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Liguria e Basso Piemonte

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Savona che figuraccia! La Provincia, LABCONSULENZE SRL, KOMUNIKA SRL, 29 mila ingiuzioni a 17.163 automobilisti. Avvocato, ex sindaco, ha proposto la soluzione, ma ignorata


Non si può credere che un automobilista, un cittadino, savonese o meno che sia, riceva anche a 6-7 anni (dal 1917) un’ingiuzione di pagamento per una sanzione al codice della strada che non ha mai ricevuto e non sia dato atto in che sia stata elevata, in quale località e strada, l’ora e quando notificato il primo ‘verbale’.

Ebbene questo/questi automobilisti ignari e vittime di un gravissimo disservizio (la Provincia con il presidente Oliveri e l’ufficio competente si sono affrettati a titolare, con IVG.it, che ‘non siamo in presenza di una truffa (sic)’. Bonta loro! Nessuno aveva invocato la truffa.  Siamo in presenza di intollerabili vizi di forma. Si doveva agire, da parte della Provincia, in autotutela, tenendo conto del contenuto della stessa ingiunzione. Parliamo pure dei casi in cui il cittadino sostiene di aver pagato o perso la ricevuta. Ebbene perchè la Provincia, ente pubblico, non fa una verifica  al suo ‘stesso servizio di tesoreria’ indicato peraltro nell’avviso di pagamento? Perchè imporre in prima istanza al cittadino di farsi lui carico di una ricerca che potrebbe risalire ad anni addietro magari senza poter esibire un riscontro? E per quale ragioni in tutti gli altri casi, migliaia e miglia, ‘scandalo’ senza precedenti in Provincia di Savona, non si è scelto, per non accanirsi contro l’automobilista o il alcuni casi famigliari se defunto, di procedere all’autotutela di fronte a palesi vizi (ci ripetiamo, incompletezza della violazione contestata, ovvero numero di targa, giorno, ora, località e strada). Siamo di fronte ad una atto amministrativo che, come è stato spiegato, è caratterizzato da una ‘catena burocratica’. La Provincia di Savona si è avvalsa per i primi rilievi della Provincia di Imperia (dietro pagamento, 150 mila €?), da Savona è partito l’appalto-incarico aggiudicato alla ditta LABCONSULENZE con sede legale a Roma,  vai  Ribotta, sede operativa a Montaldo Uffugo in provincia di  Cosenza. E che ha designato la KOMUNICA SRL sede legale a Caraffa di Catanzaro in frazione  Loc. Difesa Zona ind.le

Labconsulenze srl  ha un capitale sociale sottoscritto di 3milioni 216,338€, 147 addetti, 3 soci titolari di diritto su azioni e quote, 4 amministratori, 2 titolari di cariche, 5 Unità locale. Figurano soci Imperium Holding srl con il 99% della proprietà, Chiappetta Martina, classe 1961, 0.5% di proprietà, Chiappetta Azzurra Maria, classe ’43, con lo 0.5 di proprietà. Rappresentanti di impresa. Presidente del CDA Giampiero Felice, instintore Luigi Bruno,  consigliera Giovanna Riganello, consigliere Salvatore Chiappetta.

KOMUNIKA SRL HA UN CAPITALE DI 130 MILA EURO, 25 ADDETTI, 5 SOCI TITOLARI DI DIRITTI SU AZIONI E QUOTE. 2 AMMINISTRATORI, 1 UNITà LOCALE, Costituita  il 31 – 12 -2020. Soci Abramo Gianluca, classe 1987 (47.801), Abramo Andrea, classe 1974 (47.8o1), Schipani Antonio, classe 1968 (17.500), Mancuso Antonio,  classe 1972 (8.449), Scamarcia Giovanni, classe 1979, (8.449). Amministratore unico Antonio Schipani, rappresentante d’impresa. Gianluca Abramo institore, rappresentante di impresa.

Oggetto sociale. “La società ha per oggetto  l’esercizio dell’industria grafica tipografica e cartotecnica, il commercio dell’ingrosso e al dettaglio di prodotti risultanti da tale attività,  nonchè qualsiasi lavoro editoriale e di cancelleria, comprese le forniture  per municipi,  esattorie,  direzioni didattiche, scuole,  uffici pubblici e privati,  enti locali….”.

Una semplice interrogativo. Sarà utile ascoltare e leggere quale sia stata la procedura e da chi la scelta di dare vita alla catena di sanzioni e ingiunzioni arrivate ai ‘violatori del codice stradale’. Che vede come messo notificatore Giuseppe Maria Paladino.  Presidente del CdA Giampiero Felice.

UNA TRE LE TANTE INGIUNZIONI- MANCA IL NUMERO DI TARGA, IL COMUNE IN CUI E’ STATA RILEVATA L’INGRAZIONE AL CODICE DELLA STRADA, IL GIORNO E L’ORA. SI AGGIUNGA CHE SONO MOLTI A NON AVER MAI RICEVUTO LA NOTIFICA (IN QUESTO CASO 24-FEBBRAIO -2020). Non c’è dubbio che ci troviamo di fronte a visi formali. La Provincia – vedi articolo ultimo del Secolo XIX- da una serie di spiegazioni. Sta di fatto che sono chiamati i cittadini a dimostrare e non già come sarebbe logico l’ente pubblico autore dell’ingiunzione amministrativa.

Ci ripetiamo ancora. L’ex sindaco di Albenga, avvocato Giorgio Cangiano, titolare di uno dei più affermati studi legali della provincia di Savona, ha proposto, attraverso IVG,it, che titolava già l’8 febbraio 2025: “La Provincia chieda l’annullamento delle cartelle inviate”. “Sia fatto al più presto, perché a breve scadranno i termini per i ricorsi che creerebbero ingiusti disagi ai cittadini, comporrebbero costi ingiustificati ed intaserebbero gli uffici giudiziari”.  Ebbene pare che nessuno in Provincia abbia letto o condiviso. Questa è la politica delle ‘persone giuste al posto giusto’? Questo è essere dalla parte dei cittadini senza invocare favoritismi clientelari!? Anche se il clientelismo è lo ‘sport‘ più seguito dopo il calcio, unitamente al ‘poltronificio’.

NOTA DI TRUCIOLI CON ALLEGATO ISTRUTTIVO- Schema d’ ingiunzione utilizzato da Torino. Nell’allegato ci sono tutti gli elementi che consentono all’ingiunto di capire (data accertamento illecito etc.) C’è anche l’avviso di non tener conto dell’ingiunzione se si è provveduto al pagamento (vedi….).


MMM


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