La settimana di Trucioli.it con le sagaci vignette umoristiche e d’attualità del prof. Umberto Padovani. La rabbia del presidente Meloni. 2/Orlando fa il comizio e Bucci scivola sulla buccia di banana. 3/ Ecco Nordio, detta legge. 4/C’è Villy Olivero e l’addio al suo Ringo.
C’è una curiosità, diremmo una bella notizia che finora non ha fatto notizia. Eppure coinvolge migliaia di automobilisti, soprattutto si tratta di residenti del vasto comprensorio della piana e della seconda città per provincia quanto a residenti. In località Fortini,a levante, verso Ceriale. Un distributore di carburante dove ogni giorno, ad ogni ora c’è ressa di automobilisti che fanno il pieno, diesel o super. Una media di 15 mila litri e più al giorno. Il motivo non è un segreto. Non si regala nulla, ma qui si risparmia. Il costo al litro è decisamente inferiore e il passaparola è una formidabile promozione. Prima erano solo automobilisti della zona, ora arrivano anche da Alassio, dall’entroterra. Non si dica mai che in Liguria sono ‘spilorci’. Semmai oculati gestori della borsa di spesa. Un gemello, appartenente allo stesso gruppo proprietario dell’impianto (ai Fortini per 50 anni c’è stato il mitico Remo di Ceriale, piccolo meccanico) si trova all’ingresso di ponente a Loano. Anche qui record di litri erogasti, stesso listino come ad Albenga, con una differenza che vengono a rifornirsi anche i camionisti e i pullman turistici. C’è chi esce appositamente al casello di Borghetto o Pietra Ligure e rientra in autostrada. Si aggiunga che anche nelle vicinanze del Santa Corona, sempre sull’Aurelia, opera un’altro distributore molto frequentato per via della concorrenza. Ha prezzi al litro sempre inferiori ad altri.
ALBENGA- DUE ‘DISTRIBUTORI’ SELF DI BENZINA A CONFRONTO. STESSO GIORNO.
1- Diesel 1.615 – Super 1799
2- Diesel 1.866- Super 2.053
COMUNICATO STAMPA – La Sezione Ingauna dell’Istituto di Studi Liguri ha organizzato per sabato 26 ottobre 2024 una giornata di studio sui tema della cartografia storica, delle raffigurazioni del territorio, del paesaggio. Il Convegno è incentrato sulla figura di Bernardo Reubado, un personaggio “di multiforme ingegno”, vissuto negli anni tra Cinque e Seicento, nativo di Triora ma attivo ad Albenga e nel suo
territorio; una figura che è stata a poco a poco scoperta e la cui progressiva conoscenza ci ha spinti a indagare più a fondo e sotto diverse angolazioni la formazione, la cultura, la mentalità dell’ambiente in cui il pittore agiva. La sua attività era svolta al servizio di personaggi e famiglie che hanno avuto un ruolo non indifferente nella vita e nella cultura della Liguria di ponente e del suo entroterra, da lui disegnato e descritto con straordinaria abilità e con risultati cartografici di estrema precisione.
Ecclesiastici, banchieri, grandi famiglie, stati o comunità erano suoi committenti, anche per quelle liti di confine che duravano per lungo tempo e delle cui testimonianze i nostri archivi sono ricchissimi. Politica e storia si dipanano sotto i nostri occhi nelle sue esattissime raffigurazioni di luoghi e strade, con gran parte della toponomastica ancor oggi esistente, e nella riproduzione dei percorsi, quelle vie non soltanto “del sale”, ma anche delle grandi mandrie che con il perdurare dell’ancestrale transumanza trasmettevano, oltre che ricchezza, consuetudini, saperi, devozioni e modi artistici.
Accanto alla documentazione strettamente cartografica, sono numerosissimi i suoi i quadri di devozione che vengono oggi scoperti in molte chiese della vastissima Diocesi di Albenga, dipinti dove lui molto spesso inserisce vedute di luoghi e città – Albenga vi è privilegiata – o dipinge i ritratti dei committenti, spesso i signori del luogo, che ci guardano un po’ attoniti dalle tele oggi restaurate. Ma Reubado, già ben noto come progettista di giardini signorili di cui rimangono notevoli esempi, si sta rivelando anche architetto di chiese e spazi urbani.
Il convegno si terrà in ricordo ed omaggio alla memoria di Massimo Quaini, il docente di geografia storica che sostenendo i nuovi metodi di questa disciplina ci aveva incoraggiati proprio a studiare Bernardo Reubado, ma soprattutto aveva seguito decine di tesi di laurea sui documenti dell’Archivio Storico Ingauno: molti dei suoi allievi saranno presenti per ricordarlo.
