Davide Tornavacca, 31 anni, loanese a 360 gradi, da un mese arricchisce l’album dei dottori commercialista. 12 anni di studio, tra Università e Master, laurea ed esame di abilitazione.
di Luciano Corrado
A chi hai fatto le prime telefonate da neo commercialista?

A mia nonna, quasi centenaria, alla mamma che era in ufficio, a papà indaffarato a coltivare l’orto e raccogliere arance Pernambucco.
E chi hai ringraziato per primo?
Un mio zio, rag. Giuseppe Mangone che è stato paziente e perfetto ‘maestro’ della professione.
Quando hai saputo che avevi superato l’ultimo esame?
Il tema della tesi del master dell’Università degli Studi Tor Vergata è stato: “Le differenze e analogie tra collegio sindacale, revisione legale dei conti e O.D.V, organismo di vigilanza”.
Ero a Cassino per l’esame di stato, passeggiavo con un collega, un’attesa e uno stato d’animo difficile da spiegare, alle 15,30 la lieta notizia dell’abilitazione. Ci siamo abbracciati. Le tesi in videoconferenza, inviata per mail, discussa davanti a un docente commercialista e due professori della cattedra Economia Aziendale. Tuttavia è stata l’esperienza del master che mi ha aiutato molto, direi che ‘tiene la testa attiva’. La commissione d’esame di stato era invece formata da un presidente, un vice e 3 liberi professionisti.
La provincia di Savona era rappresentata da altri aspiranti commercialisti?

Credo di essere stato l’unico a Cassino. Per me è stata un’esperienza formativa ineguagliabile. Avevamo iniziato il master in 40, abbiamo dato l’esame in 5. Solo per i master ha superato 7 esami. Era il 2012 quando ho varcato per la prima volta la soglia dell’Università, 12 anni sono lunghi, impegnativi, faticosi. Ma sono uno che pratica la tenacia e non mi arrendo.
Come ti hanno accolto gli amici alla notizia che per te iniziava una nuova vita con l’ambita professione di commercialista. Vox populi sostiene che sia impegnativa e redditizia.
Ho un centinaio di amici, c’è il passaparola, Ci vediamo e ci sentiamo spesso. La mia seconda casa, del resto, è il Palazzetto dello Sport, la sua piscina comunale. Un fiore all’occhiello per la città e centinaia di giovani anche del comprensorio e dell’entroterra dell’Alta Valbormida. Ho cominciato a frequentare i corsi di nuovo all’età di 3 anni.A 18 anni iniziavo a collaborare, dipendente. Ho praticato il nuoto, gare di Triathlon che vorrei riprendere. A Loano si tengono gare nazionali di nuoto artistico e meeting di nuoto.
I viaggi Loano-Roma, cosa non si dimentica e come si vivono.
Aggiungiamo l’auto più raramente. Da dimenticare, almeno per me: il Freccia Rossa e Freccia Bianca. I ritardi. Negli ultimi tempi ho scelto l’aereo per disperazione. Genova- Fiumicino e ritorno. A Roma alloggiavo al Campus universitario di Tor Vergata. Sono stato educato ad accontentarmi, a non avere il nasino all’insù. Ho imparato molti dai nonni paterni, da mamma e papà. Sono figlio unico.
Quante ore dedicavi allo studio.

Direi, nel corso degli anni, una media di tre-quattro ore, che si sono successivamente moltiplicate. L’ultima notte, prima dell’ultimo orale, ho messo a prova tutte le mie energie di resistenza psichiche e fisiche. E senza il sopravvento della paura. Del resto non sono uno che si scoraggia facilmente. Ho dovuto affrontare, nel tempo, due volte l’ultima prova. Anzi dico una parola poco elegante, mi sono incarognito.
I tuoi progetti a breve.
Ho un carissimo amico, Samuele, abita a Gorra, ha 5 anni più di me e spero che possa arrivare all’abilitazione. Potremmo anche esercitare insieme la professione. Io del resto ho fatto pure i tre anni di praticantato per l’esame di revisore legale che credo di fare nel luglio prossimo.
Come sei finito al prestigioso Automobil Club di Montecarlo. Un colpo di fortuna o un’amicizia.
E’ un sogno che si avvera e mi segue da bambino. Ho iniziato con una lunga frequentazione. Ancora nel 2021 ero uno dei tanti spettatori. Ora sono commissario di pista anche per la Formula Uno. Quando si dice che accade per caso. Un giorno durante una gara mi sono arrampicato ad un rete di protezione piuttosto alta. L’obiettivo era di raggiungere un pilota per l’autografo. Un commissario mi ha notato. ‘Mi sembri un tifoso tenace….ti va di entrare nel nostro corpo dei commissari.’ Ci siamo scambiati il numero di cellulare. Un giorno mi chiama: ‘Manda la richiesta telematica di candidatura. Se ti selezioniamo faccio sapere’. Rimasi interdetto. Poi tre mesi prima del Gran Premio di Monaco e di un periodo di stage di formazione mi informano che sono stato dichiarato idoneo. E’ obbligatorio parlare la lingua francese, che non conoscevo, così mi sono dedicato allo studio. Lezioni da madrelingua tutti i giovedì mattina. Credo di essere l’unico savonese. Quando hanno saputo che indossavo i panni da neo commercialista, davanti a tutti, ho ricevuto le felicitazioni. Chissà che un domani Monaco non sia la mia destinazione di lavoro.
Cosa leggi solitamente tra i quotidiani, settimanali. Guardi la TV?

Sono abbonato a Il Sole24Ore on line, le notizie locali le leggo su IVG o Savona News, qualche commento sui social. La Tv la guardo abbastanza poco. Non mi appassionano dispute e polemiche, risse tra politici e politicanti.Seguo quando posso qualche telegiornale.
Come vedi la tua Loano. Parliamo solo degli aspetti positivi.
Diciamo che è un modello per la funzionalità del suo Palazzetto dello Sport e l’attività nell’educazione sportiva, l’aggregazione giovanile. Molto utile e positiva l’organizzazione di numerosi campionati italiani. Credo che abbia tutte le potenzialità di crescere. Fare promozione anche alla Loano turistica. Una notiziola. L’ultimo giorno di Università ed esami ero incerto se indossare giacca e cravatta, alla fine l’ho ritenuto doveroso anche per rispetto degli esaminandi. E ancora voglio ringraziare le persone e gli amici che sono sempre stati vicino e mi hanno incoraggiato.
Il compianto prof. Gian Luigi Bruzzone, di Celle Ligure, già professore universitario, scrittore, collaboratore settimanale di Trucioli.it, terminava così tutte le interviste che scriveva: Caro…. la ringrazio per la sua disponibilità all’intervista ed auguro per Lei e per i Suoi quanto desiderate. Viva noi!
E’ il mio auguri ‘grande’ Davide!
Luciano Corrado