Troppa grazia, sant’Antonio! Un’esclamazione, locuzione metaforica, che significa ottenere più di quanto si desidera, con risultati spesso non del tutto positivi. Non è il caso dell’ospedale di Albenga e la richiesta di avere il ‘Pronto Soccorso’ in quanto è il ‘nosocomio più nuovo della Liguria’ e che serve un vasto comprensorio e vallate interne. Un affollamento turistico, soprattutto balneare. La densità della popolazione arriva a punte di 350 mila persone solo nel savonese.
di Luciano Corrado
A 14 km, a 17 minuti d’auto senza sirena lungo l’Aurelia, opera il Pronto Soccorso del Santa Corona con Dea di 2°livello (copre le due province, Savona e Imperia). Il P.S. pietrese, non da oggi, deve far fronte a crescenti difficoltà, soprattutto di personale addetto (medici e infermieri), spazi adeguati. C’è un progetto di ampliamento e sono stati presi alcuni accorgimenti anti code. Resta il nodo ligure che al ‘triage’ ti accoglie un’infermiera professionale e non il medico che può decidere anche in tempi brevi a secondo della patologia e accelerare i tempi di attesa ormai da paese arretrato.
Non va certo meglio, confermano le cronache, negli altri due maggiori ospedali di Imperia e Sanremo. Sono all’ordine del giorno i disagi in quel di Genova e La Spezia. Proprio in questi giorni va in scena una clamorosa protesta del personale del PS del Galliera che denunciano il protrarsi di una ‘situazione e condizioni di lavoro drammatici” (sic!). Seguendo certe trasmissioni TV va ancora peggio nel Sud, serie difficoltà in Regioni all’avanguardia sanitaria come Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana.
PROMESSE E LA REALTA’- Ignoriamo, da profani, con quali certezze si possa promettere l’apertura di un Pronto Soccorso ad Albenga. Si facciano suggerimenti concreti, specifici, di chi da tempo lo invoca a gran voce. Si indichi una soluzione rispetto ad altre realtà da tempo ‘drammatiche’. Un sindaco (Tomatis) esperienza di medico di famiglia e conoscenza della realtà locale fino ad oggi è stato piuttosto generico quanto a disponibilità delle forze in campo e che organizzerebbe. Trucioli.it sta dalla parte degli scettici.
LA CHIMERA DEL POSTO DI POLIZIA AL SANTA CORONA- Come lo siamo sempre stati nelle promesse sfacciate (e ripetitiva) di aprire un posto di polizia-carabinieri (ci vorrebbe eccome!) al Pronto soccorso del Santa Corona. Promettere e disattendere non costa niente e si finisce nel dimenticatoio addirittura nei singoli impegni dei candidati savonesi in Regione. Purtroppo in attesa del malaugurato evento delittuoso, squilleranno trombe e tromboni di politici e sindaci, sulla cui mediocrità, miopia di lungimiranza, ci sono collaudati esempi, eccezioni delle eccezioni escluse.
TESTIMONE E CRONISTA DA 58 ANNI –Lo sostiene chi da 58 anni è testimone e cronista dell’evoluzione storica, economica- sociale-politicita-urbanistica ponentina. Vedi i Puc scaduti anche da oltre 20 anni, vedi la sciagura della inesorabile scomparsa di hotel (trasformazione in alloggi al mare), vedi il Piano Casa targato Toti-Scajola centro destra, premiato e vittorioso soprattutto nel ponente, pur con la diserzione del 50 % di aventi diritto al voto.
IL ‘PIANO CASA’ TOTI-MARCO SCAJOLA che incrementa le ristrutturazione fino al 30 per cento dei volumi esistenti, non solo per chi vuole ingrandire la casa in cui abita. Si ignora la crescita del carico abitativo in una Riviera già ingolfata, oltre ogni logica di qualità di vita e turistica: parliamo di stagione estiva, week end festivi. Non solo, non mancano città dove continuano a sorgere cantieri e palazzoni. Si negano le altezze (mini grattacieli), ma si continua a consumare suolo prezioso, aggravando il pericolo di inondazioni e danni.
Carenze mostruose di parcheggi pubblici e in buona parte a pagamento, da 1,50 all’ora in su. Vedi ancora l’ineffabile litigiosità per la costituzione dell’Ato (2) provinciale (le poltrone fanno gola). Vedi i piani di promozione turistica che in barba agli annunci, ignorano l’utilità dei comprensori. Ognuno spende e spande affidandosi all’esperto di turno. Via uno, arriva l’altro.
LA CRISI COLPISCE I CENTRI STORICI – Stiamo assistendo, nei centri storici, alla decadenza della qualità del commercio e al precipizio di chiusure, vendesi, affittasi. C’è la fuga soprattutto a causa del caro affitti, ma anche di un turismo sempre più povero. Vacanzieri con i soldi contati da spendere, soggiorni sempre più brevi, il boom-affitti di seconde case.
