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‘La massoneria non è più quella di una volta’. Intervista a Mauro Cerulli: avvocato, saggista, filologo e giornalista pubblicista


Parla Mauro Cerulli, avvocato, saggista, filologo e giornalista pubblicista. ‘La massoneria non è più quella d’una volta. Ma tutto cambia…alle origini. Non era nata in contrapposizione alla dottrina cristiana, anzi’. 

di Gianfranco Barcella

L’avv. Mauro Cerulli

Incontro Mauro Cerulli, avvocato penalista e civilista nel suo studio, ubicato a Savona. E’ sulla soglia dei settant’anni ma è ancora in attività, impegnato su più fronti: oltre la professione forense coltiva studi sulle comunioni esoteriche dei secoli XVIII e XIX, dalla Massoneria al Martinezismo, con grande rigore filologico e passione per la storia. E non trascura lo studio e la valorizzazione delle più belle tradizioni savonesi, restaurando e mettendo in rete filmati realizzati dai cineamatori cittadini più di mezzo secolo fa.

L’avv. Cerulli è un personaggio molto conosciuto anche perché, è stato consigliere comunale e per un breve periodo ha partecipato attivamente alla vita politica cittadina; inoltre è presente abbastanza sovente sui social dai quali non risparmia critiche pungenti a Carlo Nordio, che giudica il peggior ministro della  Giustizia che il paese abbia avuto dai tempi di Numa Pompilio. Ma i suoi strali sono rivolti anche alle ultime leggi sulle depenalizzazioni ed alla riforma Cartabia, che reputa essere stata una innovazione normativa che ha dato il colpo di grazia ad un sistema già in coma. Il discorso ci porterebbe lontano e preferisco incalzarlo con questa domanda sulla sua pregevole attività di studioso e di ricercatore.

Avvocato, mi può illustrare la sua attività di studioso e di pubblicista?

“ Da quasi una trentina d’anni, nel tempo libero, mi sono dedicato alla restituzione ed al commento di testi antichi in materia esoterica scritto in lingua francese ed inglese, con particolare attenzione agli antichi rituali muratori e a scritti kabbalistici Ho scritto due saggi sul Rito di Perfezione dedicati ai gradi della Vendetta ed a quelli della Sacra Volta, di cui una versione fortemente ampliata costituisce il quarto volume di una serie dedicata al Rito Scozzese. Ho tradotto inoltre in italiano nel 2015 i testi alchemici di Théodore de Tschoudy e restituito la quasi totalità dei rituali del Rito di Memphis e di quello di Misraim, partendo dai testi di Etienne Marconis de Negre e dal Rito di Venezia.

La maggior parte dei miei lavori è stata pubblicata da Place and Book Publishing, ma qualcosa è stato pubblicato da Tipheret e da Fontana. Un testo che desidero segnalare si intitola: Magia Teuurgica e Taumaturgica nel secolo dei Lumi. Si tratta dell’epistolario di Martinez De Pasqually con Jean-Baptiste Willermoz e gli Adepti Cohen che è custodito nella biblioteca di Lione sempre per i tipi di PlaceBook. La dottrina diffusa da Martinez de Pasqially può in qualche modo essere considerata come derivante da una particolare tendenza cristiana esoterica della Massoneria. Scrive nella prefazione Davide Delbono: “Martinez de Pasqually è sicuramente uno dei personaggi più affascinanti ed enigmatici dell’esoterismo e dell’occultismo”. Non posso non ricordare con compiacimento che le illustrazioni di quasi tutti i miei volumi, compresi due di prossima uscita, sono state realizzate da Riccardo Cerulli, mio figlio, maestro d’arte e laureato presso l’Accademia di Belle Arti di Brera.

Inoltre buona parte dei miei volumi sono curati da Fortunato Guerra, un matematico napoletano, che da anni con pazienza si dedica a questa opera di divulgazione.

Per molti, però, la Massoneria resta ancora un’associazione, avvolta nella nebbia…

Vorrei acclarare in primis che, da quanto ho appreso dai miei studi,  la Massoneria nasce come comunione su base iniziatica, esoterica e di fraternità. Diffusa in molti Stati del mondo, le sue origini sono da rintracciarsi in epoca moderna in Scozia, da dove si è diffusa poi in Irlanda, in Inghilterra ed infine sul continente, in Francia, grazie agli esuli della casa Stuart, esiliata alla fine del secolo XVII quando sul trono di San Giorgio è salita la dinastia degli Hannover.

