La Granfondo Internazionale Alassio, di domenica 29 settembre, viene descritta da un comunicato stampa del Comune”….Uno straordinario gioco di figure e immagini sullo sfondo dell’azzurro mare, accompagnato dal fragore delle onde che si infrangono sulla spiaggia. Un sibilo, che ha accompagnato i 1200 iscritti”.
Non abbiamo letto, invece, quali ripercussioni sulla principale (e unica arteria) che collega città e paesi della costa alla valle Arroscia e oltre all’alta val Tanaro. Oltre tre ore di paralisi del traffico. Nessun cartello lungo le strade (una sola eccezione a Ortovero in direzione mare), nessuna informazione mediatica per le interruzioni alla viabilità causa gara ciclistica. Sia per chi doveva raggiungere la costa, sia in senso opposto, diciamo in maggioranza. Le domeniche estive e primo autunno, in particolare, vedono tra le mete preferite proprio l’alta valle, quasi deserta invece nella lunga stagione invernale.
Tra l’altro, ogni ultima domenica del mese, a Pieve di Teco si svolge l’ormai storico ‘mercatino dell’antiquariato’ che tanto piccolo non è. E dove si assiepano migliaia di visitatori. Una ottima occasione di svago, opportunità per gli appassionati acquirenti, per l’economia della piccola capitale della valle Arroscia e dei suoi borghi.
La cronaca di un automobilista frequentatore montanaro. Partenza da Loano alle 9,15. Nessun problema per raggiungere Pieve di Teco alle 10,10. Lungo la statale tutto fila liscio. Nessun avviso di impedimento e interruzione temporanea. Il solito semaforo che da mesi obbliga a fermarsi per il senso unico. La strada è nel territorio di Villanova d’Albenga e si è letto delle proteste. Ci vorrebbe un’ordinanza del Sindaco, “quale ufficiale del Governo, con atto motivato, contingibile e urgente nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento, al fine di prevenire o di eliminare pericoli che minacciano l’incolumità pubblica”? L’Anas è afflitta, a sua volta, da burocrazia, leggi e leggine?
A Pieve di Teco non poteva mancare- è così da anni – il primo grave disagio. Per il commerciante che consiglia la mattinata (c’è meno gente, rispetto al pomeriggio) l’informazione al cliente si rivela sbagliata. Non si trova un ‘posto auto’ neppure in divieto e in divieto se ne trovano a decine. Trucioli.it, come le minoranze consiliari, da anni, denuncia l’urgenza di trovare un’area – già disponibile senza spendere milioni – sul versante ovest dell’Arroscia, subito a ridosso del paese. Tre mandati del sindaco Alessandri (puntuali promesse), ora il primo anno del sindaco dott. Enrico Pira. Nessuna priorità per una soluzione, le casse comunali sono vuote.
Ebbene non ci resta che trovare una soluzione provvisoria in doppi fila per gli acquisti dallo storico panettiere Ferrari e in farmacia. Bisogna rinunciare al ‘mercatino’. Non siamo i soli, manco a dirlo, alla vana ricerca di un posto auto, neppure nelle prime strade della periferia. Ci sono automobilisti con targa italiana e stranieria. Tra rabbia, commenti di delusione, impotenza. Per fortuna non ‘piovono’ multe, un’auto di Polizia urbana all’ingresso sud del centro storico, ma Pieve è senza vigili. Mentre siamo ancora tra i pedoni, in paese, ascoltiamo:”…un mio amico, diretto a Pieve, è bloccato da quasi due ore sulla strada per una corsa ciclistica“.
Alle 11,20 ci mettiamo in viaggio per tornare a Loano. Primo blocco, di oltre mezzora, sulla circonvallazione di Vessalico. Non è nulla rispetto al blocco di un’ora e mezza nell’abitato di Ortovero. Ci precedono due auto con targa olandese, probabili vacanzieri in un rustico acquistato nella vallata. Sono preoccupati perchè in sei devono prendere l’aereo, prenotato, all’aeroporto di Genova. Dopo diverse telefonate, assai contrariati, fanno inversione, tornano a Pieve per la statale verso Imperia e da qui raggiungere Nizza-aeroporto. Il navigatore satellitare dell’auto indica che il percorso è libero, mentre per Genova il blocco è totale. Altri biglietti arei da comprare e trovare posto. Altri automobilisti fanno inversione di marcia. Ci sono giovani che scendono dall’auto e in strada giocano a pallone. Il tam tam è che la riapertura -fine corsa ciclistica- ci sarà non prima dell’13,30. Siamo invece ‘fortunati’, grazie ad un varco provvidenziale, a quell’ora raggiungiamo Loano, Aurelia senza intoppi.
Fortunati perchè dopo le 15,30 il rientro dei vacanzieri diretti in autostrada si trasformerà in un collasso mai vissuto prima d’ora, almeno a Loano. La città letteralmente paralizzata, tra Aurelia, strade, stradine, interne. Il sibilo continuo delle ambulanze che tra mille difficoltà riescono a farsi strada verso il Santa Corona. Sull’Autofiori direzione Genova (con un sola carreggiata aperta) le quattro ruote sono incolonnate, imprigionate. Non si procede neppure a passo d’uomo. Si è letto sui social: fino a 7-8 ore per raggiungere Torino o Milano. Il viaggio nei fine settimana estivi e certi week end verso la Riviera di Ponente (andata e ritorno) è sempre più un incubo per migliaia di turisti. E tra i penalizzati non mancano i residenti che devono spostarsi.
Siamo stati più fortunati a programmare la gita a Pieve di Teco. Sempre in attesa, pur senza raccolta firme, petizioni, proteste plateali, che una saggia amministrazione comunale metta in agenda la priorità di un nuovo parcheggio. Lo meritano i visitatori, lo meritano (non certo per un favore) commercianti ed esercenti, artigiani, lo merita la comunità. Chi ha garage lungo la statale e nonostante il cartello (divieto di sosta, lasciare libero…) spesso restano bloccati.
2/IL CANDIDATO DI FORZA ITALIA, MARCO SCAJOLA, INTERROMPE LA SUA IMPEGNATIVA CAMPAGNA ELETTORALE PER GLI AUGURI ALLA CENTENARIA DI MOANO. MA NON HA APPROFITTATO PER DEGUSTARE I GUSTOSI RAVIOLI DELLA SUPER ‘NONNINA’.
3/A VADO LIGURE: LA MAESTRA GEMMA, PER I SUOI 104 ANNI, E’ STATA FESTEGGIATA DA EX ALUNNE. NESSUN CANDIDATO ALLE REGIONALE 2024 HA APPROFITTATO PER UNA FOTO RICORDO