Quanti cittadini non conoscono la verità. Quali sono i danni e i benefici della realizzazione dei binari a monte tra Finale e Andora? Diciamo le cose come stanno poi ognuno trarrà le conclusioni. I due candidati che di fatto si contendono la presidenza e la maggioranza nel governo della Liguria non hanno dubbi. Sì al trasferimento. Consigliano solo di tenere conto delle osservazioni del VIA di 14 enti.
SCRIVE NEL SUO ULTIMO COMUNICATO IL WWF LIGURIA – Questo obsoleto e anacronistico progetto di oltre 30 anni con conseguenze scellerate sia dal punto di vista ambientale che socio-economico, porterà gravi danni alla popolazione e alle attività produttive (agricoltura, turismo etc) interessate dal passaggio del tracciato ferroviario. E’ evidente sia lo scempio ambientale che il disservizio agli utenti, del tratto realizzato tra Andora e Ospedaletti.
Cosa comporta l’opera (in 8-10 anni)
1.- Oltre 6,5 milioni di Kg di CO 2 solo per lo spostamento del materiale di scavo
2. -100 ettari di terreni sottratti all’agricoltura con conseguente diminuzione di posti di lavoro
3. -95 abitazioni e strutture produttive abbattute nel percorso: – 5 a Pietra Ligure – 20 a Borghetto S.Spirito – 70 ad Albenga – il palazzetto dello sport ad Alassio
4. -Eliminate le stazioni di Borgio Verezzi, Loano, Ceriale e Laigueglia
5. -Decentramento della stazione di Pietra Ligure al confine di Tovo S.Giacomo e Giustenice (4,6 km)
6. -Decentramento della stazione di Borghetto S.Spirito al confine con Toirano (denominata Loano
. Borghetto – Ceriale) (5,5 km)
7. -Decentramento della stazione di Albenga a Bastia (6 km)
8. -Decentramento della stazione di Alassio
9. -La tratta a monte è di 2 km più lunga dell’attuale
10.-Le varie altimetrie della tratta sono: stazione di Finale 7,75 mt, torrente Bottassano 32 mt, fermata di Pietra Ligure 22,10 mt, Loano sotto il torrente Nimbalto, Rio Ciappe ad Albenga, 30,50 mt, fermata di Alassio – 2,55 mt sotto il livello del mare, stazione di Andora 15,81 mt, in pratica una sorta di Montagne Russe.
11. -Le polveri sottili e l’inquinamento durante la messa in opera aumenteranno in maniera esponenziale, con danni sia alle case che alle produzioni agricole.
12.- Disagi soprattutto d’estate per gli spostamenti veicolari dei camion (Alassio)
13. -Verranno spesi oltre 3 miliardi di Euro, pari a 100 mila euro per mt di binario
14. -Consumo idrico abnorme durante gli scavi
Cosa comporterà in futuro l’opera?
1.-La decantata alta velocità non è prevista, come non è previsto il trasporto intermodale
2. – Il pendolarismo dei lavoratori sarà fortemente penalizzato e ci sarà un aumento del traffico e conseguente congestionamento stradale, già attualmente intasato.
3.-Anche gli studenti aumenteranno l’uso di motoveicoli, con un aumento degli incidenti e dei costi sociali (Statistica nazionale)
4. -Gli anziani avranno difficoltà a raggiungere le stazioni
5.- La delocalizzazione e la diminuzione delle stazioni diminuirà il flusso turistico, come è già accaduto nell’imperiese
6 – L’attuale sede ferroviaria verrà sostituita da piste ciclabili, ma la mobilità sostenibile in tutta Europa vuol dire bici + treno e non bici al posto del treno.
7 – Molti viaggiatori dovranno ricorrere alle vetture, con conseguente, specie nel periodo vacanziero, di un aumento del traffico autostradale . Ciò va contro le direttive Europee ( e del buon senso) sulla riduzione dei gas serra e inquinamento
8 – Lo spostamento in provincia di Imperia ha comportato una diminuzione di iscritti alle scuole del 22,29% (la media nazionale è sotto al 10%).