Un forte impulso lo hanno dato i massoni della Royal Society inglese, come Newton, Boyle, Fludd e molti altri, ma si trattava comunque di organizzazioni fortemente elitarie, che si occupavano di scienze occulte, alchimie, fisica e filosofia.

Non vi sono molte certezze sulle origini della massoneria moderna e gli studiosi hanno spesso avanzato opinioni contrastanti. C’è chi la fa discendere dalle corporazioni medioevali, eredi di quelle esistenti al tempo dell’impero romano, i collegia fabrorum, confraternite di artigiani che riunivano i mestieri necessari ad ogni tipo di costruzione e che accompagnavano le legioni nella colonizzazione di nuovi territori. Altri sostengono che sia una forma di continuazione dell’Ordine Templare, i cui superstiti alla congiura di Filippo il Bello e di Clemente V erano appunto riparati in gran parte in Scozia.

Poi non da dimenticata la leggenda che colloca le origini della tradizione massonica all’epoca di Salomone, re di Israele nel X secolo a.C. Hiram Abif, un maestro costruttore della città di Tiro, sarebbe stato il capomastro del tempio che Salomone fece erigere a Gerusalemme. Anche se nella Bibbia è menzionato solo come un artigiano straniero, nella mitologia massonica viene indicato il massimo responsabile della costruzione del tempio e nella sua leggenda, che rievoca la sua resurrezione, molti vi hanno visto un preciso riferimento a Gesù Cristo, che gli antichi rituali indicano come il “Gran Maestro”.

A proposito di costruzioni, è stata avanzata la tesi secondo la quale proprio i templari medievali insediati a Gerusalemme avessero appreso la sacra arte dell’architettura direttamente dai sapienti musulmani durante il loro soggiorno in Terra Santa, nel corso delle varie crociate o che avessero comunque ivi scoperto qualcosa celato da tempo. Dopo la soppressione dell’Ordine del Tempio da parte di Papa Clemente V nel 1312, i templari si sparpagliarono per tutto il continente europeo stabilendosi, come abbiamo detto, principalmente in Scozia, dove avrebbero dato vita a quella che potrebbe essere una sorta di continuazione dell’opera del disciolto ordine, un modo di sopravvivere con estrema discrezione per diversi secoli.

Questa ipotesi si basava sulla natura iniziatica dell’ordine dei Cavalieri del Tempio. Infatti i suoi membri si sottoponevano ad un rituale di iniziazione, di cui sappiamo praticamente nulla, e sappiamo anche che erano ispirati dal sufismo islamico, le cui confraternite seguivano gli insegnamenti mistici di vari maestri, ed i cui segreti e riti forse sono entrati a far parte della ritualità muratoria più antica.

E adesso sfatiamo una leggenda: alcuni attribuiscono la nascita della moderna muratoria al 1717 quando quattro logge che si riunivano in taverne, decisero di federarsi per creare quella che viene comunemente chiamata Gran Loggia, struttura che avrebbe unificato i criteri e dato regole comuni a quelle società che volevano aderire.

In realtà nel 1717 non è successo nulla. La massoneria esisteva da molto tempo prima e quella creata a Londra nel 1717 non è affatto la più importante comunione: la vera massoneria moderna nasce in Francia, come accennato in precedenza, ad opera degli esuli scozzesi. Non a caso tutti i principali riti muratori trovano le sue radici in territorio transalpino e tutte le figure più importanti della massoneria storica sono francesi o di origine scozzese.

E in Italia?

Il problema della massoneria in Italia, da non confondersi con la massoneria italiana, che purtroppo si va sfasciando fra liti e scissioni, sulle quali non voglio e non posso dire nulla, essendo estraneo ad ambienti che certamente rispetto ma di cui conosco poco, va inquadrato in quello generale della sua storia.

Diciamo che l’apporto più importante e innovativo dato alla massoneria moderna dall’Italia è costituito dall’opera di Raimondo di Sangro, Principe di San Severo, al quale dobbiamo la creazione delle basi su cui si fondano i rituali alchemici del Rito di Misraim.

In Italia la massoneria sorse su impulso straniero, per lo più francese ma anche tedesco, se si pensa che esistevano nel secolo XVIII logge Italiane della Stretta Osservanza Templare fondata nel 1751 dal barone Karl von Hund.

