Il parere favorevole del 1996 essendo state fatte modifiche progettuali con ricadute diffuse è cambiato lo stato di fatto quindi c’è un elenco dettagliato per la protezione dell’ambiente con molte prescrizioni e richiesta di integrazioni.(vedi…..)
Le osservazioni, al progetto Ferrovia a monte tra Finale Ligure e Andora, vertono principalmente su quattro tematiche: i siti di interesse comunitari S.I.C. Le acque sotterranee e il territorio carsico con le diverse grotte. Gli additivi inquinanti utilizzati nei macchinari negli scavi che permangono nelle terre scavate. In fine il sito minerario uranifero.
Modifiche progettuali con ricadute diffuse rispetto al VIA del 1996 quando non erano in essere i siti di interesse comunitari S.I.C.
Le nuove misure di conservazione dei siti Natura 2000 e le indicazioni dei Piani di gestione adottati, con l’analisi degli impatti diretti e indiretti sulle specie target e sugli habitat Natura 2000
RICHIESTA DI INTEGRAZIONI BIODIVERSITÀ- Lo studio d’incidenza valuta, a livello di valutazione appropriata, le ZSC; IT1324909
TORRENTE ARROSCIA E CENTA, IT1324910 M. ACUTO – POGGIO GRANDE – RIO
TORSERO e IT1323201 FINALESE – CAPO NOLI. Si ritiene invece che la valutazione appropriata debba essere esperita anche per le ZSC IT1324896 LERRONE – VALLONI, IT1324011 M. RAVINET – ROCCA BARBENA e IT1324007 M. CIAZZE SECCHE
Connettività ecologica ed altri elementi di interesse conservazionistico: in base alla documentazione esaminata risultano evidenti alcuni punti critici, in relazione ai quali sono necessari approfondimenti di dettaglio: o analisi dei possibili impatti sulla connettività ecologica quali, ad esempio, la frammentazione della continuità fluviale longitudinale, interruzione/alterazione di habitat o aree ecotonali ed effetto cumulativo con l’autostrada A10, ecc.; o analisi delle conseguenze dell’artificializzazione dei corsi d’acqua interessati dai viadotti, prevedendo misure di mitigazione/compensazione; o interferenza con sistema carsico in aree esterne alle ZSC: a titolo d’esempio, il tracciato in galleria intercetta la parte alta del rio Battorezza a cui afferisce il sistema carsico delle grotte Valdemino; o analisi delle interferenze dirette e indirette con la grotta LI2295 (habitat 8310 ospitante.
Speleomantes strinatii, Rhinolophus ferrumequinum e Rhinolophus hipposideros) da parte delle gallerie e dell’area di cantiere afferente al Viadotto Bottasano e possibili soluzioni alternative e/o misure di mitigazione/compensazione; o analisi delle interferenze e relative misure di mitigazione\compensazione per la zona umida temporanea rilevata nello Studio di Incidenza (pag. 88) in prossimità del campo sportivo di Bastia e del torrente Neva; o analisi delle interferenze e conseguenti misure di mitigazione e/o compensazione per la sottrazione di habitat di specie (Emys orbicularis) relative all’intervento di artificializzazione del corso d’acqua in corrispondenza del Rio Carenda (habitat 3290).
ACQUE- si ritiene che gli elaborati progettuali debbano essere integrati come segue:
1) Approfondimento in merito alle potenziali interferenze sui corpi idrici sotterranei rispetto al PTA vigente sia in relazione allo scavo delle gallerie di progetto sia per il tracciato in esterno. In particolare occorre prevedere, in linea generale, la gestione delle acque drenate con eventuale reinserimento delle stesse nell’ambito degli acquiferi impattati. Il Piano di monitoraggio deve includere il controllo quali-quantitativo dei volumi drenati dalle gallerie e dai pozzi prima, durante e dopo la realizzazione delle opere prevedendo misurazioni incontinuo dei livelli e della portata.
2) Approfondimento in merito alla caratterizzazione delle sorgenti potenzialmente interferite dalla realizzazione delle opere, con particolare riferimento a quelle ad uso idropotabile, e presentazione di un piano di gestione di tali interferenze, con previsione di opere di mitigazione/compensazione relative.
3) Deve essere quantificata la volumetria di materiale scavato litologicamente utilizzabile per il ripascimento delle spiagge previo trattamento di normale pratica industriale ed inquadramento del loro utilizzo ai sensi della normativa vigente.
Caratterizzazione delle terre derivanti dalle operazioni di scavo meccanizzato in galleria con utilizzo di additivi: oltre alle determinazioni già fissate per il resto del materiale scavato, per tutti i cumuli costituiti delle terre derivanti dagli scavi meccanizzati con utilizzo di additivi in galleria, saranno previste specifiche determinazioni aggiuntive, come da proposta di protocollo di campionamento già citato. Tali aspetti sono soggetti all’espressione del parere di ISPRA e ISS.
Se da una parte l’utilizzo di additivi è uno dei fattori che consente il funzionamento della macchina, per contro il loro impiego deve essere valutato affinché il successivo riutilizzo delle terre scavate condizionate non determini impatti sulla salute e sull’ambiente. Depositi temporanei; depositi intermedi depositi definitivi.
Si segnala, infine, che in riferimento al PMA, ancorché di non diretta competenza della scrivente Agenzia ma di ASL, presso il comune di Giustenice, nelle vicinanze della galleria in progetto, è presente il sito censito come Miniera di Ponte Scalincio (https://www.mindat.org/locentry-154674.html ); si richiede se il proponente abbia valutato le possibili criticità relative alla presenza di tale sito minerario che potrebbe rilevare ai fini della sicurezza dei lavoratori ai sensi del D. Lgs 101/2020, per la potenziale esposizione al gas radon, prodotto dal decadimento dell’uranio, nelle fasi di scavo della galleria.