Se voi non andate a votare, comunque, abdicate e non è vero che non vi interessa, perché votate lo stesso, ma per la malapolitica: fate spazio agli incompetenti, ai corrotti e votata contro i vostri figli, nipoti e pronipoti perché li condannate al malaffare e al disprezzo della Costituzione.
di Paolo Farinella, prete
Con i neofascisti al governo, nel 2024, è urgente riscattare Genova, capoluogo della Liguria, nel cenetenario dell’omicio fascista di Giacomo Matteotti (10 giugno 1924). Possiamo farlo, andando a votare domenica 27 e lunedì 28 ottobre 2024 in massa. Vogliamo scalzare la destra e fare pulizia di Toti e delle conseguenze nefaste che lascia. BUCCI è la sua coerente continuazione politica di privatizzazioni, a cominciare dalla sanità, che di pubblico ormai ha quasi solo il nome. Tutti ne facciamo l’esperienza quotidiana.
Sebbene le norme attuali glielo consentano, ritengo che il senso etico della Politica Alta, avrebbe dovuto costringere Bucci a dimettersi da sindaco prima di candidarsi alla Regione.
Non lo ha fatto per ubbidire a Meloni e, forse, su consiglio di Toti (nota di Trucioli.it. Claudio Scajola si è attribuito il merito di aver convinto Bucci, sempre riluttante a scendere in campo) di cui è erede naturale. Egli si candida, mantenendosi il sedere di sindaco al caldo, in caso di sconfitta. Comodo e senza rischi.
HA TRADITO i suoi elettori comunali che avevano il sacrosanto diritto di vederlo gestire il comune fino alla fine del suo quinquennio.
Dimostra che le istituzioni e le cariche costituzionali per lui hanno valore solo per interesse di parte. La Liguria di Sandro Pertini, Genova, Medaglia d’oro della Resistenza, Genova antifascista, che il 30 giugno del 1960, impedì lo svolgimento del VI congresso del Movimento Sociale di Giorgio Almirante, non possono dormire o aspettare: è l’ora di entrare nella mischia, prendendoci ciò che la Costituzione ci assegna: il diritto e il dovere di scegliere col voto chi deve governare.
Giorgia Meloni, il suo governo e la destra di oggi vengono da quelle parti lì: dal Movimento Sociale (vedi la fiamma che Meloni custodisce con gelosa cura) e dal sistema Berlusconi, che poco fa (14 ottobre 2024) la Cassazione «ha cassato» le assoluzioni di 1° grado, riaffermandone la colpevolezza e dalla Lega che ha tradito anche lo stesso fondatore Bossi, che, a sua volta, ha rinnegato Salvini, ormai alla estrema destra di Meloni. (Nota di Trucioli. it. Bossi nei comizi e in tivù si è sempre dichiarato antifascista).
Noi non dobbiamo, non possiamo, non vogliamo essere complici. La nostra è una iniziativa spontanea, dal basso: su promozione del Dott. Sandro Viglino, medico e scrittore, e da me, Paolo prete, cui si è aggiunta subito dopo Carla Scarsi, giornalista e Consigliera Comunale dal 2022 a Pieve Ligure.
INVITIAMO CITTADINE E CITTADINI A PARTECIPARE ALLA ASSEMBLEA PUBBLICA il 22 ottobre 20224, alle ore 17,45
presso i locali del Bi.Bi Via XX Settembre n. 41/ piano 3. Incontreremo le candidate e i candidati della coalizione che sostieneANDREA ORLANDO, PRESIDENTE DELLA REGIONE LIGURIA e chiederemo loro impegni precisi, pretendendo anche un METODO POLITICO DI COALIZIONE A PROVA DI EVENTUALI ISTINTI DI DISGREGAZIONE.
Non possiamo mancare, NEMMENO DA MORTI, perché queste elezioni decidono di noi, del nostro mondo, della sopravvivenza stessa della vita, nostra e di figli e nipoti e pronipoti. Siamo noi che dobbiamo preparare loro le condizioni perché abbiano una vita migliore e felice. Ai laici e non credenti, dico: ASCOLTATE LA COSTITUZIONE e la vostra COSCIENZA. Ai cattolici e credenti, dico: GUARDATE ALLA COSTITUZIONE E AL VANGELO: Gesù non fu mai neutro, ma sempre seppe scegliere da che parte schierarsi. Lo fece fino ad essere ammazzato. Le candidate e i candidati che presentiamo, provengono dalla Politica Bella, dalla vita reale, dalle professioni, dall’impegno civile, vissuti quotidianamente, e, oggi, a servizio della Comunità Ligure, con le loro competenze, le loro professionalità, il senso profondo di legalità e di POLITICA come SERVIZIO. Dobbiamo farcela, vogliamo farcela, possiamo farcela, sì: «Yes, We Can!».
Paolo Farinella, prete, che ha le mani pulite, ma non le tiene in tasca.
NOTA DI TRUCIOLI.IT – Sappiamo di dare un ‘dispiacere’ a don Paolo Farinella. Da cronisti di provincia del ponente ligure, nell’ultima settimana, abbiamo incontrato casualmente dei probabili elettori di diversa professione, lavoro, estrazione sociale, età. A 20 abbiamo chiesto: “fai una previsione tra Bucci e Orlando“. Ebbene 12 hanno indicato il sindaco di Genova. A loro avviso ha fatto scalpore (uno spot a Bucci ?) la dichiarazione attribuita a Nicola Morra: “E’ malato oncologico come Santelli. Chi lo vota deve esserne consapevole”. Santelli presidente della Regione Calabria per otto mesi, dal 15 febbraio 2020 fino al giorno della sua morte.
Morra ha subito smentito Il Foglio. “Ho avuto la possibilità di sapere che sul Foglio è apparso un articolo in cui mi sono attribuite tesi che non sono per nulla mie con un titolo assolutamente immorale. Mi viene attribuita una sorta di avversione nei confronti dei malati oncologici e di conseguenza anche del sindaco Bucci. Tutto ciò anche ricordando le mie parole, volutamente fraintese, su un altro malato oncologico. Sappiate che questo è quanto di più lontano prova Nicola Morra perché sono una persona con una sensibilità che attribuisce a tutti e specie ai più deboli uguale dignità e diritti. Mi hanno teso un tranello, non pensavo si potesse arrivare a questo, il titolo è inaccettabile”. Parole dell’ex presidente della Commessione Antimafia.