Nell’edizione del Festival della canzone italiana di Sanremo del 1989 in uno sketch del trio Marchesini – Lopez – Solenghi quest’ultimo comparve in scena vestito da San Remo, per l’appunto con un remo in mano…
di Tiziano Franzi
Ma un “San Remo” non è in realtà mai esistito. Anche se oggi la famosa città rivierasca si chiama proprio “Sanremo”, scritto tutto attaccato.
Per la verità un santo nella storia di questi luoghi c’è stato, anzi ce ne sono stati addirittura due, e naturalmente non si chiamavano Remo ma Romolo. Il primo Romolo fu vescovo di Genova intorno al V secolo, successore di quel più famoso San Siro che lo aveva inviato in sua rappresentanza nella città di Villa Matutiæ (che non è altro che l’antico nome di Sanremo).
L’altro Romolo, secondo la leggenda, a Villa Matutiæ, è stato un eremita che visse in isolato romitaggio a circa dodici chilometri a nord-ovest dell’attuale Sanremo, ai piedi del monte Bignone, dove si trova una frazione che ancora ne porta il nome, come omaggio alla grotta che lo avrebbe ospitato.
San Romolo è diventato patrono della città ligure nell’XI secolo. «Rœmu» non sarebbe altro che una contrazione dialettale di Romolo, da cui deriva «Remo», anche se qualcuno ipotizza per il nome una origine contratta da «eremo» dove sarebbe vissuto il Romolo eremita.
Sull’origine del nome comunque le dispute sono rimaste aperte per decenni.
Nel 1928 la Gazzetta Ufficiale aveva stabilito che il nome ufficiale del comune fosse San Remo (scritto staccato), ma il locale podestà intraprese una lunga battaglia per ottenere il nome intero; la seconda guerra mondiale interruppe in ogni caso le discussioni. Fino al 17 giugno 1992, quando venne pubblicato sulla Gazzetta ufficiale lo Statuto comunale approvato dal Municipio di Sanremo che all’articolo 1 riporta il nome scritto tutto attaccato.
E da quel giorno furono tutti contenti geografi, cartografi, topografi,storici, ma soprattutto gli abitanti, l’ amministrazione comunale e la Rai che, in un connubio quasi perfetto, fanno di Sanremo (scritto tutto attaccato) l’ombelico del mondo di un Paese dove per tutti, alla fine, sono solo canzonette….
Tiziano Franzi