Le prime officine massoniche documentate furono quelle di Firenze (1731) e di Roma (1734). Va comunque ricordato che nel 1738 papa Clemente XII scomunicò i massoni ed il loro cammino divenne più impervio. Nonostante tutto nell’arco di circa sessant’anni, tra il 1859 – 1862 e tra 1922-23 dalla massoneria provennero quattro presidenti del Consiglio dei Ministri: De Pretis, Crispi, Zanardelli e Fortis ma se aveva un progetto di erigersi a <partito dello Stato>, questo non si realizzò mai. Anche Ernesto Nathan, forse il miglior sindaco che Roma abbia mai avuto, non solo era massone ma era il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia.

E’ un tema affascinante che investe Storia, Filosofia, Diritto, Sociologia…

Mi permetta ancora di citare l’opera di Fichte dal titolo :”Filosofia della Massoneria. Pubblicato in Germania tra il 1802 ed il 1803, in forma anonima e sotto forma di lezioni. La Filosofia della Massoneria è opera di uno dei più grandi esponenti del Romanticismo Tedesco: Johann Gottlieb Fichte. Lo spirito che anima gli interventi di Fichte, che si possono considerare delle vere e proprie lezioni magistrali, fa emergere con forza e rigore la centralità della trazione iniziatica ed esoterica. Per Fichte la tradizione non richiede prove storiche e tanto meno modalità razionali che ne attestino l’autenticità. L’essenza della Libera Muratoria, al quale il filosofo era iniziato, non consiste allora nella sua storia, ma il fatto che esiste nel cuore di chi ad essa aderisce. Fichte dimostra di aver compreso, così, seppur in area romantica l’essenza esoterica della Libera Muratoria: la ricerca dell’Assoluto, della Totalità, dell’Essere. Desidero ancora soggiungere che, sebbene sia ignoto ai più, molti dei grandi personaggi che hanno dato un sostanziale contributo alla storia dell’umanità negli ultimi tre secoli hanno aderito alla Massoneria. Hanno dato un notevole apporto al progresso culturale della società, quale fulgido esempio del lavoro iniziatico necessario al raggiungimento dei più alti traguardi umani, tra gli altri: Voltaire, Benjamin Franklin, Mozart, Oscar Wilde, De Amicis, Carducci, Pascoli, Alfieri e nell’ambito dello spettacolo Gino Cervi e Totò.

Infine Giuseppe Garibaldi fu massone sin da giovanissimo ed è stato l’esponente più celebre della massoneria italiana ottocentesca. Arrivò a coprire le massime cariche e pensò che la massoneria potesse essere l’organismo capace di realizzare il disegno politico di ricomporre in un fronte unitario tutte le forze sparse della sinistra democratica italiana. Garibaldi incarnava il simbolo dell’idea repubblicana e della lotta contro il potere temporale dei papi e l’oscurantismo della Chiesa Cattolica. La Massoneria fu assente dalla scena italiana dal 1820 al 1859; bandita da tutti gli Stati preunitari, dopo il Congresso di Vienna perché ispiratrice delle forze rivoluzionarie e duramente avversata dalla Chiesa Cattolica. In Italia ricomparve soltanto verso la fine del 1959, quando a Torino un gruppo di liberali di fede cavouriana fondò il Grande Oriente Italiano, più tardi diventato Grande Oriente d’Italia. Ad esso si affiancò poi il Supremo Consiglio del Rito Scozzese”.

Ho sentito parlare anche di cabala massonica e di esoterismo

Chiamiamo iniziazione massonica, l’ascesa dell’umano al Divino. Definiamo Cabala Massonica il processo inverso. In verità non si tratta di due processi o percorsi oppure di due scale, ma di un’unica scala nella quale i discendenti e gli ascendenti si incontrano. I primi trasmettono la scienza muratoria; i secondi la ricevono. Tale incontro è quindi una trasmissione-ricezione; per i Compagni è Ricezione, per i Maestri è Trasmissione. In verità l’Artefice Universale riserva agli Apprendisti, la luce che essi sono in grado di apprezzare in quanto per molti versi, bendati e profani. Si avvalgono solo della sensorialità ma tale possibilità non è cosa da poco, dato che esattamente tramite i sensi, l’eletto apre il contatto con il mondo, prima materiale poi animico e via via più spirituale.

L’esoterismo è un sistema di pensiero, anche se non rimane pura astrazione, ma di solito fornisce l’impulso a certe pratiche. Richiede anche un atteggiamento di ossequio al principio che vieta di svelare ai non iniziati alcune parti di un rito o di una dottrina, specialmente religiosa.

Prossimamente uscirà un altro suo volume di grande interesse storico dal titolo “All’ombra di De Molay”, edizioni Place Book  Publishing. Il tema centrale riguarda <il carattere cristiano della libera muratoria delle origini>, dai più ignorato o frainteso.

