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‘Ndrangheta in provincia di Savona. Edilizia: legami tra politici locali, imprenditori e funzionari pubblici’


Riporta UN BLOG di Savona ‘UOMINI LIBERI’ (11 ottobre 2024) “….Il settore edilizio offre un’opportunità per la ‘ndrangheta di consolidare il suo potere sul territorio savonese, stabilendo legami con politici locali, imprenditori e funzionari pubblici. Questi legami sono fondamentali per ottenere concessioni edilizie e appalti, nonché per garantire la protezione dei loro interessi…”. Deluso chi si aspettava di leggere anche i nomi?

Il titolo: La ‘ndrangheta in provincia di Savona: un’infiltrazione silenziosa e pervasiva.

Nel testo, non firmato, ma c’è chi attribuisce la paternità al candidato alle regionali, Nicola Morra, consigliere comunale di minoranza a Vado Ligure, insegnante di storia e filosofia, classe 1963, nato a Genova. Un nome di spicco. E’ stato senatore durante la XVII Legislatura nelle file del Movimento 5 Stelle; dal 17 giugno 2013 al 29 settembre 2013 ha ricoperto la carica di presidente del proprio gruppo parlamentare. Dal 14 novembre 2018  al 2022 presidente della Commissione parlamentare antimafia.

Nel testo  (vedi…..) si possono leggere brani forse inediti al cittadino qualunque, ma anche per chi ha un’infarinatura della ‘ndrangheta story’ nel savonese. Si aggiunga che leggendo le interviste, anche recenti, a questori e prefetti che si alternano, il tema ‘ndrangheta in provincia di Savona è appena accennato o neppure citato.

UOMINI LIBERI – “…..La provincia di Savona rappresenta un caso emblematico di come la criminalità organizzata riesca a infiltrarsi nelle regioni del Nord Italia, utilizzando una strategia basata su legami familiari, corruttele e controllo di settori economici chiave. Negli ultimi anni, diverse operazioni delle forze dell’ordine, hanno smantellato cellule della ‘ndrangheta operanti nella provincia, dimostrando come la provincia Savona fosse diventata un importante snodo per le attività dell’organizzazione.

Le indagini hanno rivelato che la ‘ndrangheta savonese si occupa di numerosi settori, dall’edilizia ai rifiuti, dalle concessioni portuali, al commercio, utilizzando imprese legali come paravento per attività illecite. Il territorio savonese, grazie alla sua economia diversificata e alla vicinanza ai porti di Genova e Vado Ligure, rappresenta un’area strategica per il riciclaggio di denaro sporco e il traffico di stupefacenti.

Uno dei settori più colpiti dalla presenza della ‘ndrangheta a Savona è senza dubbio quello dell’edilizia. Le indagini hanno rivelato che molte imprese di costruzione della zona sono in realtà controllate o influenzate da affiliati alla ‘ndrangheta. Attraverso il controllo degli appalti pubblici e privati, l’organizzazione riesce a manipolare le gare d’appalto, inserendosi in grandi progetti infrastrutturali o di sviluppo urbano.

Il settore edilizio, inoltre, offre un’opportunità per la ‘ndrangheta di consolidare il suo potere sul territorio, stabilendo legami con politici locali, imprenditori e funzionari pubblici. Questi legami sono fondamentali per ottenere concessioni edilizie e appalti, nonché per garantire la protezione dei loro interessi.

Un altro elemento chiave dell’infiltrazione della ‘ndrangheta nel savonese è il porto. Lo scalo portuale, cruciale per l’economia locale e nazionale, è stato oggetto di indagini per possibili infiltrazioni mafiose legate al controllo delle attività logistiche e dei trasporti. Il porto, con il suo traffico di merci e container, rappresenta una risorsa fondamentale per la ‘ndrangheta, che utilizza gli scali portuali per il traffico internazionale di droga e altre attività illecite.

Uno degli aspetti più preoccupanti dell’infiltrazione della ‘ndrangheta nel savonese è la sua capacità di penetrare nelle istituzioni locali. Le indagini hanno svelato un sistema di collusione tra imprenditori legati alla criminalità organizzata e funzionari pubblici corrotti, che facilitano l’ottenimento di appalti e concessioni. Questo fenomeno mina la fiducia della popolazione nelle istituzioni e crea un clima di omertà e paura, rendendo difficile la denuncia e il contrasto al potere mafioso….”

RIPORTA FANPAGE.IT 26 SETTEMBRE 2024- ….”La presenza di Nicola Morra con la sua lista alla regionali 2024 complica le cose: infatti, la stima è che l’ex M5s ottenga il 3%, e si tratta in buona parte di voti sottratti a Orlando…”.

Per la provincia di Savona il candidato di punta, più conosciuto, a sostegno di Morra,  è senza dubbio Luigi Bertoldi, insegnante in pensione, già primo cittadino (Dc) di Celle Ligure (4.905 residenti). Candidato nel record storico di liste (4): quella di Rinascita, con Bertoldi aspirante sindaco, ha ottenuto 245 voti (8,34%), zero seggi. Bertoldi da anni non si risparmia contro ‘malaffare&connivenze’. Una delle sue battaglie più tenaci è stata la vicenda ex colonie Bergamasche e spiaggia (vedi Spinelli e C.). Bertoldi che si espone in prima persona con esposti alla magistratura (persino a quella di Torino) e non solo.

 

UOMINI LIBERI- 14 OTTOBRE 2024- L’appello dell’ex presidente antimafia Luigi Gaetti a favore di Nicola Morra “Numerosi esposti presentati e le indagini conseguenti sono stati determinanti per la caduta del governo Toti”.

Si legge,  tra l’altro, “….Cari amici il 27 e il 28 ottobre siete chiamati a rinnovate il consiglio regionale ligure, “Uniti per la costituzione” è la nuova proposta capitanata da Nicola Morra……conosce bene la Liguria non solo perché vi è nato ma avuto la possibilità di studiare ed analizzare, insieme sottoscritto, numerose criticità locali. Numerosi esposti sono confluiti poi all’autorità giudiziaria: colonia Bergamasca di Celle, porto di Vado sono solo alcuni degli esempi degli esposti presentati le cui indagini poi sono stati determinanti per la caduta del governatore Toti mentre tutti gli altri politici si giravano dall’altra parte…..Morra e la sua squadra siano persone giuste per governare la Liguria…ristabilire la legalità”.

IL SECOLO XIX 14 OTTOBRE 2024

UOMINI LIBERI (BLOG DI SAVONA): “Scissione imminente nel M5S: Grillo e Conte ai ferri corti, Morra in pole per il “nuovo” M5S?…Qualora Morra dovesse essere eletto in regione l’ipotesi di una sua leadership nel M5S rinnovato potrebbe essere concreta”.


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