentale nel prossimo quadriennio (2025-2028), al fine di acquisire dati propedeutici alla valutazione degli stock delle specie bersaglio, allo scopo di giungere alla definizione del Piano di gestione per ottenere l’autorizzazione per la pesca in deroga, secondo quanto previsto dall’art. 19 del Regolamento europeo in materia”. “Come detto, quello di oggi è un passo in avanti nella giusta direzione. Il mio impegno su questo tema continuerà per monitorarne gli sviluppi. L’obiettivo è quello di far tornare nelle acque di Noli, di Finale Ligure, di Loano e degli altri Comuni del comprensorio savonese la pesca al cicciarello, una delle tradizioni più antiche e più caratteristiche della nostra terra, da difendere, promuovere e di cui andare orgogliosi”, conclude Vaccarezza.

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE ANGELO VACCAREZZA 

Cicciarello è il nome con cui è conosciuto in lingua ligure il cicerello 

Comunicato stampa del 17 marzo 2025 – Pesca del cicciarello, iniziativa di Angelo Vaccarezza (FI) in Regione.

Il consigliere di Forza Italia: “L’obiettivo è rendere nuovamente praticabile in Liguria questa attività, che merita continuità e sviluppo”.
“Domani in Consiglio Regionale è iscritta all’ordine del giorno una mia interrogazione sulla pesca del cicciarello con la sciabica da natante (‘Burzin’), un tema di cui mi sto occupando con l’obiettivo di rendere nuovamente praticabile in Liguria questa attività. A tal proposito, il mese scorso ho incontrato a Finale Ligure un’azienda di pesca  (Siccardi ndr)che ha sempre portato avanti con passione questa tradizione della nostra terra. Auspico che possa essere sbloccato un settore che merita continuità e sviluppo”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale di Forza Italia Angelo Vaccarezza. 
“La pesca del cicciarello in Liguria – prosegue – è una pratica antichissima, riscontrabile attraverso numerosi documenti storici, quali gli Statuti di Noli del XVI secolo. E proprio Noli (che era anche diventata per questo un Presidio Slow Food) e le acque dei vicini comuni della provincia di Savona sono stati il cuore di quest’attività fino all’entrata in vigore, diversi anni fa, delle normative europee in materia di reti quali la sciabica, che ne hanno determinato lo stop. Eppure quella del cicciarello è un tipo di pesca selettiva e sostenibile dal punto di vista ambientale, con una ridottissima presenza di catture accessorie accidentali, ed il ‘Burzin’ è uno strumento che non arreca danno all’ecosistema”.
“Proprio in ragione di ciò – spiega Vaccarezza – occorre, da parte della Regione, l’elaborazione di un nuovo ed adeguato Piano di gestione che, attraverso l’attivazione di appositi ed approfonditi rilievi e monitoraggi, possa far rientrare la pesca del cicciarello con la sciabica – dati scientifici alla mano – tra le deroghe ammissibili ai sensi dell’art. 19 del Regolamento europeo in materia (il n. 1967 del 2006 e s.m.). Il precedente Piano di gestione del 2010, infatti, nonostante la volontà e gli sforzi profusi negli anni dalla Regione, non aveva potuto diventare operativo a causa di diversi fattori, tra i quali proprio la difficoltà nella raccolta di dati ed elementi sufficienti a supporto della richiesta di deroga”.
“Il mio impegno è quello di fare sì che questa volta venga portato a termine con successo questo percorso su cui la Regione sta lavorando”, conclude Vaccarezza, la cui iniziativa è stata sottoscritta anche dagli altri consiglieri di Forza Italia Carlo Bagnasco (capogruppo) e Chiara Cerri.

2/DEMANIO MARITTIMO, REGIONE LIGURIA STANZIA 2,8 MILIONI DI EURO PER RIPASCIMENTI, LAVORI DI SICUREZZA E ACCESSIBILITÀ. PRESIDENTE BUCCI E ASSESSORE SCAJOLA: “FINANZIAMENTI IMPORTANTI PER I COMUNI COSTIERI”- 

Ad Alassio le spiagge comunali attrezzate con tariffe differenziate tra residenti e turisti sono 8 che messe in gara per l’aggiudicazione a privati. Ad oggi, in attesa esito ricorso al Tar per una Sla , sono state affidate, per annualità dal 2024 al 2028 a Immobiliare Riviera srl, Hotel Savoia srl, Gaglioti Gianluca, Bar Spotty Sas di Tabor Loredana, M.A.P. Sas di Alice Arena & C., Rudy Cafè Srl, Soc. Coop. Coopservice 49 e a Marchiaro Davide, come da relativi atti di aggiudicazione del 21 maggio scorso. L’introito previsto per le casse comunali pare superi il milione e mezzo di euro.

