Re Cicciolin è sbarcato dal mare ancora una volta, e ancora una volta ha ricevuto dal Sindaco di Savona le ‘chiavi della Città’. Con questo evento si è aperto ufficialmente il Carnevale 2025.
di Ezio Marinoni


Custode di queste antiche tradizioni, impegnata a far sì che questa memoria storica non si perda è la Associazione A Campanassa, che ha appena festeggiato il primo secolo di vita.
Una associazione di storia, arte, cultura, economia e vita sociale che ha sede, fin dalla sua fondazione, nel complesso del Brandale; essa è stata costituita il 14 maggio 1924 al fine di tutelare le tradizioni, gli usi, i costumi e il dialetto della città.
L’idea di dar vita alla associazione emerge nel 1922, quando un gruppo di savonesi, per porre rimedio al vuoto avvertito all’interno della comunità, organizza un “Comitato provvisorio per la costituzione di una Società di Savonesi autentici”. Nel settembre dello stesso anno, questo Comitato si riunisce nel Bar Splendid, in Corso Italia, con l’idea di fondare “A Campanassa”. Di quel Comitato sono membri l’avv. Paolo Astengo, il cav. Nicolò Pessano, il cav. Emanuele Canepa, il prof. Francesco Varaldo, il prof. Filippo Noberasco, il cav. Amilcare Dupanloup, il cav. Uff. Antonio Pessano, Emilio Tixi, Giuseppe Ferro, Sensitto Sguerso e Giovanni Bongio.
Occorrono quasi due anni di attività preparatorie, prima che il Comitato possa annunciare la nascita della nuova associazione, il 16 aprile 1924, nel corso di una riunione tenuta nella sede della “Fratellanza Operaia” in via Pertinace 3 interno 3 (l’attuale via Cristoforo Astengo): vengono, in contemporanea, chiamati a raccolta tutti i savonesi amanti della propria città.

Nel corso di una riunione che si tiene il successivo 24 aprile al Politeama “Garibaldi”, in corso Mazzini, durante la quale Paolo Boselli è nominato Presidente Onorario della nuova società, è votato il seguente ordine del giorno: “I nativi di Savona, di idea e di credenze diverse, ma riuniti dall’amore della propria città, deliberano di costituirsi in una associazione, intitolata dalla vecchia Torre Comunale “A Campanassa” per rievocare e custodire le memorie storiche dei loro avi, per cooperare al bene di Savona con unità di intenti, alieni da spirito di parte.
Durante il fatidico e già citato 14 maggio 1924 l’associazione si assegna un carattere sostanzialmente apolitico, viene votato e approvato il progetto di Statuto Sociale, composto da 15 capitoli scritti da Filippo Noberasco in dialetto savonese.
Il successivo 1 giugno 1924, nella sala maggiore della Società Esercenti e Commercianti, è eletto il primo Consiglio Direttivo dell’associazione che, presieduto da Paolo Astengo e affiancato dall’ing. Flaminio Becchi (vicepresidente), dal prof. Filippo Noberasco (segretario) e dal cav. Emanuele Canepa (cassiere), risulta composto da Ernesto Astengo, Stefano Bonfiglio, Giovanni Bongio, Giovanni Damonte, Amilcare Dupanloup, Giuseppe Ferro, Giovanni Battista Musso, Giacomo Parodi, Giovanni Battista Tarò e Francesco Varaldo.
Il poeta Giulio Emanuele Minuto compone l’inno sociale su musica del maestro Carlo Collaretto, mentre il bozzettista Omero Bertolotto realizza il disegno per il distintivo sociale. Al momento della costituzione, l’associazione conta già 681 iscritti: il suo insediamento ufficiale nel Palazzo degli Anziani avviene l’11 ottobre 1924, con una semplice ma significativa cerimonia.

