Alassio e la sua Baia del Sole non sono solo sinonimo di successo ‘immobiliare’ e ‘case al mare’. L’ultimo ‘miracolo’ Melgrati e C. può sorridere e documentare quanto c’è ancora di verde e panorama da vero mozzafiato.
Si pensi che un altro big delle ‘seconde case, il veterano in politivca Angelo Vaccarezza, ha sempre ripetuto ‘abbiamo una costa e un’entroterra senza pari nel mondo quanto a fascino e dono della natura’.


Il vicesindaco di Alassio con delega al Turismo Angelo Galtieri dichiara: “Siamo davvero soddisfatti che questo splendido progetto abbia potuto concretizzarsi ad Alassio. Si tratta di un invito a fermarsi per riscoprire la meraviglia di ciò che ci circonda e riscoprire il valore del tempo, della lentezza e della contemplazione. Ringrazio Monica Cecchin che, coadiuvata da Sabrina Marchiano, ha ideato il progetto e gli artisti che con il loro talento hanno dato forma e colore a questa iniziativa. Un’iniziativa che si inserisce perfettamente nella nostra visione di un turismo esperienziale e sostenibile, dove arte e natura dialogano valorizzandosi vicendevolmente”.
L’ideatrice del progetto, Monica Cecchin, sottolinea: “Alassio, con il suo anfiteatro collinare, offre panorami splendidi e perfettamente adatti alla nostra iniziativa. Siamo quindi davvero felici che il nostro progetto abbia potuto essere accolto in questo meraviglioso contesto, dopo aver debuttato nel 2023 durante la rassegna ‘Arte in Campagna’ di Enrica Cremonini a Marmoreo e dopo essere stato presentato lo

scorso anno al Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo durante l’evento ‘Di che stile (di vita) sei’, introdotto da Deliana Misale e interamente dedicato alla promozione della salute e del benessere. Il nostro augurio è che questo progetto possa essere apprezzato dai numerosi escursionisti che frequentano i sentieri collinari di Alassio e crescere e svilupparsi ulteriormente”.
2/L’assessore al Commercio Franca Giannotta si congratula con la neo presidente del Consorzio “Alassio Un Mare di Shopping” Lucia Leone

3/Nella ‘belle epoque’ di Alassio by night, degli ‘anni d’oro’ La Capannina, aprì dopo ‘Villa Romana’ e il ‘Caffè Roma’, il Tabù. Altri seguirono. Fino a 11 locali da ballo e la prima discoteca in Riviera. Ora è rimasto Le Vele ai confini con Albenga.
DA ‘TORINO CRONACA’-FINE DI UN’EPOCA- La Capannina di Alassio non esiste più: demolita la storica

si affacciava sul porticciolo sul golfo.
Era aperta esclusivamente in estate. La stagione iniziava a maggio fino a settembre. Con una meravigliosa location open-air immersa nel verde di un suggestivo giardino mediterraneo.
La struttura del club proponeva 2 ambienti separati ed una proposta musicale di alta qualità. Orchestre di grido. Tra i dj si possono ricordare Ralf, Ricky Montanari, David Morales, Little Louie Vega, Satoshi Tomiie, ecc…
La storia della discoteca la poneva come uno dei locali più famosi d’Italia. Era iniziata negli anni ’50 e punto di riferimento della movida ligure per diversi decenni. Fin dai suoi primi anni di vita accoglieva una clientela adulta, elegante e selezionata. Nei primi anni ’90 La Capannina viene stravolta adottando uno stile moderno. Nel 1996 cambia gestione e tornava agli antichi fasti.
discoteca tempio della Dolce Vita. Fondata negli anni ’50 dal torinese Michele Mangia, sulla sua pista si esibirono nomi quali Celentano e Mina: ecco cosa diventerà adesso…
È stata una delle discoteche più importanti e famose d’Italia, uno di quei luoghi simbolo della Dolce Vita del Nord che, dalle grandi città, si trasferiva per una notte in riva al mare fra musica dal vivo e litri di champagne. È La Capannina di Alassio, fondata negli anni ’50 dal torinese Michele Mangia, anche proprietario dell’attuale Bamboo, la discoteca di corso Moncalieri, all’ombra della collina e in riva al fiume. Sono tanti gli altri locali cui Mangia diede vita sotto la Mole ma solo lei, La Capannina di Alassio, segnò indelebilmente un pezzo di storia che rimarrà nel cuore di intere generazioni.
Chiusa dal 2009, quando l’allora proprietario Renzo Lattuada tirò giù le serrande a causa dei costi divenuti troppo elevati dell’affitto, l’edificio affacciato su uno degli scorci più suggestivi della costa di Ponente, è stato definitivamente demolito la scorsa settimana. Proprio pochissimi giorni dopo la morte di Gianni Pettenati, il fondatore del Bandiera Gialla di Rimini, che strano scherzo del destino… Da lì, il via vai degli alassini, molti dei quali speravano ancora in una possibile rinascita della discoteca che, più di ogni altra, ha contribuito alla fama della cittadina ligure. Una speranza che si è definitivamente spenta, oggi, di fronte al neo cantiere dedicato alla costruzione di parcheggi privati.
La chiusura della Capannina nel 2009 ebbe una eco nazionale. Sulla sua pista si esibirono un po’ tutti i grandi nomi dello spettacolo. Da Mike Bongiorno a Mina, Celentano, Rita Pavone. I cantanti avevano l’abitudine di passare di lì prima o dopo esibirsi al Festival di Sanremo. La Capannina non era una discoteca come tutte le altre ma un luogo raffinato, dove sfoggiare abiti eleganti, parlare di argomenti importanti e ascoltare buona musica. Lì nascevano le mode del momento e la carriera di un artista poteva subire la sua svolta. E anche quando la proprietà cambiò, nel 1996, i nomi degli ospiti continuarono ad essere altisonanti. Si parla dj quali Andrea Poggio dj, Bruno le Kard dj, Cristiano8records dj, Daniel dj, Human dj, Jack Briatore dj, Mimmo dj, Mr Rouge dj, dj, Marco Zanza dj, Samuel e il compianto Coccoluto.