Il libro tratta dell’elemento templare nelle società iniziatiche del secolo XVIII ed è frutto di una lunga ricerca attraverso documenti di secoli. E l’elemento cristiano è dominante, anche se frammisto ad elementi che vengono dall’Antico Testamento.

Oggi molti sono portati a pensare, anche alla storica contrapposizione fra comunioni massoniche e Chiesa di Roma, che la Libera Muratoria costituisca la forte espressione di una laicità conclamata ed affermata, ed in alcuni casi anche una solida barriera allo strapotere ecclesiastico. Certamente oggi è anche così, soprattutto in Francia, dove è consentito ad un ateo di far parte della massoneria, mentre una volta era vietato. Ma al tempo stesso ancora oggi in alcune comunioni l’appartenenza è consentita solo a chi si professa cristiano ed in alcuni casi è richiesto il certificato di battesimo.

Vorrei a questo proposito ricordare, come avrà potuto accertare chi ha letto i nostri volumi dedicati alle origini del Rito Scozzese (<Alle origini del Rito Scozzese. Volumi  da 1 a 4, tutti pubblicati da Place and Book Publishing fra il 2020 ed il 2023 n.d.r. ), che le comunioni muratorie sorte a partire dai tempi di Re Giacomo I sino al XVIII secolo, avevano delle caratteristiche affatto laiche ed erano anzi improntate ad una visione decisamente quanto profondamente cristiana del mondo; l’essere buoni cristiani, a prescindere dalla confessione, era quindi un requisito assolutamente necessario per entrare a far parte della Massoneria.

Al tempo stesso bisogna ricordare che in genere la Massoneria era ed è sempre anticlericale, nel senso che è sempre stata, o è sempre stata vista come una sorta di contropotere rispetto alla Chiesa di Roma, che ha sempre giudicato la Massoneria un ostacolo alla sua pretesa di controllare le coscienze dei singoli, come aveva fatto con successo per molti secoli e pretendeva di continuare a farlo da allora fino ai tempi moderni. Ma la filosofia e gli scopi precipui della Libera Muratoria delle origini, a prescindere da quanto possa aver scritto il sopravvalutato quanto ben noto James Anderson (Anderson, 1679 -1739, scozzese e sacerdote, è stato ministro di culto della chiesa presbiteriana scozzese ed in quanto massone è stato  fra i redattori delle costituzioni dei liberi muratori, dette Costituzioni di Anderson (di cui è considerato il padre n.d.r.) erano tutti di natura profondamente cristiana”.

Può approfondire questo tema? Mi sembra idoneo a smentire molte inesattezze sulla massoneria.

“Come si può comprendere dalla lettura dei rituali contenuti nei volumi citati in precedenza, i richiami a Gesù ed alla sua dottrina evangelica sono ampi e manifesti, mentre le influenze di natura ebraica rimangono sullo sfondo. Lo stesso Salmo 133 dell’Antico Testamento, alla cui pagina veniva aperta la Bibbia durante i lavori in grado di Apprendista e la sua lettura durante la cerimonia di ricezione, ha carattere decisamente evangelico in quanto richiama alla fraternità, e non a caso è stato adottato dagli Ordine dei Martinisti per questa sua ispirazione cristiana (Salmo 133: <Ecco quant’è buono e quant’è piacevole che i fratelli vivano insieme. E come olio profumato che, sparso sul capo, scende sulla barba, sulla barba d’Aaronne, che scende fino all’orlo dei suoi vestiti; è come la rugiada dell’Ermon, che scende sui monti di Sion; là infatti il Signore ha ordinato che sia la benedizione, la vita in eterno> n.d.r.).

Se ad esempio, il Rito di Perfezione di Etienne Morin, e poi tutti i riti che esso ha ispirato, compreso il Rito Scozzese, ed altresì i rituali alchemici del barone Theodore de Tschoudy, hanno poi attinto alla tradizione ebraica per la scelta iniziatica, la matrice cristiana non è mai venuta meno. Basti pensare al contenuto del XVIII Grado per vedere come questo faccia rivivere al candidato quanto descritto dal Credo Cristiano: (Gesù)… morì e fu sepolto, discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte. Il candidato, proprio come Gesù, prima di essere ammesso alla Camera Rossa, ignorando la Parola, deve discendere all’inferno.