DATI DI FATTO CERTI – Nella storia socio-economica provinciale degli ultimi 4 decenni dapprima sono ‘morte’ le fabbriche, poi è toccato all’industria alberghiera (quasi nessuno investe in nuovi hotel, semmai gruppi finanziari acquistano le poche grandi strutture esistenti come accaduto Ai Pozzi, a sei anni dall’inaugurazione e lo stesso gruppo ha acquisito la cittadella di Loano2). Un durissimo colpo sta subendo l’agricoltura, le fertili terre incolte superano quasi quelle coltivate, i proprietari agricoltori sono più che dimezzati, parliamo della estesa piana ingauna che ha come unica forza lavoro gli extracomunitari.
TACCIATI DI ESSERE NEMICI DELL’OTTIMISMO – Siamo disfattisti inguaribili? Nemici dell’ottimismo? No, sosteniamo semmai l’ottimismo della ragione e non quello affetto da promesse inconcludenti o fumose. Certamente non quello che ereditiamo da chi sgomita (mette mano al portafogli) per una poltrona in Parlamento, in Regione, nei Comuni, si fa avanti per la presenza in Provincia, nelle Municipalizzate degli ‘amici’. Del resto non sono dei ‘fessi’ o sprovveduti. In un mese c’è chi può consolarsi con una somma che i pensionati al minimo non percepiscono nell’intero anno. O chi fa fatica – e sono tanti soprattutto a mono reddito – ad arrivare a fine mese, coinvolgendo i figli che non sono ‘figli di papà’. Altro che troppi ‘bamboccioni’ o ‘viziati’. Andatelo a dire ai giovani universitari che non possono permettersi un affitto nella sede e ogni mattina si alzano alle 6 per un viaggio in treno spesso trasformato in disservizi e ritardi. Parti per essere puntuale ma diventa una scommessa. Non resta che reclamare e rassegnarsi.
L’AUTOCRITICA ILLUSTRE ‘SCONOSCIUTA’ – E’ difficile che i nostri politici o sindaci ecc. – avarissimi di autocritica – facciano confronti dell’evoluzione della giustizia sociale, investimenti produttivi (e non parassitari). Confronti con il non lontano Aldo Adige dove chi vive e lavora sulle montagne tra ‘masi’ (molti diventati ricettivi e ristorazione), pastorizia hanno redditi più che onorevoli. Qui le seconde case sono quasi ovunque un’ eccezione. Oppure più a ponente i traguardi raggiunti dalla ‘cugina’ Costa Azzurra (le giustizia fiscale francese non consente, come in Italia, 90 miliardi annui di evasione, peraltro dai soliti noti. In Italia 17 milioni di contribuenti, oltre il 40% del totale, dichiarano di guadagnare meno di 15mila euro l’anno e pagano solo l’1,29% dell’Irpef complessiva. Coloro che invece dichiarano redditi dai 35mila euro sono 6,4 milioni, il 15, 27% del totale, e pagano il 63,4% dell’imposta sul reddito della persona fisica. Non conosciamo un ‘mister’ al potere locale che frequenta le mense Caritas. Si fa semmai assistenzialismo per famiglie meno abbienti con i soldi pubblici, mentre le disuguaglianze nelle nostre ‘opulente?’ cittadine continuano a crescere.
I NARCOTIZZATI – Siamo un paese narcotizzato (?) quando ascoltiamo in prima serata TV 7 (il 3 febbraio 25), dalla Gruber (fino a 2,7 milioni di telespettatori) testuali parole: “La sinistra odia il popolo”, ripetuto tre volte al direttore Emiliano Fittipaldi del quotidiano Domani (editore una Fondazione del finanziere ebreo Carlo De Benedetti). A pronunciarle con fermezza un ex parlamentare, colto e memoria storica, giornalista tagliente, direttore del ‘Secolo d’Italia’ edito dalla Fondazione Alleanza Nazionale. Bocchino ex deputato di AN e di FLI.
Nel nostro piccolo blog di volontari, scrivendo del tema ‘Bagni Marini’, della loro denuncia dei redditi (a volte inferiore a quella dei bagnini dipendenti) e della presenza nel ponente ligure di concessionari che non sempre si tramandano la gestione famigliare (almeno cinque sono gruppi industriali, oltre una cinquantina acquistati da persone già benestanti anche di fuori provincia). Ebbene siamo stati tacciati per iscritto: “Siete tutti comunisti”. Affrontando altre tematiche locali e ospitando comunicati stampa di un Circolo Anarchico locale. “Perchè non scrivete che siete un organo fascista”.
