Si è letto in più occasioni: Nuovo tunnel di Capo Noli stanziamento effettivo di 117 milioni, più del doppio rispetto al progetto iniziale che ne prevedeva 40. Annuncio del vice premier e ministro Salvini. Soldi promessi, ma non disponibili in mancanza del progetto esecutivo.
La minaccia di micro frane e caduta massi spaventano perchè ogni volta è a rischio, anzi, si chiude l’Aurelia per lavori di messa in sicurezza e sono disagi gravi per gli automobilisti, oltre alle spese a carico dell’Anas, ovvero della comunità. Forse sarebbe anche utile al lettore ricordare che le ultime chiusure hanno interessato due volte il Malpasso (Finale Ligure) e una volta Capo Noli.
Si annuncia un robusto stanziamento ministeriale senza tener conto che – carta canta con documenti ufficiali – occorre rivedere il progetto al quale manca il placet finale. L’ex tre volte sindaco di Noli, Carlo Gambetta, ammonisce: “Ancora una volta siamo alla disinformazione che forse giova a qualcuno, non certo alla realtà delle cose”. Vedi Per non dimenticare la tunnel story, 25 aprile 2024/ e Vedi 31 otto 2024 Capo Noli e promesse elettorali.
Gambetta ha letto che siamo giunti alla ‘Via dell’Amore‘ per la gioia di pedoni e ciclisti. Siamo all’attrazione turistica per un ‘angolo paradisiaco’. C’è chi non ha dubbi, non solo come opportunità di promozione del territorio, pensa con concretezza. Ovvero la creazione di un Consorzio tra Noli e Finale Ligure per la manutenzione del tratto di strada dismesso dall’Anas. E Spotorno si tira indietro? Chi è in grado di prevedere quali saranno i costi tenendo conto dei movimenti franosi a cui si è assistito fino ad oggi? I fautori dell’ambizioso progetto – vedi l’assessore Umberto Luzi– ritengono sia “un’opera prioritaria per il nostro territorio”, pensano di ricorrere ai ‘proventi della tassa di soggiorno’ oppure a ‘risorse comunitarie’. In attesa di un crono-programma di date e certezze. Altri ancora parlano di un ‘biglietto d’ingresso’ copiando ‘Via dell’Amore’ delle Cinque Terre. E il neo sindaco di Finale, Angelo Berlangieri insiste sul “marketing turistico perché potrebbe diventare un grande punto di attrazione”.
Tutto bene quel che finisce bene? Storica commedia in cinque atti di William Shakespeare, scritta fra il 1602 e il 1603 e ispirata alla novella di Giovanni Boccaccio Giletta di Narbona. A volte quest’opera, che ha in sé elementi sia di commedia sia di tragedia, viene catalogata come parte dei problem plays. Ci mancava, fino a questo momento, dopo le proposte e molte prese di posizione (vedi anche l’Ing. Giovanni Toso, Trucioli.it del 16/02/2023 e l’avv. Genta: caro Trucioli.it, tunnel di Capo Noli mi ha stimolato… . Ci manca, dicevamo, un’assemblea pubblica dei cittadini nolesi (e proprietari di seconde case), un responso nero su bianco approvato dal Consiglio comunale. Con il suo sindaco, Ambrogio Repetto, la sua maggioranza e per quanto conta la minoranza. Come non tifare ‘fate presto!’. ‘Vinca il migliore!’. Purchè non si continui ad ‘abbaiare alla luna’. Una proposta e una promessa al giorno non si negano a nessuno. Basta farlo sapere anche al governo Meloni e al ministro che detiene il portafogli. In attesa di un progetto definitivo con il ‘placet’ della ‘VIA‘ regionale e contestuale finanziamento in cassa. E smentire quanti sono scettici alla fattibilità ‘Via dell’Amore bis’. (l.c.)
DA LA STAMPA –
Tunnel di Capo Noli, l’Aurelia trasformata in pista ciclopedonale
Finale Ligure e Noli hanno preparato una bozza di accordo di programma: “Il tratto a picco sul mare può diventare in futuro una nuova Via dell’Amore”.
Gestire il tratto dismesso della via Aurelia dopo la costruzione del tunnel di Capo Noli, come la via dell’Amore alle Cinque Terre, per promuovere il valore eccezionale della strada a picco sul mare. Su questo progetto stanno lavorando i Comuni di Finale Ligure e di Noli che hanno preparato una bozza di accordo di programma, da condividere con la Provincia e la Regione, per risolvere uno dei problemi più spinosi dell’opera pubblica: la manutenzione e la gestione futura, con la realizzazione di una pista ciclopedonale. «Bisogna farsi trovare pronti e fare tutto il possibile per creare le condizioni ideali affinché quest’opera, prioritaria per il nostro territorio, non incontri ostacoli sul suo percorso», spiega l’assessore alle grandi opere del Comune di Finale, Umberto Luzi. L’obiettivo è quello di ampliare, proprio come alle Cinque Terre, l’area interessata dalla futura e possibile gestione, coinvolgendo più Comuni. Un modo per assicurare la tutela del sito attraverso il recupero di fondi che potranno provenire, ad esempio, dalla tassa di soggiorno o da risorse comunitarie. Tra le possibilità ci sarebbe anche quella di regolare il futuro accesso del tratto con un biglietto a pagamento per i turisti.
Il progetto già finanziato per la realizzazione del tunnel tra Noli e l’area del Malpasso, bypassando le falesie, era stato bloccato dal Comune di Noli nel 2018 (giunta Niccoli), perché considerato troppo dispendioso e soprattutto perché l’amministrazione comunale lamentava di non aver le risorse per gestire il tratto dismesso ed era preoccupata per l’impatto del cantiere. Nel 2020 era arrivato il no definitivo: una scelta politica che il territorio ha pagato a caro prezzo. Soprattutto dal punto di vista della viabilità e dei grandi disagi causati in questi anni con la chiusura dell’Aurelia, a seguito di cicliche frane, e cantieri continui per la messa in sicurezza del versante. Lavori che hanno previsto un investimento di Anas di milioni di euro peraltro non definitivi: sono infatti destinati in futuro ad essere ripetuti data la fragilità e vastità della falesia.
Lo scorso anno il ministero delle infrastrutture e dei trasporti assieme ad Anas avevano ritenuto prioritaria per la Liguria l’opera del tunnel di Capo Noli, con uno stanziamento effettivo di 117 milioni di euro, più del doppio rispetto al progetto iniziale che ne prevedeva 40. L’annuncio aveva fatto ben sperare amministratori e cittadini nell’ottica di far ripartire l’iter autorizzativo, la revisione del progetto e della valutazione di impatto ambientante. «A livello turistico il tratto di Aurelia dismesso potrebbe trasformarsi in una passeggiata panoramica sul mare o in una pista ciclopedonale davvero unica nel suo genere – spiega il sindaco di Finale, Angelo Berlangieri –. Per questo motivo, quest’opera deve essere considerata in un’ottica generale di marketing turistico perché potrebbe diventare un grande punto di attrazione».
VALERIA PRETARI