9 – L’altezza del terra-piano della linea ferroviaria raggiunge quote che modificheranno drasticamente il microclima, con gravi conseguenze sulle coltivazioni agricole.
10 – L’opera farà risparmiare dai 5 ai 10 minuti. Ma come mai 30 anni fa se ne risparmiava 15 di minuti con tutte le stazioni?
Cosa proponiamo. Il potenziamento dell’attuale tratta ferroviaria, ripristinando i binari di incrocio, di servizio e di precedenza, trasformando la linea come in numerosi comprensori Europei con i Tram-Treno, con più fermate, più treni e di conseguenza più utenti e meno esborsi finanziari per il realizzo. “Le grandi opere devono essere pensate per chi ne usufruisce e non per chi le realizza”.
NOTA DI TRUCIOLI.IT – Come abbiamo già ricordato in passato in diverse occasioni occorre affrontare in modo razionale il problema dei passaggi a livello (6). Loano è la più penalizzata. Con le sbarre chiuse non ha un sottopasso per mezzi di soccorso di grandi dimensioni. Quello di levante, il più ampio, presentà problematiche per i limiti di altezza. Loano, si aggiunga, aveva già bocciato l’idea di ampliare dove è possibile i sottopassisi o realizzarne di nuovi. Loano che peraltro grazie al tandem Angelo Vaccarezza-Claudio Scajola (all’epoca ministro) riuscì da sera al mattino ad ottenere un progetto interamente interrato, salvando in pratica tutte le aree agricole in edificabili.
Il tema immobiliare, altro aspetto non secondario, interessa tutti gli edifici, perlopiù palazzi, sorti con il boom edilizio lungo la ferrovia inaugurata il 25 gennaio 1872. Il valore degli alloggi, con il trasferimento dei binari, avrebbe un incremento stimato in almeno il 30%. Ancora maggiore per gli appartamenti fronte mare. Nella maggioranza dei casi si tratta di seconde case. I residenti hanno quasi sempre evitato di abitare di rimpetto alla ferrovia.
Da ultimo un interrogativo di cui non si parla. Quale il rischio corrono sorgenti e vene d’acqua che scorrono sotto le montagne interessate da gallerie? Pare superfluo ricordare la loro strategica e vitale importanza delle fonti idriche. Un geologo interpellato a proposito della tratta interrata a Loano ha certezze sulle conseguenze della falda che alimenta il Nimbalto, le aree attigue e ancora il versante verso Pietra. Pensiamo anche al monte Piccaro. Quando furone realizzate le gallerie dell’Autofiori si dovette far fronte alla deviazione di notevoli flussi d’acqua. Infine qualche interrogativo anche nel territorio di Ceriale (Torsero e limitrofa).
Perchè parliamo di questa preoccupante problematica? Durante la costruzione della galleria ferroviaria Spotorno/Finale (anni 70 con uscita nel territorio di Finalpia), ricorda l’ex sindaco novantenne di Noli, Carlo Gambetta, si è aperta una falla nel bacino idrografico nel territorio delle Manie di Noli. L’acqua è stata convogliata in parte verso Spotorno (50/60 mc/min), in quantità superiore verso Finale. All’uscita della galleria di Spotorno, Noli ha costruito sull’area ferroviaria un potabilizzatore. Dalla fine degli anni ‘70, con pompaggio attraverso quattro stazioni/deposito collinari, l’acqua potabilizzata viene erogata su tutto il territorio. Continua ad essere funzionante il prelievo dalla ex galleria ferroviaria dismessa Noli/Varigotti; questa fonte viene usata durante il periodo estivo.
Se si arriverà, come tutto lascia credere, ai lavori di trasferimento, va messo in conto anche il settore dell’occupazione e indotto. Centinaia di posti di lavoro e di fatturato. I nostri vecchi erano soliti ripetere ‘chi vivrà vedrà’.
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