INFORMAZIONE LOCALE E DISINFORMAZIONE – Ci ripetiamo, chi vive da mezzo secolo l’informazione un tempo cartacea, ora soprattutto on line-social, la discarica Facebook, è del parere che ha successo chi sostiene il bieco qualunquismo. Chi vanta il maggiore numero di lettori ma fa informazione che non ‘disturbi’ più di tanto il cliente pubblicitario, meglio se è fidelizzato e non spende soldi di tasca sua. Non si approfondisce, non si fanno confronti, il prodotto giornalistico è affidato all”85-90 per cento a comunicati stampa. Servono anche per ‘spacciare’: diamo voce a tutti, per noi tutti uguali. Suvvia, negli anni ’70-’80 e primi ’90 si attribuiva al Secolo XIX, il più diffuso in Liguria di avere una linea editoriale che sponsorizzava la sinistra. E oggi qual’è la linea editoriale dei social che vanno per la maggiore? Il populismo vincente della destra, purtroppo sempre più estremista (vedi Lega sempre più targata Salvini). Il sodalizio con la ‘destra’ nazionalista, persino con gruppi apertamente nazifascisti presenti in Austria, Germania, Olanda, Francia, Ungheria, che ha come contrappeso, sempre purtroppo, una forte sinistra massimalista popolare (caso Inghilterra) per non parlare Partito Nazionale Britannico (in inglese British National Party, BNP) di estrema destra, fondato nel 1982 che sta conquistando sempre più consensi. E sono arrivati al potere ‘mondiale’ i trumpiani, l’estrema destra israeliani ricatta, a sua volta, un primo ministro di destra, Netanyahu, tra i tifosi di guerra a oltranza, alle prese con i rinvii di un processo penale per corruzione che potrebbe costargli il carcere.
Almeno San Valentino è il giorno della commemorazione del concetto universale di amore romantico, affetto, rispetto reciproco. Con la pace vanamente e coraggiosamente invocata da Papa Francesco.
Luciano Corrado
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2/COMUNICATO STAMPA DA ALBENGA – Il sindaco Riccardo Tomatis in merito alla Casa di Comunità: “E’ stata inaugurata la Casa di Comunità all’interno dell’Ospedale Santa Maria di Misericordia. Senza dubbio ogni servizio aggiuntivo offerto ai pazienti è importante, ma ad Albenga sta generando qualche timore tra i cittadini. La preoccupazione principale è che questa scelta possa compromettere la possibilità di avere un PPI o un Pronto Soccorso attivo h24 o che il nostro ospedale non venga adeguatamente potenziato per la sua funzione principale, che è per l’appunto quella di OSPEDALE. Andiamo a precisare alcune cose che forse sono poco chiare. Innanzitutto, cos’è una Casa di Comunità? Una Casa di Comunità è un centro che offre servizi di assistenza sanitaria e socio-sanitaria non urgenti. All’interno delle Case di Comunità operano diversi professionisti come infermieri, medici, fisioterapisti, ostetriche, assistenti sociali, operatori sociosanitari, psicologi e molti altri. Come ho sottolineato ieri, è importante che la medicina territoriale rimanga sul territorio. Quindi la Casa di Comunità nell’Ospedale di Albenga non deve e non può sostituirsi ad altre realtà come, ad esempio, i centri salute o gli studi medici, ma può essere un importante punto di riferimento.È necessario fare rete e garantire ai pazienti i giusti percorsi da seguire, in base alle proprie patologie, per ricevere le cure e l’assistenza più idonee. Le Case di Comunità sono particolarmente importante per persone con patologie croniche che necessitano di un’assistenza continua e integrata. Su un territorio come il nostro, dove la popolazione anziana è numerosa, la Casa di Comunità può essere molto utile.
Mi auguro che la Casa di Comunità possa integrarsi con le attività dell’Ospedale e con il PPI che, ribadiamo, è importante venga aperto h24, così come era stato promesso dal Presidente Bucci.
L’ospedale di Albenga oggi sta funzionando molto bene con grande soddisfazione degli operatori e dei pazienti proprio per questo non si devono fare passi indietro, ma continuare a guardare avanti. Oggi abbiamo le prove di come il Santa Maria di Misericordia possa funzionare e, potenziandolo, può dare sempre più risposte alle esigenze del territorio”.
3) LE VIGNETTE DEL PROF. PADOVANI
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Umberto Padovani partecipa all’ Esposizione Arte Genova Palazzo blu, vicino al Palazzetto dello sport, dove si presentano tutte le più importanti gallerie di Genova.
Umberto Padovani partecipa con quattro opere:
2) Contro il Consumismo
2) Contro la guerra
L’ esposizione finirà domenica 16 FEBBRAIO 2025 alle 20.00