La de-cristianizzazione della Massoneria in generale inizia nel secolo XIX in Francia ed uno dei frutti della Rivoluzione, che aveva introdotto il culto dell’Essere Supremo e della Dea Ragione. Questa progressiva laicizzazione dell’istituzione massonica trova il suo culmine nella seconda metà del secolo XIX in Francia ed è uno dei frutti della Rivoluzione che aveva introdotto il culto dell’Essere Supremo e della Dea Ragione. Questa progressiva laicizzazione dell’istituzione massonica trova il suo culmine nella seconda metà  del secolo XIX quando si iniziò ad accettare anche gli atei dichiarati nel corpo della Massoneria e venne autorizzata alle singole logge la soppressione della figura del Grande Architetto dell’Universo fra i simboli muratori. La massoneria delle origini non prevedeva alcuna particolare formula per la dedica dei lavori: questi iniziavano con la lettura del salmo 133 e la semplice dichiarazione che i lavori erano aperti. Analogamente si procedeva per la chiusura nella quale si invocava altrettanto semplicemente la benedizione del Cielo (Heaven nel testo originale)”.

La massoneria di oggi ha mantenuto i valori cristiani dell’origine?

“Oggi abbiamo, soprattutto in Francia, accanto ad una massoneria ancora tradizionalmente cristiana, una massoneria più laica che fa della sua proclamata laicità il suo punto di forza, anche se questo aspetto comporta soppressioni di elementi che a nostro avviso erano e restano fondamentali. Si pensi ad esempio, al rituale di Principe Rosa+Croce che è l’apoteosi della Resurrezione di Cristo. Sopprimendo l’elemento cristiano con qualcosa di diverso si ottiene un risultato quanto mai alieno, un po’ come voler sostituire il pomodoro per condire gli spaghetti con la marmellata. Trattasi di una posizione rispettabile, secondo me, e probabilmente necessaria o quantomeno opportuna in un mondo globalizzato e multiculturale (e troppo spesso lontano dalla spiritualità), ma che è decisamente lontana dallo spirito che pervadeva la massoneria del tempo. Questo spirito permeava la pressochè totalità dei riti massonici del XVIII secolo e quindi anche le diverse versioni dei gradi che rievocano tematiche cristiane. La principale caratteristica della massoneria dell’epoca era quella di una ritualità di apertura e chiusura dei lavori, ridotta all’essenziale, mentre ampio spazio veniva dedicato ai lavori di approfondimento tipici di comunioni iniziatiche, prive di fronzoli ma che badavano al sodo”.

Oggi, a quanto ho potuto appurare leggendo testi che mi sono pervenuti, diciamo che è aumentata la buccia e si è ridotta la polpa. Ma, questo è un problema che non riguarda me, ma solo coloro che lavorano nelle logge.

Gianfranco Barcella

CURRICULUM DELL’AVVOCATO MAURO CERUALLI DAL SITO DELLA REGIONE LIGURIA

E’ nato il 25-12-1954. ESPERIENZA LAVORATIVA Dal 1977 al 1979 dipendente presso la Tv privata Savona-TV s.p.a. quale tecnico RVM ed operatore televisivo.
Dal 1982 esercita la professione forense. Attualmente in forma associata quale membro dello Studio Legale Associato Cerulli-D’Angelo.
Dal 1983 al 1985 insegnamento di diritto ed economia presso Istituto Tecnico per Ragionieri di Loano e di Varazze e presso ITIS di Savona.
Dal 1992 iscritto all’albo dei giornalisti – sezione pubblicisti della Liguria. Collaborazione dal 1986 al 2006 con riviste del settore audiovisivo per la parte legale.
Nel 1994 membro della Commissione Antipirateria audiovisiva presso il Ministero dell’Interno.
Consulenza per la redazione della legge comunitaria 1994 per l’attuazione della Direttiva CEE n. 100/93 sulla protezione delle opere audiovisive.
Fiduciario di Compagnie di Assicurazione a partire dal 1986. Attualmente del Gruppo Assicurazioni Generali.
Collaborazione con Avvocatura Regionale della Liguria dal 2000.
ISTRUZIONE E FORMAZIONE Laureato in giurisprudenza nel 1981 presso l’Università degli Studi di Genova con tesi in
Diritto Romano: “Gestione del patrimonio imperiale nel Basso Impero”.
Abilitato all’esercizio della professione forense con il titolo di procuratore legale sessione 1985 presso la Corte di Appello di Genova. Abilitazione dal 1998 al patrocinio davanti alle giuridisdizioni superiori. Abilitato nel 2011 all’esercizio dell’attività di mediatore Civile professionista. Campo di attività: diritto civile, penale e tributario.


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