Il ministro e leader della Lega Matteo Salvini, nel suo tour elettorale nell’entroterra genovese, ha smentito di dati censuari che rispetto al 2020 evidenziano un decremento di 9.268 persone residenti in Liguria. Nel responso delle urne non c’è paese delle vallate e entroterra che non abbia premiato il centro destra penalizzando ancora una volta il centro sinistra. A Aquila d’Arroscia (IM) vera e propria esplosione regionale. Per Bucci, grazie alla Lega, il 94,25%.
di Luciano Corrado
Salvini: “Il buongoverno degli ultimi anni ha infatti permesso di incrementare (sic!) il numero di residenti nella regione e l’entroterra ligure è stato e resta una nostra priorità”. Forse è questa la ragione, neppure misteriosa, dell’entroterra ‘regno’ del centro destra, come titola La Stampa. Con un record in Liguria. Grazie a Marco Scajola, nipote ed assessore regionale, riconfermato con 6.308 preferenze, il votanti di Aquila d’Arroscia hanno premiato, ‘baciato’ il centro destra al 94,25%. Affluenza 52,02%, un dato da confrontare con il 71,93% registrato nelle precedenti elezioni del 2020. Alla Lega estremista di Salvini 57 voti. A Forza Italia 22, a Fratelli d’Italia 2. Zero per le liste di Orlando, eccezione per 4 voti al Pd.
E’ lo sesso Salvini che si dichiara orgoglioso, in Tv e nei comizi, che “di aver tassato i miliardari extra profitti di banche ed assicurazioni che restituiscono ai cittadini italiani una parte dei loro ingenti guadagni”. E sia merito della Lega recuperare 3,5 miliardi. La verità? Si tratta, rileva la Banca d’Italia, solo di crediti di imposta che banche e assicurazioni non riscuoteranno subito ma nel 2027. Il ‘popolo leghista’, a parte i conniventi, merita un bugiardo? I più critici: ” Salvini sventola la bandiera come un vincitore, grazie all’uso strategico e manipolativo di una verità reinterpretata con disinvoltura”.
E’ l’arte, ormai perfetta, del raccontare la realtà per come conviene. Un’arte, certo, che non è stata inventata dai governanti di oggi: loro l’hanno solo perfezionata alla massima potenza.
Assai più caute dichiarazioni e proposte di un ex sindaco che conosce l’entroterra ponentino ‘come le sue tasche’. Da anni abituale e attento frequentatore. Franco Maglione, dal 2008 al 2018, primo cittadino con una lista civica, al Secolo XIX: ‘I cittadini che vivono nell’entroterra paghino meno addizionale Irpef regionale che andrebbe destinata per realizzare un sistema di servizi che compensi chi vive nelle zone più disagiate. Si parla tanto di ripopolamento, del rilancio, del presidio del territorio, ma è inimmaginabile che una famiglia vada a vivere dove non ci sono scuole, presidi sanitari e neppure collegamenti accettabili” . Altra proposta: “Anzichè continuare a far girare pochi bus vuoti si potrebbe optare per navette a chiamata….”.
Trucioli.it libero blog montanaro senza pubblicità commerciale ed elettorale (quanti soldi spesi pure alle ultime regionali da una minoranza candidati), da 13 anni denuncia le maggiori cause della continua ‘desertificazione’ dell’entroterra del ponente ligure (province di Savona e Imperia, ma non va meglio a levante). Si pensi al medico di famiglia, alle scuole, alla chiusura di esercizi pubblici (spesso unici centri di aggregazione) e addio i quotidiani per tenersi informati, restano i social. Si pensi alle frane e chiusure di strade che rendono difficile la viabilità. Si pensi al soccorso sanitario delle pubbliche assistenze (solo volontariato e bilanci risanati dai benefattori), alla lontananza dagli ospedali, alla fuga dei giovani, alla popolazione anziana che lascia vuoti incolmabili. Alle promesse ripetute per anni e forse dimenticate dai più.
Trucioli.it si batte affinché risorse e finanziamenti della Regione e dello Stato privilegino l’economia dell’entroterra come area depressa. Urgono infrastrutture, lavori pubblici, pianificazione e investimenti capaci di attrarre attività e risorse di privati. Grida vendetta la sofferenza infinita di Monesi di Triora e Monesi di Mendatica e ciò che rappresentavano creando benessere, posti di lavoro non saltuari, traino della vallata, valore aggiunto per l’imperiese e l’alta Val Tanaro cuneese che comunque soffre assai meno (vedi Upega e Viozene).