A Loano sono 6 + 1 stabilimento balneare comunale. La base d’asta nel 2024 era di 480 mila euro più Iva per tre anni. Bagni Delfino, Medusa, Ippocampo, Ondina (stabilimento balneare) Stella Marina, Murena, Lampara.

COMUNICATO STAMPA – Regione Liguria stanzierà 2,8 milioni di euro per la pulizia, la sicurezza, l’accessibilità e i ripascimenti delle spiagge dei Comuni costieri, con un incremento nel finanziamento rispetto al 2024 di 200mila euro. A comunicarlo l’assessore regionale al Demanio Marittimo Marco Scajola in una riunione svoltasi nella sede regionale di Anci alla presenza di tutti gli amministratori interessati. 60 i Comuni che riceveranno fondi destinati al ripascimento (1,9 milioni di euro); 18 per la pulizia (356mila euro); 14 per la sicurezza (336mila euro) e 13 per l’accessibilità (149mila euro).

“Aumentiamo la disponibilità di fondi per i ripascimenti, soddisfacendo inoltre tutte le richieste arrivate dai Comuni costieri per opere di pulizia, sicurezza e accessibilità nelle spiagge libere – dichiarano il presidente della Regione Marco Bucci e l’assessore regionale al Demanio Marittimo Marco Scajola -. Questi 2,8 milioni di euro dimostrano il nostro impegno concreto per andare incontro alle esigenze delle amministrazioni locali in vista della stagione turistica. Abbiamo dato, appositamente, comunicazione in anticipo delle risorse a disposizione garantendo così a ogni singolo Comune di poter pianificare al meglio i propri lavori. Gli interventi in programma renderanno le nostre coste sempre più attrattive, accoglienti e a misura di tutti senza lasciare nessuno indietro e senza dimenticare il fondamentale aspetto della sicurezza. Ringraziamo Anci con la quale, anche in questa occasione, abbiamo avuto una collaborazione proficua ed efficace nell’interesse del territorio”.

Nel dettaglio l’entità dei finanziamenti di Regione Liguria a favore dei Comuni costieri del territorio regionale, suddivisa per Provincia:

Provincia di Genova- € 860.817,17 di cui: Arenzano € 54.153,26, Bogliasco € 9.325,56, Camogli € 7.309,22, Chiavari € 38.071,63, Cogoleto € 66.054,16, Genova € 251.333,52, Lavagna € 87.523,52, Moneglia € 55.482,85, Portofino € 1.552,05, Rapallo € 31.982,82, Recco € 40.789,04, Santa Margherita Ligure € 44.704,32, Sestri Levante € 130.651,27, Sori € 37.665,56, Zoagli € 4.218,39.

Provincia di Imperia – € 726.836,61 di cui: Bordighera € 77.094,65, Camporosso € 3.369,41, Cervo € 10.678,63, Cipressa € 3.621,45, Costarainera € 1.193,88, Diano Marina € 49.506,39, Imperia € 117.102,39, Ospedaletti € 41.348,58, Riva Ligure € 28.220,50, San Bartolomeo al Mare € 40.814,59, San Lorenzo al Mare € 22.697,06, Sanremo € 145.919,15, Santo Stefano al Mare € 49.161,86, Taggia € 14.061,30, Vallecrosia € 12.376,60, Ventimiglia € 109.670,17.

Provincia di Savona- € 856.474,12 di cui: Alassio € 59.057,46, Albenga € 35.564,48, Albissola Marina € 11.288,84, Albisola Superiore € 14.140,89, Andora € 29.303,22, Bergeggi € 56.240,64, Borghetto Santo Spirito € 17.961,32, Borgio Verezzi € 18.876,63, Celle Ligure € 32.778,75, Ceriale € 62.364,55, Finale Ligure € 134.166,7, Laigueglia € 41.613,49, Loano € 71.991,20, Noli € 22.590,94, Pietra Ligure € 50.511,42, Savona € 114.067,02, Spotorno € 27.631,78, Vado Ligure € 13.981,71, Varazze € 42.343,08.

Provincia della Spezia- € 296.767,82 di cui: Ameglia € 59.333,74, Bonassola € 9.630,66 euro, Deiva Marina € 4.271,45, Framura € 54.939,65, Lerici € 30.616,49, Levanto € 11.713,33, Monterosso € 11.448,02, Portovenere € 96.985,81, Riomaggiore € 15.719,47, Vernazza € 2.109,20. -


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