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Genova/ La fiamma di cento candeline. Al prof. Salvatore Papadia: ‘La mia riconoscenza, paziente per 45 anni’


Il primo incarico: primario al San Paolo di Savona. Per 25 anni primario al Galliera. Docente di Patologia ostetrica all’Università di Genova. Gli onori e la targa dell’Ordine dei Medici. Il traguardo. Oltre 70 anni di un mestiere delicatissimo. Forse solo le pazienti possono ricordare con quale spirito di dedizione il prof. Salvatore Papadia ha svolto la sua straordinaria missione avvolta di umanità. E quanti grazie gli sono dovuti!

Trucioli.it il 7 novembre 2013 titolava: Personaggi dimenticati / Salvatore Papadia, principe della ginecologia, lascia dopo 66 anni. Il cardinale Siri lo volle al Galliera.

Trucioli.it oggi lo ricorda con una testimonianza. “Sono stata per 45 anni una fedelissima paziente del prof. Salvatore Papadia fino al giorno della chiusura del suo studio. Mi recavo in treno, due volte l’anno, per la visita di controllo. Era stato il prof. Luigi Bruni, primario del San Paolo, docente universitario, a consigliarmi con una lettera di presentazione. Per due volte sono stata sottoposta ad intervento chirurgico. Non posso dimenticare le sue inattese visite domenicali al capezzale. Non aveva fretta, ascoltava, spiegava. E come non ricordarsi di quelle sue parole, ripetute: “Se necessario, non abbia timore a chiamarmi anche a Natale…”. Grazie professore per quanto ha saputo donarmi in tanti anni. Io cittadina qualunque. Con la commozione di augurare ancora ogni bene! Luise K. (Loano).

PS. La mia prima e l’ultima prescrizione

 

IL SECOLO XIX/ Bruno Viani – «A spingermi verso la medicina fu l’esempio di mio nonno Pietro, tramandato in famiglia: aveva studiato all’Università di Bari al tempo dei Borboni e girava tutto il Salento con un calesse biposto trainato da due cavalli, uno bianco e uno nero, lui sedeva accanto al cocchiere. Faceva il medico condotto e in fondo la situazione era un po’ quella di adesso: i giovani sono troppo pochi e, nell’entroterra, devono fare chilometri per seguire i loro pazienti».

Salvatore Papadia, classe 1924, è sicuramente il padre dei ginecologi genovesi, così come è padre virtuale di migliaia di bambini che ha aiutato a nascere seguendone il parto oppure aiutando le loro madri a superare, grazie alla chirurgia, problemi e malattie. Quella di Papadia, arrivato incredibilmente lucido al traguardo del secolo di vita, è una carriera infinita iniziata nella sua terra d’origine, la Puglia («Mi sono laureato prima dei 23 anni, c’era stata la guerra e si doveva accelerare il percorso di studio») e proseguito in Liguria a partire dai primi anni Sessanta, quando era arrivato alla clinica universitaria del San Martino come professore associato al seguito del suo mentore, il professor De Biase.

Poi, una vita di lavoro con il primo incarico da primario a Savona e per venticinque anni al Galliera. Nel campo dell’insegnamento accademico Papadia è stato invece docente di Patologia ostetrica all’Università di Genova fino alla metà degli anni Ottanta. «È andato in pensione dall’ospedale a 72 anni, quando non erano più possibili ulteriori proroghe – racconta la moglie Mariangela Marcenaro, 80 anni, ostetrica – e da quel momento, fino ai novant’anni compiuti, ha continuato la libera professione nello studio storico di via Fieschi e negli ultimi tempi in piazza della Vittoria». Impossibile dire quanti bambini abbia fatto nascere e quante donne abbia curato nella sua veste di chirurgo e clinico. Anche negli ultimi anni di lavoro, era sempre lui ad essere chiamato per risolvere le situazioni più difficili.

A casa Papadia, la medicina si respira nell’aria da generazioni. Dopo l’avo Pietro, avevano scelto la stessa professione i tre nipoti. «Io sono il primogenito – racconta il ginecologo Papadia – e dopo gli studi iniziati alle elementari negli anni del fascismo e conclusi all’indomani della guerra al mio paese in Puglia, mi sono laureato in Medicina nel dopoguerra. E hanno fatto la stessa scelta i miei fratelli minori Lucio, poi primario a Piacenza, e Franco che è del 1931 ed è stato direttore della cattedra di Chirurgia plastica a Parma, mi ha appena chiamato per farmi gli auguri».

Una famiglia in corsia. La moglie Mariangela mostra una foto di famiglia di vent’anni fa: «L’abbiamo fatta alla laurea di mia figlia e ci siamo messi tutti in camice, perché i nostri figli li ha fatti nascere tutti lui, averlo vicino in quel momento è stato ancora più bello, e tutti hanno scelto la stessa strada». Francesco Saverio è professore associato di chirurgia generale al San Martino, Andrea è professore ordinario di ginecologia e ostetricia a Lugano all’Università del Ticino. E la più giovane, Maria, è oculista a Genova.

E poi ci sono gli allievi di una vita, oggi a loro volta medici affermati, che hanno voluto ricordare i cent’anni del loro maestro con una inserzione sul Secolo XIX dicendosi «sempre riconoscenti per gli insegnamenti ricevuti». A firmarla Danilo Dodero, Silvio Leonardi, Franco Mantegazza, Antonlivio Meus, Aurelio Storace: un gruppo di cinque in rappresentanza di centinaia di altri che si sono susseguiti nel corso dei decenni.

Mariangela Marcenaro è l’altra metà del team Papadia, quella meno appariscente ma non meno importante. «Ero una sua allieva al corso di Ostetricia qui a Genova, lui era il professore e non pensavo assolutamente che potesse nascere qualcosa. Poi mi sono diplomata ed è andata così, ci siamo sposati sul monte Moro il 23 settembre 1972». Per lei «è una cosa meravigliosa veder nascere un bambino, ma mi emoziona ancora di più il rapporto con queste ragazze che arrivano e si affidano a te. Le accogli come figlie, giovani spose, affronti il travaglio insieme a loro. E poi le vedi andare via con la responsabilità di essere madri».

Lui, il barone d’altri tempi, confida con un sorriso:«Ho amato molto il mio lavoro, ma affrontarlo quotidianamente insieme a lei è stato un dono impagabile».

12 GIUGNO 2024 Ordine dei Medici della Liguria premia i laureati da 50, 60 e 70 anni

2/Vedi il video https://telenord.it/genova-l-ordine-dei-medici-della-liguria-premia-i-laureati-da-50-60-e-70-anni-73851


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