Non c’è confronto tra centinaia di milioni (pubblici) destinati alla Riviera, alle sue spiagge, tra ripascimenti, battaglie di politici a sostegno dei balneari, nuove costose passeggiate a mare, in gara a chi fa più manifestazioni di richiamo di massa. Non c’è confronto di buon senso rispetto alle somme per un entroterra, decantato ma sempre più ‘parente povero’. Non sono opinioni, è una ‘fotografia’ a testimoniare la decadenza. Perchè, solo per fare un esempio, piccoli paesi e borgate montane della confinante costa Azzurra, non soffrono di spopolamento, abbandono? Perchè non accade sui Pirenei francesi e spagnoli? In Alto Adige, in Austria, in Svizzera, in Baviera? Di chi è la responsabilità di quanto accade da decenni in Liguria e in alcune altre regioni?
Perchè, a livello di semplice sensibilità, i sindaci della nostra Riviera, i più vicini testimoni della triste condizione dell’entroterra, restano sordi e miopi (per convenienza elettorale-egoistica?) ai bisogni di quelle aree sempre più disabitate. Si è smarrito pure il turismo e la ricett ività degli anni ’60-’80. Perchè nella stessa campagna elettorale i bisogni dell’entroterra non hanno indotto la politica, i candidati a presidente, i candidati a consigliere, organi di informazione regionale, a indicare finalmente come priorità delle priorità la svolta, con la risurrezione di un territorio e della sua economia? Ci rabboniscano decantando un ambiente unico che il mondo ci invidia.
E se ricordassimo che la Regione Liguria, nel 2024, sta elargendo 11 milioni per la ‘promozione turistica’? E non si dimenticasse che la stessa regione ha inaugurato, prima in Italia, i red carpet (tappeti rossi) anche in alcuni centri medioevali dell’entroterra a simboleggiare il rilancio e finalmente la vera riscossa. E che due milioni e mezzo di euro – vedi da Rai Report di domenica 26 ottobre 2024- sono stati spesi a favore di Primocanale emittente di Genova e regionale dell’imprenditore delle comunicazioni Maurizio Rossi che dal 2013 al 2018 è stato senatore della Repubblica (Movimento Liguria Civica). Sostenitore non occulto di Toti e C.
Un bel titolo gli ‘amici social’, in clima elettorale, lo riservano a: “Dalla Regione 41 mila euro al Parco Alpi Liguri per il ripristino e messa in sicurezza del sentiero cascate dell’Arroscia”. L’assessore regionale Sartori: ““Quest0 investimento dimostra la volontà della Regione di preservare il patrimonio naturale, garantendo allo stesso tempo nuove opportunità per il rilancio turistico”. Con tutte queste premesse una crescente minoranza di astenuti al voto (ben oltre la metà degli aventi diritto) non applaude e non condivide i concittadini che non hanno avuto dubbi nel rinnovare la fiducia al governo regionale uscente questa volta capeggiato da un galantuomo bocciato dagli elettori di Genova dove è sindaco, ma incoronato, con rare eccezioni, nel ponente ligure. E l’area montana è stata la più riconoscente. Ha ringraziato con un voto quasi plebiscitario. Avanti così, la risurrezione è dietro l’angolo. La pazienza è una virtù.
Luciano Corrado
PS. E’ passato in sordina il responso elettorale nella città di Imperia con il suo primo cittadino che è tornato una star nelle citazioni delle TV e quotidiani nazionali. C’è chi l’ha definito ‘l’intramontabile’ come Mike Bongiorno (compianto). Chi gli ha attribuito la paternità della scelta di Bucci vincente, unico capace di superare il ‘circo’ del contendenti nel centro destra, favorito dalle divisioni del centro sinistra con il ‘fallito e monco’ campo largo. Il colmo dell’irriverenza a ‘u ministru‘ è arrivato, in prima serata mercoledì 30 ottobre 2024, nella trasmissione della Gruber alla 7 TV. Il giornalista- scrittore- drammaturgo- opinionista Andrea Scanzi citando Claudio Scajola “Il Capo bastone…. Non sapevo che esistesse ancora….”. Al tavolo degli invitati il giornalista scrittore e editorialista, già direttore del Corriere della Sera, La Stampa, Paolo Mieli. Nell’ottobre 2018, a Imperia: “Claudio Scajola carissimo amico da molti anni, sono fiero di lui, dell’amicizia…un onore….un uomo che stimo e merita la mia stima…”. Scajola sindaco visibilmente commosso, teso, nel giorno in cui si tiene una ‘lectio magistralis’ sulla storia di Imperia. “Aspettando il centenario” con la fusione di Oneglia e Porto Maurizio.
A Imperia capoluogo il più votato è stato il Partito Democratico Andrea Orlando Presidente con 4.519 (32,46%), seguito da Forza Italia Berlusconi Bucci Presidente con 2.934 (21,07%). Il centro destra a Imperia ha riscosso il 52,55% con 7.623 voti. Il centro sinistra 43,29% con 6.279 voti. L’affluenza 43.96% (2024), 53.53 % (2020).
IL SECOLO XIX DEL 24 OTTOBRE 2024-