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Al castello di Saliceto: Halloween 2024. Da visitare la chiesa monumentale voluta dal cardinale mecenate Carlo Domenico Del Carretto di Finale Ligure


Castelli in Giallo, promosso da Amici di Castelli Aperti, l’associazione che promuove l’omonima rassegna e che prevede l’apertura da aprile a ottobre di oltre sessanta dimore storiche sul territorio piemontese.

di Luciano Bona

Saliceto Bofonetto

Castelli in Giallo Kids – la sezione dedicata ai ragazzi e ai bambini del festival di letteratura noir che si svolge nelle più affascinanti dimore storiche piemontesi – torna in occasione della celebre Festa dei morti per un pomeriggio rivolto ai più piccoli e alle loro famiglie al castello di Saliceto.

Giovedì 31 ottobre alle 16.30 appuntamento davanti all’antico maniero dei Marchesi del Carretto per il classico Dolcetto o Scherzetto lungo le vie del paese. Alle 17.30 i bambini dai 3 ai 10 anni verranno intrattenuti da un laboratorio artistico a cura di Francesca Iannaccone dal titolo Botanica Mostruosa. Attraverso tecniche miste, come il cadavre exquis, il collage e la pittura i piccoli partecipanti creeranno un giardino popolato da paurose piante carnivore.

Alle 19.00 spazio al teatro con Brividissimi, spettacolo itinerante nelle sale dell’antica dimora storica a cura di Fulvia Roggero e interpretato dagli attori del Teatro delle Dieci. Lo spettacolo verrà ripetuto alle ore 21 e 22.

Qualsiasi umano o pupazzo con maschere e travestimenti sarà il benvenutoNella magica e inquietante Notte di Halloween gli spettatori si immergeranno in atmosfere misteriose e divertenti dove potranno ascoltare storie mirabolanti di paura ed emozioni con alcuni narratori interattivi.

Per tutti i bambini partecipanti ci sarà una gustosa sorpresa. Lo spettacolo verrà ripetuto alle ore 21 e 22. Per partecipare alle attività della giornata è obbligatoria la prenotazione su www.castelliaperti.it; info@castelliaperti.it – 339 2425021 e ancora …… Castello dei Marchesi del Carretto di Saliceto: una piccola storia …lungo l’antica Via del Sale, che collegava Piemonte alla Liguria, esisteva un nucleo abitato sopra la collina, detta della Rosa, documentato prima del X secolo, suddiviso in Borgovero e Borgoforte, entrambi abbattuti dai saraceni durante una scorreria a metà X secolo.

Il piccolo borgo appartenne prima al vescovo di Savona, poi al comune di Asti e dal 1251 al 1532 ai Del Carretto, quando Carlo V lo dona ai Savoia, i quali ne infeudarono la famiglia Damiani di Priocca. Nel 1689 il castello subì l’assedio dell’esercito spagnolo: colpito da una fucilata, muore don Martino d’Aragona, comandante dell’esercito spagnolo. Per vendetta, gli iberici rasero al suolo la costruzione. Restaurato per l’ennesima volta dai Del Carretto, nel 1796 Napoleone vi insediò il quartier generale per qualche tempo. Edificato come fortilizio, tra i secoli XII-XIII, si presenta oggi come una poderosa struttura residenziale a pianta trapezoidale, rinforzata da tre torri agli angoli. Una quarta torre, di cui si notano le vestigia sul muro, fu spianata durante l’assedio spagnolo. Sebbene la struttura attuale sia il risultato di successive ricostruzioni sono comunque leggibili i caratteri tipici delle architetture fortificate.

Il  castello, anticamente circondato da fossato e accessibile dal ponte levatoio, è oggi raggiungibile dalla rampa in muratura che conduce all’imponente portale di ingresso. Nella torre meridionale è visibile un antico passaggio, oggi murato, che pare collegasse alla fortificazione sulla Margarita, oggi diroccata. Il loggiato sul cortile conserva resti di una piccola cappella. Gli affreschi della “Sala delle armi” propongono scene della vita di Cristo. Nella profonda nicchia è stato scoperto recentemente un ciclo pittorico: un Agnus Dei sulla volta, a cui è sovrapposta una grande croce gemmata. Si affiancano due medaglioni femminili a monocromo, e sotto questi, lo stemma dei Del Carretto. L’analisi stilistica e iconografica rimanda all’ultimo decennio del 1300.

A fianco del Castello sorge la Chiesa Monumentale di S. Lorenzo una costruzione unica per i suoi tratti architettonici: è infatti uno dei pochi edifici rinascimentali in Piemonte (insieme alla chiesa dell’Assunta di Roccaverano, al Duomo di Torino e al S. Sebastiano di Biella). Voluta dal cardinale mecenate Carlo Domenico Del Carretto di Finale Ligure, fine XV – inizio XVI secolo , la chiesa di S. Lorenzo è l’attuale parrocchiale di Saliceto. L’interno dell’edificio è totalmente affrescato, tuttavia l’interesse prevalente è generato dalla facciata, di fatto la parte più significativa: interamente realizzata in pietra arenaria scalpellata, è divisa in tre parti con un ingresso per ognuna. Al di sopra del portale centrale è presente una raffigurazione con dedica del cardinale Del Carretto, con lo stemma del marchesato. La facciata è dettagliata da una straordinaria ricchezza di particolari, con figure e simboli a bassorilievo, molte di queste purtroppo erose a causa della friabilità della pietra da costruzione.

Secondo alcune ipotesi tali figure rimanderebbero alla sfera esoterica: sono infatti  presenti animali simbolici, come la tartaruga, la rana alata, un cavallo alato, l’araba fenice e un’aquila troneggiante ai lati del portale. Alcune di queste raffigurazioni avrebbero dei collegamenti con elementi naturali (fuoco per la tartaruga) o con simbologie particolari (S. Giovanni per l’aquila). Sono visibili inoltre alcune singolari decorazioni floreali, come delle rose all’interno delle lesene. Infine spiccano alcuni soggetti strettamente esoterici come un probabile Ermete Trismegisto, simbolo di sapienza, sul portale di accesso, sia a destra che a sinistra e un Bafometto, che rimanderebbe alla sfera dei Templari e ai loro misteri.

Lucano Bona


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Luciano Bona

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