I primi dirigenti del sodalizio chiedono all’amministrazione comunale che venga loro concessa quale sede sociale la Torre del Brandale ed il Palazzo degli Anziani, simboli storici della Savona medievale; il Comune, che accoglie l’invito, vede in questa circostanza lo spunto per dare avvio ai restauri del complesso del Brandale. Grazie alla determinazione e alle capacità di Poggio Poggi, presidente de “A Campanassa” dal 1928 al 1940, e alle pubbliche sottoscrizioni che trovano il favore dei savonesi, nel 1933 si riesce a a ripristinare la Torre nella sua altezza originaria, riportandola all’altezza di m. 49,60, e si pone sulla sua sommità una nuova campana, benedetta l’11 ottobre 1933.
Il pittore Eso Peluzzi realizza un affresco, collocato sulla parte superiore della Torre, raffigurante l’apparizione di N.S. della Misericordia al pastore Botta. La ceramica che sovrasta la facciata della Torre verso il porto, “la Madonna di Misericordia”, è di Giacomo Raimondi (1), nato a Savona nel 1912.
Innumerevoli sono state le iniziative e le attività con cui l’associazione si è posta in luce nel suo primo secolo di vita. Nel 1927 ha ideato il “Concorso dei pastori”, cui seguono dal 1933 gli annuali “Concorsi dei presepi”, al fine di rinnovare e perpetuare l’antica tradizione del Natale mediante la premiazione degli allestimenti migliori e di maggior pregio; questa tradizione si è rinnovata con le “Mostre dei presepi nell’arte ceramica” nella sala del Palazzo degli Anziani, inaugurate ogni 13 dicembre.
Dal 1933, dopo due secoli di interruzione, ha ripristinato la tradizione medioevale della cerimonia del “Confuoco”, che si celebra nella mattinata della domenica che precede il Natale con la consegna di un artistico vaso in ceramica al Sindaco di Savona.
Tra il 1929 ed il 1933 ha promosso tre “Concorsi di canzonette dialettali”, poi ripresi a partire dal 1955 come “Concorsi di poesia dialettale”, dal 1974 intitolati alla memoria di “Beppin da Cà”, Giuseppe Cava, grande poeta dialettale savonese del Novecento.
Ha sovrinteso alla nascita di “Cicciolin”, la maschera dialettale savonese creata dalla matita del pittore Romeo Bevilacqua nel 1953. Dopo aver aderito nel 1955 all’“Unione Italiana delle Famiglie Regionali”, ha partecipato alla fondazione della “Consulta Ligure”, istituita il 24 Novembre 1973, insieme ad altre associazioni liguri gemelle.
Riconoscimenti e consensi hanno ottenuto, nel corso degli anni, gli allestimenti della Compagnia Teatrale “A Campanassa”, le esibizioni del “Gruppo storico” in costume e del “Gruppo musicale”.
Dal 1973 l’associazione ha indetto la “Marcia delle Civiche Libertà”, poi trasformata dal 1988 in “Paliu di Burghi”, per rievocare la nascita del libero Comune di Savona il 10 Aprile del 1191. Inoltre, ogni anno, il 12 ottobre, celebra la Giornata di Cristoforo Colombo: entrambe le manifestazioni, dal 2004 sono organizzate insieme alla Amministrazione Comunale.
Moltissime risultano, infine, le iniziative editoriali promosse e patrocinate da “A Campanassa” nel corso degli anni, tra cui il suo periodico, disponibile on line a partire dal 2010, manifestazioni artistiche e musicali presentate nelle sale del Palazzo degli Anziani.
L’associazione ha contribuito a costituire, insieme alla “Società Savonese di Storia Patria”, alla sezione savonese di “Italia Nostra” e al ”Istituto Internazionale di Studi Liguri”, la “Consulta Culturale Savonese”, allo scopo di rispondere alle esigenze di tutela, difesa e conservazione del patrimonio storico, artistico, culturale e paesaggistico del territorio savonese. L’associazione custodisce circa 8.000 volumi nella sua biblioteca.
Avremo altre occasioni, nel corso di questo anno, per approfondire la sua storia e le tante attività intraprese, a partire dalle “SEJANN-E CUNVIVIÄLI 2025”, in corso di svolgimento. Il 101.mo anno di vita, sia dunque, spunto e occasione, per i savonesi e non solo, per entrare nelle stanze del Brandale, per conoscere da vicino questa storia di orgoglio locale e, perché no, vedere nuovi soci desiderosi di contribuire a salvaguardare e a tramandare la storia di Savona, nel periodo in cui si gioca la sua candidatura a Città Italiana per la Cultura 2027.
Ezio Marinoni
Inf@ e contatti presso Piazza del Brandale 2 – Savona
La segreteria è aperta il lunedì e giovedì, dalle 16 alle 18
whats app: 375 7496193
telefono: 019821379
sito: https://www.acampanassa.it/
mail: savonaliberocomune@campanassa.it
Si ringrazia la Associazione per le immagini concesse.
Note- 1) Da giovane, Giacomo Raimondi frequenta i corsi d’arte di via Quarda Superiore, ha per maestro di plastica lo scultore Dario Rebagliati e maestro di disegno lo stesso Eso Peluzzi. Dopo il periodo bellico riprende a lavorare ad Albissola la ceramica: la sua attività ha spaziato dai pannelli ai vasi, alle statue, ai bassorilievi.
2/SAVONA, SCUOLA SENZA FRONTIERE. VENERDI’ 14 MARZO NELLA SALA DELLA SIBILLA